Cronaca dai quartieri di Torino - Suk alle ex OGM: i cittadini incontrano il Procuratore Paolo Borgna
Foto di repertorio

L'amministrazione comunale decide senza ascoltare la Circoscrizione ed i cittadini residenti

 I cittadini di Borgo Aurora sono stati ricevuti in Procura dal dott.Borgna che ha dato ascolto alle grandi preoccupazioni, che peraltro vivono quotidianamente, aggravate dallo spostamento del mercato di libero scambio, deciso dall'Amministrazione comunale, nell'area ex OGM.

All'incontro hanno partecipato il presidente dell’associazione Giulio Cesare Panetta, il presidente del Comitato di corso Vercelli Colucci e alcuni cittadini di Via Damiano e corso Vercelli.

Con loro Patrizia Alessi, Capogruppo FDI in Circoscrizione 7, che ci ha detto polemicamente:

"Cosa devono ancora fare i cittadini del Quartiere Aurora? Il Comune ha sempre risposto picche ai cittadini che esponevano  i loro  problemi quotidiani con la delinquenza del Borgo. Ringrazio invece il dott. Borgna e le Forze dell’Ordine per le azioni che hanno messo in atto e per le azioni future.

Certo che la decisione irremovibile del Sindaco e della Giunta sul trasferimento del Suk alle ex OGM non aiuta!”

 

I Cittadini hanno altresì consegnato al Procuratore Borgna un documento in cui vengono riportate le varie criticità che persistono da tempo nel quartiere come spaccio di droga (giardini ex-GFT, corso principe Oddone, giardino Alimonda, …), tafferugli tra ubriachi, scippi, atti vandalici, forte presenza di stranieri (di cui molti irregolari), case occupate da gruppi di anarchici, presenza diffusa di camper dove vivono rom e persone di altre nazionalità continuativamente da oltre due anni, alta concentrazione di case popolari e famiglie con gravi difficoltà esistenziali, degrado generalizzato con accumulo di rifiuti che stazionano per lunghi periodi (trincerone via Saint Bon, ex Astanteria Martini, via Carmagnola e via Cuneo, …).

I cittadini rinfacciano alla giunta comunale l'errata valutazione dell’impatto negativo che avrà l’inserimento, in questo contesto, del mercato di libero scambio per ben due giorni a settimana con vendita di merce rubata e contraffatta, contorno di abusivi che vendono ai margini del mercato e persone che bivaccano nei dintorni (soprattutto nei giardini adiacenti) dal venerdì sera alla domenica.

"Secondo noi - dice Panetta - sarà la decisione che farà perdere per sempre la partita della riqualificazione del quartiere e lo renderà ancor più un ghetto e zona franca dall'illegalità".

 

 

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Articolo pubblicato il 26/03/2015