Red Hot Chili Peppers e l'evoluzone del rock Made in California

Tutta la magia del gruppo losangelino che con il suo stile unico ed anticonformista ha creato un sotto genere fondamentale per la storia del rock

C'erano una volta i Beach Boys capitanati dal vulcanico Brian Wilson che gettarono le basi per quel Californian Sound con grandi hit del calibro di Good Vibrations, Surfin USA, Barbara Ann, Wouldn't It Be Nice e I Get Around.

Brani che almeno una volta nella vita tutti abbiamo sentito e sulle cui note ci siamo lasciati andare in svariati balli improvvisati.

Brani importanti per la storia del rock e macabra colonna sonora per un'intera generazione che stava lentamente sparendo sotto le bombe al napalm e ai colpi di fucile esplosi durante il conflitto in Vietnam.

Trentadue anni dopo la comparsa sulle scene dei Beach Boys tre ragazzi della Faifax School di Los Angeles, ovvero il bassista Michael "Flea" Balzary, il cantante Anthony Kiedis e il chitarrista Hillel Slovack con Jack Irons alle percussioni.

In quel preciso istante era nata la fase embrionale del gruppo, che attendeva ancora di forgiarsi nella sua ultima e definitiva connotazione.  

Si facevano chiamare  Tony Flow and the Miraculously Majestic Masters of Mayhem per suonare in una esibizione live nel locale Rythym Lounge.  Il loro live entusiasmò il pubblico convincendo il gruppo a tornare per esibirsi la settimana successiva.

Da allora adottatorono il nome Red Hot Chili Peppers con i quali sono conosciuti tutt'ora. La scelta di questo nome è oggetto di numerose leggende metropolitane che ben si integrano con il carattere istrionico e spericolato della band.

C'è chi dice che scelsero questo nome poichè prima di ogni concerto erano soliti mangiare un peperoncino piccante a testa e bere una ciotola di salsa chili, chi invece dice che abbiano estrapolato il nome da una marca di biscotti.

La grande occasione arriva nel 1984 quando incidono il loro primo ed omonimo album. Ma come succede per tutte le cose innovative e rivoluzionarie non vengono capiti subito.

Nel 1985 entrano in contatto con George Clinton, mente dei gruppi funk Parliament e Funkadelic. L'alchimia tra il gruppo e il loro nuovo produttore permise ai RHCP di rilasciare l'album Freaky Styley, decisamente più convincente del disco d'esordio.

Ma iniziano anche i primi guai dei Red Hot Chili Peppers. Nel 1988 il chitarrista Hillel Slovack viene trovato morto in un albergo di Los Angeles in seguito ad una overdose di eroine.

Il batterista Jack Irons, colpito dal grave lutto e dal non voler entrare nei problemi di dipendenze di droghe dei Red Hot, decide di lasciare il gruppo. La band si trova così a dover trovare sostituti alla chitarra e alla batteria.

Per il primo strumento viene scelto John Frusciante, grande fan del gruppo e di Slovack che ne ha influenzato lo stile. Alla batteria dopo diverse audizioni viene scelto Chad Smith.

Arrivano i primi successi che li fanno notare a livello internazionale: nel 1989 uscì Mother's Milk e nel 1991 Blood Sugar Sex Magic. Quest'ultimo viene ritenuto da diversi fan l'album migliore della band, in grado di vendere 12 milioni di copie.

Seguirono One Hot Minute del 1995 che la band incise senza la presenza di Frusciante a causa della sua dipendenza dall'eroina e Californication (con il ritorno di Frusciante) del 1999.

Nel 2002 pubblicano By The Way, altro importante lavoro del gruppo che contiene brani che diventeranno veri e propri classici del repertorio della band americana.

Nel 2009 in modo del tutto inaspettato Frusciante annuncia un nuovo (e definitivo) ritiro dalla band per potersi dedicare totalmente a progetti solisti. Gli succede l'anno successivo il sessionman Josh Klinghoffer, con il quale i peperoncini californiani incidono nel 2013 l'album I'm with you.

Il disco presenta sonorità più mature da parte del gruppo grazie anche alla presenza del nuovo chitarrista. Il grande merito dei Red Hot Chili Peppers sta nell'essere riusciti per primi a fondere insieme diversi generi che con il tempo si sono rivelati molto apprezzati dal pubblico e di aver portato il California Sound ad un nuovo livello, spianando la strada a tanti altri gruppi in grado di tenere alto il valore di questo interessante sottogenere rock.

 

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Articolo pubblicato il 20/03/2015