Il secondo “Salotto Musicale di Torino”, al Circolo dei Lettori

Appartiene a una serie di appuntamenti alla scoperta dei linguaggi che legano musica, arte figurativa, libri, personaggi storici e suggestioni enogastronomiche

A Torino, martedì 7 aprile, nella biblioteca storica del Circolo dei Lettori si è tenuto, con grande partecipazione di pubblico, il secondo “Salotto Musicale di Torino”, che appartiene a una serie di appuntamenti torinesi dedicati alla scoperta dei linguaggi che legano musica, arte figurativa, libri, personaggi storici e suggestioni enogastronomiche.


Tema dell’incontro, era il legame tra Italia e Germania attraverso la produzione musicale di Polledro, Campagnoli e Mendelssohn.


Dopo il saluto d’apertura di Stefano Veronesi, organizzatore di questi incontri, e la presentazione del Maestro Federico Bisio, Direttore stabile dell’Orchestra Giovanni Battista Polledro, il Maestro Simone Laghi, Direttore dell’Ensemble Symposium, ha delineato il profilo di questi autori, approfondendo il legame fra la ricerca musicologica e l’attività concertistica.


Laghi ha poi presentato l'importante progetto dedicato a Bartolomeo Campagnoli (Cento, 1751 – Neustrelitz, 1827), celebre insegnante di violino e di viola, e compositore attivo in Svezia e in Germania: sei quartetti per archi, portati alla luce nel 2014, grazie al contributo del Comune di Cento (Ferrara), paese natale di Campagnoli.


Questo set di quartetti era stato considerato perduto durante la seconda guerra mondale ma, fortunatamente, il manoscritto è stato ritrovato nel 1997, presso la Berliner Staatsbibliothek, dove è tuttora conservato. Laghi ha curato l'edizione critica di questi quartetti.


Ha partecipato al Salotto la Professoressa Gigliola Bianchini, Direttrice della Biblioteca del Conservatorio “G. Verdi” di Torino, che ha descritto con passione il grande patrimonio musicale custodito, soffermandosi anche sui problemi pratici della conservazione degli spartiti, della loro digitalizzazione e valorizzazione. Ha concluso dichiarandosi disponibile a condurre una visita alla Biblioteca del Conservatorio, il cui edificio è attualmente è in restauro.


Simone Laghi e Marco Norzi, primo violino dell’Orchestra G. B. Polledro, hanno eseguito in anteprima alcuni brani del concerto in programma l’11 aprile al Conservatorio “G. Verdi” di Torino, quinto concerto della stagione 2014-2015.


Oltre ai pezzi suonati, i due musicisti non hanno esitato a fornire con generosità molte preziose e coinvolgenti informazioni sui brani eseguiti e sulle tecniche di esecuzione (Campagnoli è autore di opere didattiche ancora in uso).


Laghi e Norzi hanno anche accennato al problema della conservazione e del recupero degli spartiti, che inevitabilmente col tempo vanno incontro ad obsolescenza, interloquendo con il Maestro Federico Bisio, che ha dato prova di grande preparazione e di non comune capacità di divulgazione, associate a una simpatica ironia.


Erano ancora in mostra le opere dell'artista Jean Marco Vignola, pittore e artista emergente torinese, che ha esposto una collezione ispirata alla composizioni di Campagnoli, Polledro e  Mendelssohn, dove fa scorrere il colore e le forme in modo armonico e luminoso.


Gabriella Bardaro, padrona di casa del salotto musicale, ha brevemente ricordato il libro “Serate d’orchestra” di Hector Berlioz, edizione italiana a cura di Maurizio Biondi (Edt editore).


Questo libro, che contiene novelle, racconti fantastici e pezzi critici, viene indicato come il “Decamerone romantico” del più grande e visionario musicista dell’Ottocento francese: concepito come una conversazione fra musicisti che parlano di musica, è fruibile anche da un pubblico di non addetti ai lavori e rappresenta un qualificato strumento di divulgazione della musica.


«Sentiremo il concerto di sabato 11 aprile al Conservatorio con più conoscenze in tema musicale», così Stefano Veronesi ha concluso l’interessante pomeriggio.


A cura dell’Associazione Orchestra da Camera Giovanni Battista Polledro, VAGVER e Gabriella Bardaro – Agenzia letteraria e di promozione editoriale.

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Articolo pubblicato il 08/04/2015