Pianeta Toro - Torissimo
Cuore granata (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

La meritata vittoria contro il Napoli per 1 - 0 rappresenta il 12° risultato utile consecutivo di un Toro che continua a stupire, ma che legittima i suoi successi con prestazioni convincenti ed anche entusiasmanti. Nonostante le fatiche di Coppa, il Torino ha tenuto benissimo il campo per settanta minuti.

Poi è subentrata la stanchezza, che era scontato aspettarsi considerati i tempi stretti di recupero intercorsi tra l’arrivo a Torino all’alba di venerdì, di ritorno dalla strepitosa trasferta di Bilbao, e la discesa in campo contro i partenopei, domenica sera.

Il Capitano goleador, Kamil Glik, con la rete segnata al Napoli, ha portato a sei le marcature sinora realizzate. Da quando è al Toro, il polacco è cresciuto moltissimo tanto da essere considerato un pezzo pregiato del mercato. E come lui Darmian, su cui hanno messo gli occhi tanti club, sia italiani che stranieri.

Non per nulla, i due granata sono stati i migliori contro il Napoli. E Mister Ventura è riuscito, finalmente, a sconfiggere i partenopei abbattendo  un altro tabù che resisteva nella sua lunga carriera. Il Toro, finalmente, fa parlare di sé in positivo; i mass media gli dedicano le prime pagine, nei talk sportivi i granata non sono più relegati al fondo della scaletta, i suoi uomini sono fatti oggetto di attenzione da parte di altri club importanti.

Contro i vesuviani il pur bravo Martinez si è divorato un gol all’inizio dell’incontro come pure Bruno Peres, tanto bravo nelle sue serpentine a portare scompiglio nelle difese avversarie quanto ingenuo a volte a compiere svarioni che potrebbero costare caro. Comunque, anche il brasiliano è una possibile “preda” di mercato.

Maxi Lopez si conferma giocatore di spessore e di esperienza, e Quagliarella ha la maglia granata come seconda pelle. E’ necessario che questo trend prosegua sino alla fine del Campionato e che possa replicarsi in futuro, perché la vera dimensione del Toro è questa, anzi questa dovrebbe essere la base per costruire altri e ambizioni trionfi.

Nel primo tempo il Napoli è parso troppo rinunciatario; si è reso pericoloso sono in un’occasione con un bel tiro di Hamsik uscito di poco. Solo nei venti minuti finali della partita, i partenopei hanno spinto con decisione alla ricerca del pareggio, andando vicini alla segnatura con una pericolosa punizione dal limite di Gabbiadini, talento che è subentrato ad Hamsik nella ripresa.

In effetti, l’ingresso di Gabbiadini ha trasformato il Napoli, tanto che l’ex sampdoriano è risultato il migliore dei suoi. Non si capisce perché Benitez lo releghi in panchina, per farlo subentrare a partita in corso, spesso per fare risultato. Alla fine dell’incontro Benitez è parso parecchio arrabbiato, forse perché pensava di vincere e così agganciare temporaneamente la Roma. Oppure è rimasto particolarmente deluso dalla prestazione di alcuni suoi giocatori.

Il Toro avrebbe potuto raddoppiare se  il Direttore di gara non avesse interrotto il gioco non concedendo la regola del vantaggio impedendo a Darmian di insaccare. Ma va bene così; con la vittoria contro il Napoli, il Toro ha portato altro fieno in cascina ponendo le basi per “poter pensare in grande”.     

    

 

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Articolo pubblicato il 03/03/2015