Giustizia: sciopero delle toghe, ma contro chi?

Le perplessità del Senatore PSI Enrico Buemi.

 "Leggo che si pensa a uno sciopero da parte dei magistrati. Questo sarebbe grave quanto un ipotetico sciopero pensato dai carabinieri o altra forza armata. Ci sono funzioni non interrompibili e dovute ai cittadini che non ammettono neanche scioperi bianchi ma solo attività puntuali e non discrezionali".

Così ha dichiarato il senatore Enrico Buemi, Capogruppo Psi in commissione Giustizia, commentando il possibile sciopero minacciato dai magistrati della Cassazione.

"Uno sciopero, poi, contro chi? Contro il potere esecutivo o, ed è ancor più grave, contro il potere legislativo, ovvero contro il Parlamento?"

ha osservato Buemi che ha aggiunto:

"È vero che siamo in epoca di grandi cambiamenti e sconvolgimenti, ma almeno la separazione dei poteri e la loro autonomia sia salvaguardata, ed in primo luogo, almeno dalla magistratura. Mi chiedo, inoltre, se si pensa a uno sciopero contro qualcuno, l'organo di autogoverno, il CSM che ci sta a fare? Solo a risolvere le diatribe interne tra magistrati e la gestione delle loro carriere".

Il Senatore Buemi ha poi concluso sottolineando:

"Credo che sia tempo che ognuno torni a esercitare la funzione ed il ruolo che la Costituzione gli attribuisce, senza sconfinamenti. Questo vale in primo luogo per la politica che troppo spesso ammicca e rinuncia, per codardia, opportunismi e qualche senso di colpa, al dovere di difendere le proprie prerogative".

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/03/2015