Il MITO NEW TROLLS al Le Roi...tutta un'altra storia...

Al Festival Beat 2015, esplosiva performance a base di tecnica, potenza ed energia pura

I New Trolls sono mito e leggenda. Punto.

Al di là delle beghe interne, al di là delle polemiche, al di là delle cause legali legate al marchio, il pubblico li ama incondizionatamente, al di là di ogni diatriba e perché la loro musica E’ per eccellenza Musica, con la M maiuscola. I New Trolls rappresentano un’icona assoluta della musica italiana, pop, rock, progressive o easy che dir si voglia.

O più probabilmente rappresentano un insieme di tutto questo, perché il gruppo genovese, almeno per quanto riguarda le origini, è stato capace di spaziare, nel corso della sua lunga e travagliata storia, in diversi campi: contaminando positivamente la musica classica, fondendo il rock con la tradizione italiana e soprattutto mettendo in risalto le voci, come dice Anna Oxa: “…le voci più belle del mondo…”.

Ora, come confermerà lo stesso Ricky Belloni, nell’intervista esclusiva che potrete leggere fra poco, i New Trolls in quanto tali, non esistono più, ma lo stesso Ricky, insieme ad altri compagni di viaggio, porta avanti ormai da anni, la tradizione del gruppo, attraverso il Mito New Trolls. E, dico io, meno male, perché sarebbe davvero un danno al patrimonio musicale nazionale se maestri della musica, come Ricky Belloni e Giorgio Usai decidessero di non regalarci più la loro arte, come purtroppo è successo per molti gruppi.

Durante il Festival Beat 2015 al Le Roi, abbiamo potuto assistere solo ad un piccolo assaggio dello show, ma con una tale premessa, credo proprio che sia un concerto da vedere assolutamente, per quanto mi riguarda, spero a breve.

La scelta dei brani, è tecnicamente mirata e perfetta:

“Una notte sul Monte Calvo”, celebre brano di musica classica di Modest Musorgskij riarrangiata in chiave rock, ha aperto il mini concerto, mettendo in evidenza quello che è il Mito New Trolls: un insieme di energia, tecnica e potenza.

A seguire, “Signore, io sono Irish” e “Faccia di cane”, testo di Fabrizio De Andrè, presentata al Festival di Sanremo nel 1985.

Poi il momento atteso da tutti, ovvero l’adagio, conosciuto anche come “Shadows”, tratto da “Concerto Grosso n.1”, musica di Luiz Enriquez Bacalov, che ha letteralmente conquistato la platea, seguita da uno dei primi successi del gruppo, “Una miniera”.

Lo show si è concluso sulle note di “Aldebaran” e “Quella carezza della sera”, con le voci in bella evidenza ed in grande spolvero.

La band: Andrea Cervetto, chitarra, basso e voce, prezioso nella ritmica e decisamente bravo nei controcanti, Alex Polifrone alla batteria, una “war machine”, fatta di rullate impressionanti e stacchi da paura, Giorgio Usai, vecchio lupo di mare delle tastiere, perfettamente a proprio agio con la Roland a spalla e naturalmente Ricky Belloni, che si è confermato, semmai ce ne fosse bisogno, uno dei migliori chitarristi in circolazione, e non solo in Italia, ma a livello planetario. La sua esperienza e la sua bravura ha pochi eguali e chiamarlo Maestro è un appellativo più che dovuto.

 

Ricky, al di là di battute o polemiche, mito o leggenda che dir si voglia, i new Trolls rimangono mito e leggenda.

(ride, ndr)…io conosco il Mito però…te l’avranno già detto anche gli altri…i New Trolls purtroppo non esistono più, ma ci sono queste realtà che ortano avanti il repertorio. Io sono veramente felice di aver creato questo gruppo che mantiene in vita la nostra tradizione, ma anche le cose nuove che stiamo facendo. Tra l’altro nel Mito New Trolls sono transitati anche Gianni (Belleno, ndr) e Nico (Di Palo, ndr), ma non Vittorio (De Scalzi,ndr). Sai, noi abbiamo un grande amore per la musica e cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi. Cerchiamo di non adagiarci sugli allori. Vogliamo sempre offrire al pubblico uno spettacolo all’altezza, con le nostre cose classiche ma anche nuove.

Però Ricky Belloni non è solo Mito New Trolls…ma anche “B TLES 3 BUTE”

Si…è la conseguenza di una passione sfrenata che ho da sempre per i Beatles. Le passioni sono anche fondalmente due, in verità…(ride, ndr)…mi è capitato un po’ di tempo fa…di voler mettere su un gruppo che canti a “cappella”…solo voci che riproducono anche gli strumenti…un mio amico sei mesi fa mi ha chiesto se ero interessato…per me è stato il paradiso…le canzoni dei Beatles a cappella…ho accettato con entusiasmo e ne è venuto fuori un gran bel lavoro, davvero emozionante, che mi ha fatto scoprire nuove emozioni. abbiamo fatto anche un cd, che si intitola “The voice never liers” che sta andando molto bene.    

…un’altra delle tue passioni è l’Inter…ne vogliamo parlare…???


(ride, ndr)…infatti è la prima delle passioni di cui ti parlavo prima…ma dai, non parliamo di calcio stasera…

Cosa succede dopo il Festival Beat  qui al Le Roi?

Guarda, come Mito New Trolls abbiamo già un album pronto da parecchio tempo. Il problema vero, nel far uscire un nuovo lavoro, è che ci siano i presupposti giusti, soprattutto a livello di promozione. Bisogna stare molto attenti, nel trovare il tempo e il modo giusto, altrimenti è tutto lavoro sprecato. Aspettiamo che l’occasione buona per farlo uscire e per farlo conoscere come si deve.

Ok. in bocca al lupo allora, spero di vedere presto il cd pubblicato. Grazie per il tempo che mi hai dedicato.

Crepi. Grazie a te.

Eh si…“…Le Roi…tutta un’altra storia…”

Stay always tuned!

Le foto del servizio sono di Tina Rossi Ph.

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Articolo pubblicato il 02/04/2015