Regione Piemonte - Stati Generali dello Sport

Deliberati il giorno 3 dall’Ufficio di presidenza

“Tra le istituzioni, il Consiglio regionale è quella che più di tutte deve coltivare le aspettative di crescita e di sviluppo di un territorio e del suo tessuto sociale. E ciò non avviene solamente attraverso l’attività legislativa. Nel Consiglio regionale è insita anche la vocazione a trasmettere e tramandare i valori di una comunità e, con essi, quei valori cosiddetti “universali”, in modo da coinvolgere soprattutto le giovani generazioni in un percorso di  sempre maggiore conoscenza e di nuova consapevolezza. Nell’assolvere a questa seconda funzione, l’Ufficio di presidenza ha deliberato la costituzione degli Stati generali dello sport come luogo di incontro istituzionale tra i vari soggetti che possono diffondere le pratiche sportive e più in generale i corretti stili di vita, allo scopo di tutelare la salute pubblica”.

Con queste parole il presidente dell’Assemblea legislativa, Mauro Laus, ha aperto a Palazzo Lascaris  la presentazione degli Stati Generali dello sport, deliberati il giorno 3 dall’Ufficio di presidenza.

Secondo l’assessore regionale allo Sport Giovanni Ferraris “pur in un momento nel quale la società italiana e piemontese in particolare, attraversano difficoltà economiche e non solo, il percorso innovativo intrapreso con il Consiglio regionale e gli altri enti istituzionali mi convince e mi fa guardare al futuro con speranza e positività”.

Gianna Pentenero, assessore regionale all’Istruzione, ha espresso “apprezzamento per questo nuovo luogo di incontro per gli attori del sistema sport, dove l’istruzione può avere un ruolo fondamentale perché spazio educativo per eccellenza. Già con l’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato alla Sanità attuiamo programmi che promuovono la funzione sociale dello sport”.

“Gli Stati Generali ci consentiranno di lavorare con il mondo associativo dello sport, cioè di chi sa fare – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta  –. In particolare sono lieto di annunciare che abbiamo intenzione di non perdere l’occasione che ci è data dall’elaborazione del nuovo Piano di prevenzione dove metteremo a punto la nostra idea innovativa in materia e per il quale chiederò una riunione ad hoc degli Stati Generali”.

Il presidente del Comitato regionale Piemonte del Coni, Gianfranco Porqueddu, ha evidenziato la necessità di promuovere sempre più forti sinergie tra i soggetti istituzionali che rappresentano lo sport a vario titolo sul territorio piemontese:

“I problemi ci sono e paghiamo da sempre, per esempio, la mancanza dell’educazione fisica nella scuola primaria. Comunque il mondo dello sport, con le sue federazioni ed associazioni, è pronto a cogliere l’occasione offerta dagli Stati Generali”.

Giorgio Gilli presidente del Centro servizi e ordinario della Scuola universitaria interfacoltà in scienze motorie dell’Università degli studi di Torino ha manifestato “entusiasmo per una iniziativa che può contribuire al tanto auspicato cambio di rotta. Infatti il nostro Paese è la cenerentola in Europa nella prevenzione primaria, con costi etici e sociali non più compatibili. Non dobbiamo dimenticare per ogni morto di fame nel mondo c’è almeno un morto per aver mangiato male e troppo. La prevenzione primaria è passata con risultati formidabili attraverso le vaccinazioni obbligatorie, un comportamento passivo. Adesso è il comportamento individuale a diventare decisivo ed è sull’informazione per influenzare positivamente i comportamenti della cittadinanza che dobbiamo puntare come già fatto in altri paesi avanzati. Potremo fare molto con poco”.

L’idea degli Stati Generali dello Sport si fonda sulla constatazione che in un momento di crisi generalizzato, i valori dello sport possono rappresentare uno stimolo all’evoluzione e al miglioramento della società nel suo complesso. La diffusione delle pratiche sportive e più in generale di corretti stili di vita contribuisce in modo sostanziale alla tutela e alla prevenzione della salute pubblica, perché ciò innesca un circolo virtuoso dove il progressivo e auspicabile invecchiamento della popolazione non contrasta con la necessità di un contenimento della spesa sanitaria.

Il Consiglio regionale del Piemonte, proprio nell’anno in cui Torino è designata Capitale europea dello sport e la vicina Expo celebra il tema dell’alimentazione come energia per la vita, ha deciso di istituire uno spazio per dare continuità a queste riflessioni e mettere a fattor comune le eccellenze del territorio interessate a promuovere e sostenere i valori educativi suddetti. Non possiamo mancare l’occasione di utilizzare le grandi potenzialità che provengono dal nostro territorio.

Hanno partecipato il presidente del Cus Torino, Riccardo D’Elicio, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Fabrizio Manca, i vicepresidenti del Consiglio regionale, Nino Boeti e Daniela Ruffino, il presidente della VI Commissione, Daniele Valle, la vicepresidente della VI, Francesca Frediani, e il consigliere Andrea Appiano

 

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Articolo pubblicato il 06/03/2015