Il Circolo di Società di Danza di Cuneo

Giancarla Pipino Carbonatto prosegue la sua ricognizione fra i Circoli della Società di Danza

Eccoci tornati in Piemonte, nella “Provincia granda” e precisamente a Cuneo.

Come per tutti i circoli di Società di Danza, anche qui si respira una bella atmosfera fatta di amicizia, partecipazione ed anche, perché no, di complicità  (G.P.C.).

 

Queste le parole della maestra del Circolo di Cuneo, Eliana Colombo: «A Cuneo viene proposto un corso di danze ottocentesche dell’Associazione Culturale “Società di Danza” nell’ottobre 2011, a seguito della volontà degli amici Sergio e Giuliana di Cuneo, di avviare un’attività in un luogo ricco di storia e di bellezza paesaggistica e architettonica.

Questo dopo che a Torino nel 2010 il Maestro Fabio Mollica aveva avviato un Corso di Danze di Società di tradizione Ottocentesca, riscontrando grande successo e un significativo numero di adesioni».

L’insegnante che accoglie l’invito di Giuliana e Sergio è, appunto, Eliana Colombo, studiosa di danze storiche fin dal 1999, che nel 2008 entra a far parte dei soci della Società di Danza (S.d.D.) e si diploma nel maggio 2012.

Lasciamo a lei la parola: «Gli allievi sono eterogenei, accomunati chi dalla passione per la storia, chi per la danza, chi per la vita associativa; partecipano, ognuno con la propria personalità e la propria esperienza anche professionale, alle lezioni, alle feste e ai Gran Balli, con spirito di amicizia e di aiuto reciproco.

A differenza, infatti, di altre scuole di ballo, quello che rende davvero speciale la nostra attività è lo spirito associativo che prevale e accompagna l’intero percorso».

Una scoperta piacevole si ha nello scorrere il sito del Circolo.

A descrizione dei loro Gran Balli c’è un brano da un articolo dal giornale cuneese “La Sentinella delle Alpi” del 1858 che ben descrive lo spirito dell’epoca.

«La veglia di sabato sera al Circolo Sociale riuscì oltre ogni dire splendida. Tutto quanto vi è di più elegante e di degno in Cuneo figurava sabato sera nelle ampie e artisticamente addobbate sale. Toilettes fulgide, elegantissime, severe, chiassose, variopinte frammiste alla rifulgente uniforme militare e al serio abito borghese, formavano una ridda di colori consoni e smaglianti sì da formare un vero giardino, del quale il cronista si permette di raccogliere un paio di bouquets da offrire ai lettori… E così fra le signore spiccavano la signora Cassin in giallo fiammante a fiori rosa pallido, Sibilla in verde argenteo con ricchi ricami, Cassone in verde e velluto a ricami in argento, Bansì in bianco, Valenti verde nilo, Gastinelli in nero, Pasero rosso e nero, Levi rosa carico… Vacchetta verde pois, Passera in bigio, … e fra le signorine le sorelle Reynaudi in bianco, le sorelle Amadasi rose-pale, L. Delfino in rosa… E. Delfino in gris-perlé, contessina Paglieres in rosa… Clerici in blanc créme… Salomone in noisette» e la lista continua in un tripudio di colori e di abiti. 

«L’ultimo ballabile finì quando l’alba era già spuntata da un pezzo».

Sono passati più di 150 anni ma il piacere del ballo, il gusto attento e la cura nelle toilettes sono gli stessi di allora.

Dal 2011 a oggi S.d.D. di Cuneo ha organizzato Gran Balli in città, il primo in Piazza Virginio, nella piazza del mercato vecchio, e a seguire tutti gli anni nel giorno della ricorrenza della Festa Patronale di S. Michele, nel salone d’Onore del Municipio, seguendo una tradizione che risale appunto all’Ottocento.

La Maestra Eliana ci precisa: «Nel 2013 e 2014 siamo anche stati ospitati dal Circolo della Lettura nel Palazzo del Governatore di Mondovì con un Gran Ballo». 

Si sono svolte inoltre feste natalizie presso il Circolo Ufficiali della Guardia di Finanza di Cuneo.

 

Le lezioni si tengono, con cadenza quindicinale, il sabato, presso Danzicherie, Via Chiusa Pesio n. 6 a Cuneo.

ore 15:00 / 17:00 primo livello - ore 17:00 / 17:45 secondo livello

 

Per chi fosse interessato, questi sono i contatti di S.d.D. di Cuneo:

Tel. 335-5862045,  335-8202418

Sito: www.societadidanza.it

Mail: cuneo@societadidanza.it

Giancarla Pipino Carbonatto

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Articolo pubblicato il 26/02/2015