La commedia Renzi & Berlusconi continua
Milano: progetto Porta Nuova

L’italiano medio è sempre più spiazzato e depredato



Anche in conseguenza degli ostracismi ed alla caccia al possidente messa in opera dal Governo Renzi, quelle che un tempo erano le grandi fortune d’Italia, battono altre vie.

Così I giapponesi hanno comprato la Finmeccanica mentre la Qatar Investment Authority ha acquistato una partecipazione pari al 100% nel progetto Porta Nuova di Milano. Il fondo sovrano è così il nuovo proprietario del quartiere di Milano. I valori di mercato del progetto, che comprende 25 edifici, supera i 2 miliardi di euro.

Intanto a dimostrazione o meglio conferma di imbarbarimento sociale, apprendiamo che il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha diffuso una circolare per sollecitare chiunque “intenda denunciare illeciti o anche semplici irregolarità compiute da colleghi o superiori”. Nel programma di pratica cannibalizzazione dei rapporti personali vanno segnalati anche possibili illeciti, che potrebbero mettere nei guai i dipendenti del Fisco.

Anche in ambito politico il clima é conflittuale con un Renzi, tutt’altro che propenso ad un suo ridimensionamento o meglio ad un suo incivilimento, fondato sul rispetto reciproco. Leggiamo qualche titolo dei giornali della settimana scorsa: “Pd a pezzi: Bersani guida l’Aventino, Matteo azzera le cariche”, “Approvate due mozioni opposte. Per non dimenticare l’ultima buffonata del governo. Palestina riconosciuta per finta”, “Macché urgenza. La truffa dei decreti e il sottile ricatto a Mattarella”.

Forza Italia agonizzante, continua a dichiarare la propria opposizione, fidando nella disattenzione degli elettori, ai quali potrebbe sfuggire ma ai quali va invece comunicato che l’altra settimana, durante la votazione del decreto sull’imu agricola, l’assenza di 12 senatori azzurri ha impedito la bocciatura del provvedimento e più tardi la forzista Maria Rosaria Rossi, grazie ad una sua banale quanto efficace “dimenticanza”, ha consentito con il suo voto decisivo il salvataggio del’ esecutivo.

Il solito magico “spread” scende sotto quota 100, facendo respirare aria di “ripresina” con l’Istat, ormai disciplinata ed inquadrata, che prevede magicamente a fine marzo una crescita del Pil dello 0,1%.

 Chi vivrà, vedrà tenendo conto dei fattori esterni quali un nuovo aumento del prezzo dei carburanti ed il salvifico effetto BCE. Intanto si profila un aumento dei prezzi al consumo, mentre l’egualitarismo imposto dai rottami della GGIL, ben piazzati nelle commissioni parlamentari, ha determinato, nei mesi scorsi, il livellamento delle pensioni appena al di sopra della media, contribuendo così ad ingrossare le file di nuovi poveri.

Questo è il comunismo che piace alla gente che piace, ma che renderà ancor più triste e difficile la vita degli italiani.

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Articolo pubblicato il 02/03/2015