La fantastica Avventura di Mr Starr si conclude a Torino

La straordinaria commedia di LILLO&GREG porta il pubblico in nuove dimensioni

“A prima vista sembra che io sia il protagonista principale, ma questa in realtà è un’opera corale dove tutti gli attori interpretano più ruoli. La commedia verte intorno a Mr Starr, un personaggio sballottato tra le dimensioni, malgrado la sua volontà” (Lillo)

“Mr Starr…Richard Starkey detto Ringo Starr…è un omaggio ad un personaggio che mi è sempre piaciuto. Il collante dei Beatles, parte fondamentale del loro suono, nonostante i detrattori, soprattutto i virtuosi della batteria. E’ un personaggio che ha sempre spaziato fra i vari tipi di arte, dalla musica alla pittura. E visto che quest’opera è un’avventura fra le dimensioni, fra le stelle…si, “Starr”…con la doppia “erre”, per ricordare proprio lui” (Greg).

Le parole di Pasquale Petrolo (Lillo) e Claudio Gregori (Greg), umili come solo i grandi sanno essere, rendono solo in parte l’idea di cosa sia veramente “La fantastica avventura di Mr. Starr”. 

Prendete una parte di “Ritorno al futuro” e una di “A spasso nel tempo”, cuocete a fuoco medio ed aggiungete un pizzico di “Doctor Who”; prima di servire decorate con una dose di “Ai confini della realtà”, ed ecco servita una tra le commedie più  originali ed estrose degli ultimi anni.

Il compleanno di un informatico, il cinquantesimo per la precisione, che si trasforma in un incubo, in un' avventura bizzarra nella quinta, sesta e settima dimensione: un ritorno al passato ma rivolto al futuro, in compagnia di improbabili alieni che vivono su strani pianeti dalla storia contorta. Una serie di personaggi bizzarri e divertenti che si muovono dentro una scenografia spettacolare e multimediale: due maxi schermi che diventano la casa del protagonista, il cortile del condominio, l’arcata di un ponte, un tempio infuocato, la casa del nonno di Mr. Starr e un cimitero, superando la classica linea spazio-tempo del teatro di prosa.

Una storia che ci racconta come l’essere “eletto” abbia i suoi pregi e i suoi difetti, sia sulla terra che su un pianeta lontano.

Una storia interpretata magistralmente dai due protagonisti: Lillo nei panni di Mr. Starr, convincente e coinvolgente, Greg poliedrico e versatile (indimenticabile il personaggio del fattorino logorroico) e tre attori perfettamente a proprio agio nel continuo scambio di ruoli, Simone Colombari, Vania Della Bidia e Roberto Fazioli.

La regia di Mauro Mandolini, serrata e piena di ritmo, rende la commedia davvero imperdibile.

Lo spettacolo si è chiuso con una divertentissima puntata speciale di “Pupazzo criminale”, il muppet show che impazza su Youtube, parodia della fiction dedicata alla “Banda della Magliana”.

Ho avuto il piacere di incontrare Lillo & Greg, due persone simpatiche e disponibili, nei camerini, prima dell’ultima replica torinese di “La fantastica avventura di Mr. Starr” ed è con vero piacere che vi propongo la chiacchierata che abbiamo scambiato. Buona lettura.

Voi avete spaziato praticamente in tutti i campi: radio, musica, cinema, teatro, televisione, fumettistica. Sembrerà banale o retorico, ma in quale di questi ruoli vi sentite più a vostro agio…o per meglio dire…siete più Lillo & Greg?

(Lillo) Sicuramente teatro e radio, dove facciamo davvero quello che vogliamo fare. In altre situazioni, tipo il cinema, ci sono altre esigenze, altri controlli. Lo stesso vale per la TV dove l’audience la fa da padrone. La radio è molto più “libera” sotto tutti gli aspetti e il teatro, visto che lo facciamo noi, ci permette davvero di essere creativi, come vogliamo.

(Greg) Come Claudio Gregori, sicuramente la musica, come Greg, 50% della nostra compagnia, direi teatro e radio, come ha detto Lillo, perché sono le due situazioni che ci permettono di fare al cento per cento il nostro tema preferito: il surreale. La radio per via dell’assenza di immagini che lascia fantasticare conduttore ed ascoltatore, il teatro perché ti permette di sfruttare tutti i meccanismi di narrazione.

Nell’ultima scena di “Un Natale stupefacente” voi suonate su un palco…potremo rivedervi on stage come “Latte e i suoi derivati”?

(Lillo) In realtà il gruppo non l’abbiamo mai abbandonato, non ne abbiamo mai dichiarato la fine. Per via di nostri impegni, l’abbiamo un po’ messo da parte. Ogni tanto facciamo delle serate, delle rimpatriate, se preferisci. Vorremmo fare un disco nuovo, questo si, anche se porta via del tempo, se vuoi farlo come si deve. Negli ultimi due/tre anni abbiamo avuto poco tempo libero, se non brevi periodi di vacanza, per cui ci è risultato difficile incastrare anche questo. Ma è un progetto ancora seguito dal pubblico, grazie soprattutto a internet, che permette di mantenere comunque vivo il progetto, anche se stai fermo per un po’ di tempo.

(Greg) Il progetto di un disco nuovo mi intriga molto, anche perché parecchi brani cha abbiamo fatto di recente solo dal vivo, non sono ancora finiti su un supporto sonoro e abbiamo anche dei pezzi nuovi. L’idea della tournee proprio no. Personalmente preferisco suonare rock’n’roll anni ’50 e fare un concerto ogni tanto, magari con l’intenzione di proporre qualcosa di nuovo al pubblico. Preferisco il lavoro in studio.

Vi ringrazio per la simpatia e la disponibilità, anche a nome dei lettori del mio giornale e mi auguro di rivedervi presto. Grazie per il tempo che mi avete dedicato.

(Lillo) Grazie a te. Grazie per le domande…ficcanti e incisive…non è da tutti i giornalisti…

(Greg) Grazie a te. A presto.


Si conclude così questo “viaggio” straordinario partito da Orvieto a Gennaio e che si è concluso a Torino domenica, dopo ben quattro giorni di repliche.

“La fantastica avventura di Mr Starr” non è solo una commedia teatrale ma un’ingegnosa opera multimediale che coinvolge per due ore serrate a pieno ritmo, creando situazioni che solo il cinema può dare. La creatività e l’originalità di questo capolavoro sta proprio nell’essere riusciti a creare effetti speciali degni di un set cinematografico, all’interno di un teatro, con la contemporaneità dei tempi di scena superando egregiamente gli ostacoli dell’interpretazione “in diretta”.

Creatività data a pochi eletti.

Fosse mai che Lillo&Greg abbiano pescato in qualche dimensione  “l’otto di fiori”???...Se non riuscite a capire questa battuta…vi consiglio di andare a vedere la commedia, sperando davvero ci regalino un secondo tour.

Le foto del servizio sono di Tina Rossi Ph.

   

Stay always tuned !!!



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Articolo pubblicato il 01/04/2015