Torino - I campi nomadi, specchio di una politica rinunciataria e ostile al cittadino residente

Presentata una proposta di legge della Lega Nord su “ Campi nomandi per ristabilire legalità e sicurezza”

 La vita dei cittadini torinesi continua ad essere sconvolta dalla  presenza e dalle razzie messe meticolosamente in atto da parte dei nomadi.

Purtroppo l’amministrazione della città, ammantata da falso buonismo, ignora volutamente i disagi dei residenti nei quartieri periferici che purtroppo convivono con le minacce di furti, violenze e rapine.

L’elenco è ormai lungo, anche se monotono. Furti in appartamenti, scippi, rapine, incendi voluti o conseguenti alle azioni delinquenziali di costoro. Oltre all’ inquinamento a gogo.

La Lega Nord con Fratelli d’Italia, da tempo monitora la situazione, segnalando i problemi ed accogliendo le proteste dei cittadini. Il primo aprile, nel corso di  una conferenza stampa, tenutasi in Municipio e incentrata su immigrazione e sicurezza, la Lega Nord ha presentato una proposta di legge in materia. 

"La situazione in cui versa Torino è allarmante - sostiene in apertura Fabrizio Ricca, capogruppo in Sala Rossa - e, come se non bastasse, si è messa di mezzo anche la Corte europea, che prima ha bloccato lo sgombero del campo nomadi di Lungo Stura e poi lo ha autorizzato, chiedendo garanzie per due famiglie che lo occupano abusivamente.

Il Comune, che ha bocciato il nostro referendum con il quale volevamo che fosse la cittadinanza ad esprimere la propria opinione sulla presenza dei campi, ha speso 5 milioni di euro per smantellarne mezzo, quello abusivo di Lungo Stura, e stabilizzare, anziché chiudere, l'insediamento di Corso Tazzoli. Questo la dice lunga sulla gestione inadeguata di Fassino e la sua giunta".

Il consigliere comunale Roberto Carbonero evidenzia altresì come “il tema sicurezza sia tra i più sentiti e patiti in città".

"Campi costantemente sotto controllo - spiega il consigliere regionale Alessandro Benvenuto, firmatario della pdl leghista -, con regole precise a cui ci si deve attenere per poter restare: pagamento di utenze e canoni sono alcune delle misure previste dalla proposta che abbiamo depositato una settimana fa in Consiglio regionale. È necessario mettere rigidi paletti che consentano di monitorare la presenza e le attività dei nomadi che decideranno di sostare nei campi autorizzati, mentre qualunque insediamento illecito dovrà esser chiuso senza alcun indugio”.

Alla conferenza stampa è pure intervenuto Toni Iwobi, responsabile federale del dipartimento Immigrazione e Sicurezza della Lega Nord, che ha ribadito che, per i nomadi, oltre che pretendere diritti, devono esistere anche dei doveri". 

"La regolarizzazione dei campi - conclude Iwobi - è anche finalizzata a garantire la sicurezza dei Torinesi e dei loro beni e a ristabilire una legalità, senza la quale i paesi civili non possono esistere".

Queste misure potrebbero rappresentata un valido supporto per arginare il problema. Chiamparino, Fassino ed i loro accoliti, in tutt’altre faccende affacendati, conserveranno la dignità ed il lume della ragione per tutelare i torinesi?

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 03/04/2015