Regione Piemonte:”# Chiamparinoacasa”

S’ingrossa il fiume di coloro che non ne possono più di quest’inetto e inadeguato governatore

Renzi sostiene che grazie al suo Jobs act e altre misure di contorno, la crisi potrà lasciare spazio al sereno. In Piemonte, purtroppo non s’intravede come questa svolta possa arrivare.

E’ in discussione, in questi giorni, davanti alle commissioni del consiglio regionale, la bozza del bilancio di previsione del 2015 della regione. Documento che potrebbe rappresentare il volano della ripresa, dopo che il nostro Governatore Chiamparino ha già messo prepotentemente le mani nelle tasche dei cittadini, aumentando il bollo auto e l’incidenza di competenza regionale sull’aliquota dell’Irpef.

Le speranze purtroppo restano deluse ed ogni giorno lo scenario diventa maggiormente cupo e problematico. Si preannuncia un buco vistoso per garantire il mantenimento dei treni e delle linee di trasporto per i piemontesi. Nel riordino dell’attività ospedaliera, ogni giorni le cifre manovrate dal burattinaio Saitta, cambiano in peggio, con lo sconcerto degli operatori sanitari e dei cittadini.

Le ultime notizie ci arrivano dal consigliere di Forza Italia Gianluca Vignale che ci segnala l’azzeramento delle risorse ai Comuni per lo svolgimento delle funzioni fondamentali nonostante il 2015 sia il primo anno in cui è diventato obbligatorio lo svolgimento delle funzioni fondamentali per le amministrazioni comunali.

“Questo significa – spiega Vignale - che i piccoli Comuni piemontesi, che hanno provveduto alla costituzione di Unioni o Convenzioni, dovranno garantire servizi solo ed esclusivamente con le risorse stanziate all’interno dei bilanci comunali e siamo nuovamente di fronte ad uno strabismo politico amministrativo di questa amministrazione che non ha ben messo a fuoco le esigenze e le problematiche territoriali”.

L’altro allarme arriva da Alessandro Benvenuto, consigliere della Lega Nord sulla penalizzazione dei precari della scuola. Il ddl sulla ‘Buona Scuola’, messo a punto dal governo Renzi, segnerà una netta distinzione tra insegnanti di serie A e di serie B. I precari piemontesi, come quelli del resto del Paese, sono preoccupati.

“Il ddl, quindi – sottolinea Benvenuto -, preclude l’assunzione ai docenti precari abilitati, inseriti nella II fascia delle graduatorie di istituto, che non lavoreranno più nemmeno in qualità di supplenti. Ad essere penalizzati, quindi, saranno tutti quei precari piemontesi, che, nonostante gli anni di esperienza e le abilitazioni conseguite, si troveranno a dover ripartire da zero”.

Nel frattempo Chiamparino, in un’assise del PD, è tornato con la serenità di un principe rinascimentale a dissertare sui tempi delle sue prossime e presunte dimissioni, noncurante del nulla partorito dalla sua scalcinata amministrazione.

Non passano invano queste furberie. Il M5S, sottolineando un duetto poi intercoso tra Chiamparino arbitro di dimissioni e Laus che capeggia il partito dei “tengo famiglia”, osserva:

“Chiamparino e Laus recitano il solito stucchevole gioco delle parti tipico del Partito Democratico. Uno minaccia le dimissioni e l'altro frena. I cosiddetti “richiami alla responsabilità” del presidente del Consiglio, oltre a fare da sponda a Chiamparino, ci sembrano più che altro “richiami alla poltrona”. Un appello tutt'altro che disinteressato e peraltro condiviso dagli stessi consiglieri di maggioranza, probabilmente preoccupati dalla prospettiva di perdere poltrona e super stipendio

Intanto Chiamparino per l'ennesima volta ha rinviato la data delle possibili dimissioni. Prima era il 9 luglio 2015 a prescindere dalla pronuncia del TAR, poi ha corretto il tiro parlando di “sessione estiva del TAR”, e adesso “non appena diventerà evidente che ci si mette sulla strada di Cota”. Per poi ipotizzare un’accellerata tale da consentire ai piemontesi di tornare alle urne al 31 maggio.

Le ultime dichiarazioni di Chiamparino (ma saranno le ultime?), stanno gettando nel panico tutti i consiglieri regionali che non sono certi di essere riammessi in lista. La mossa, non dichiarata, ma ampiamente attesa da parte del Chiampa, consisterebbe nel ripresentarsi scegliendo,a priori , d’inserire in lista i più affini e fedeli lasciando in panchina i malpancisti ed i collusi con le firme ed altre vicende che potrebbero puzzare tra non molto.

