Fisco e Partite Iva

Lettera aperta al Presidente del Consiglio Matteo Renzi

Sabato 14 marzo si è svolta a Torino, presso la sede di Forza Italia un convegno sui gravami dei Fisco ed i riflessi sulle partite Iva di una crisi che non sta dando segni di cedimento.

A conclusione dei lavori, il dr. Bartolomeo Giachino, ex sottosegretario ai lavori Pubblici, raggruppando i temi principali emersi dal convegno, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio, che riceviamo e pubblichiamo.

                                                                    

 

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Egregio Presidente Renzi, accolgo volentieri l'invito di Affari Italiani per dirLe a proposito della crisi che la crisi non è finita.

I piccolissimi segnali che Voi vedete non si avvertono in giro, anzi.

Vede Lei, il suo Ministro Padoan, parlamentari, giornalisti avete stipendi buoni, che non sono stati intaccati dalla crisi e vi pare che lo 0,1 in più, dopo aver perso solo da Monti in poi quasi 5 punti di pildopo aver perso aziende che non riapriranno mai più, non riuscite a capire che chi nel 2009 non ce la faceva ad arrivare a fine mese in questi anni ha bruciato prima i propri risparmi, poi quelli dei genitori; nel 2013 in ben 17 milioni sono andati a vendere i propri ori e gioielli ai negozi di compro oro e ora sono lì che non riescono a fare due pasti al giorno, loro e i loro figli.

Cosa vuole che sia lo 0,1 in più?

Torino nella crisi, questo Fassino non glielo ha detto, ha perso 3 punti di più rispetto alla media nazionale e oggi è la prima Città' italiana del Nord per disoccupazione giovanile ed ha un quarto della popolazione che non ce la fa ad arrivare a fine mese.

Per fortuna che le nostre aziende migliori esportano ma il pil pro-capite è di 3.000 dollari in meno rispetto a quello del 2001.

Se Lei non avesse rotto il Patto del Nazareno avrebbe potuto seguire le proposte di uno che di economia se ne intende, quale è il Cavaliere.

Faccio un esempio: secondo la CGIA di Mestre negli ultimi tre anni la spesa pubblica, malgrado tutti i discorsi sulla spending review, è ancora aumentata di 25 miliardi di Euro.

Se quei soldi venivano utilizzati per ridurre le tasse sulla casa e sul lavoro, come ha proposto il Cav., oggi avremmo rimesso in moto l'edilizia e resa più competitiva la nostra industria. Così sì che si sarebbero creati nuovi posti di lavoro e si sarebbe avuta la ripresa dei consumi.

Acceleri i lavori della Tav e del Terzo Valico che per il Piemonte e per il Nord sono importantissimi. Venga a Chiomonte a visitare il cantiere della Tav, l'opera simbolo per un'Italia che pensa al futuro e guarda al domani.

Se non si riprende Torino è difficile che si riprenda il Paese.

La ringrazio molto della attenzione,

Mino Giachino

 

 

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Articolo pubblicato il 22/03/2015