C’è anche chi, per evitare di andare a casa, sta circuendo Patrizia Borgarello, l’indomita ex consigliere provinciale della Lega Nord, depositaria del ricorso al Tar, contro le firme false. Se lei ritirasse il ricorso, d’incanto tutto tornerebbe come prima e Chiamparino potrebbe continuare a mal governare per cinque anni.

Nella giornata di mercoledì si sono succedute le ipotesi più disparate. Inizialmente a prendere contatti con la Borgarello sarebbero stati esponenti del PD. Ipotesi smentita ufficialmente dal segretario regionale Davide Gariglio. Più tardi si è diffusa la voce di contatti definiti di “ricognizione” ad opera di un alto esponente della Lega Nord, che riveste incarichi istituzionali. In serata poi si faceva il nome di un personaggio noto nel sottobosco politico torinese, il cui cuore batte a sinistra, ma il portafoglio a destra.

Borgarello in un primo momento non ha smentito le pressioni e la freddezza nei suoi confronti dei compagni di partito che , a detta sua, continuano a non digerire la sua iniziativa giudiziaria. Al momento di chiudere l’articolo non siamo più riusciti a contattare Patrizia Borgarello. In piazza Solferino, sabato prossimo, dai toni degli interventi e dalle presenze, potremo capirne di più.

Un balletto di dichiarazioni francamente imbarazzante, il cui unico obiettivo è quello di confondere le acque. L'unico punto fermo in questa vicenda riguarda l'ipotesi, tutt'altro che remota, che anche il Partito Democratico (proprio come Cota) avrebbe falsificato le firme.

In questo clima si avvicina la manifestazione del 28 marzo promossa della Lega Nord sotto il titolo #Chiamparino a casa. Oltre allo scandalo già più volte denunciato sui presunti falsi nella raccolta delle firme, che prossimamente troverà conclusione in sede penale e dinanzi al Tar Piemonte, altre circostanze incidono negativamente nella vita dei piemontesi.

Il peggioramento della riforma sanitaria, la tassazione ed il nulla del nulla, uniti all’arroganza di Chiamparino. Dopo l’adesione di Forza Italia e Fratelli d’Italia, aumentano i consensi. Si è tenuto a Torino un convegno in concomitanza con la presentazione del gruppo Sovranità. Si tratta di un soggetto politico che si propone di aggregare tutti gli italiani che amano la propria nazione e tutte le comunità politiche di matrice identitaria che vogliono sostenere Matteo Salvini senza tentennamenti e calcoli elettorali.

In tale ambito questo gruppo che già si presenta articolato e funzionale a Torino, si appropria dei temi locali e manifesterà compatto con i partiti del centro destra per la cacciata da Chiamparino, ostacolo massimo allo sviluppo del Piemonte.

All’incontro ha preso parte anche Synerghein, “circolo culturale degli uomini liberi”, quale unico organismo che proviene dalla società civile. Il presidente Claudio Berrino, a differenza dei temi sollevati dai politici ha svolto una dotta dissertazione sugli aspetti finanziari e fiscali maggiormente deleteri presenti nella politica fiscale e nell’inazione di Chiamparino.

Sabato 28, in piazza Solferino a Torino, Roberto Cota, affiancato da Matteo Salvini, guiderà la rivolta dei produttivi contro i parassiti e burocrati del Governo Regionale.

“E’ evidente – ha sottolineato l’ex governatore del Piemonte e segretario della Lega Nord Piemont – che ci saranno le elezioni anticipate. Il Pd ha fatto annullare le precedenti elezioni senza motivo e questo ha creato un precedente. Noi non cerchiamo vendette, ci prepariamo politicamente alle elezioni”.

“Vogliamo denunciare le bugie di Chiamparino – ha aggiunto e ci prepariamo alla campagna elettorale con proposte di contenuto. Prima si torna al voto e si elegge, questa volta democraticamente, un presidente della Regione, meglio è per il Piemonte. Chiamparino è un falso mito e oggi si squaglia come neve al sole”.

La manifestazione sarà preceduta da una campagna di affissioni con tre tipi di manifesti che intendono denunciare “le bugie di Chiamparino”.

La focalizzazione di questi tempi,come si è anticipato, è condivisa da un vasto schieramento politico. Potrà imporsi all’indifferenza ed all’ignavia dei più?



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Articolo pubblicato il 26/03/2015