Le Agende Rosse chiamano i giovani torinesi

Sabato 7 marzo la conferenza sul contrasto alle mafie al Santo Volto

Qualche anno fa qualcuno disse che la lotta alla mafia doveva essere un “movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà”. Questo qualcuno era Paolo Borsellino e da queste sue parole nasce l’organizzazione della conferenza che avrà luogo sabato 7 marzo alle ore 16 presso il centro congressi Santo Volto di via Borgaro 1 all’angolo con via Nole a Torino.

Il Movimento delle Agende Rosse è da sempre molto attivo sul territorio per organizzare manifestazioni e dibattiti al fine di fare piena luce sulla strage di via D’Amelio del ’92 in cui perse la vita, oltre a numerosi agenti di polizia, il magistrato Paolo Borsellino. Il fratello Salvatore è fondatore e principale promotore delle Agende Rosse e sarà presente il 7 marzo alla conferenza insieme agli altri relatori che saranno Antonino Di Matteo, sostituto procuratore di Palermo, che a gennaio 2014 sarebbe già dovuto intervenire per un’altra conferenza nel capoluogo piemontese alla quale però non prese parte a causa di problemi di ordine pubblico e al conseguente divieto di trasferta imposto dalla Digos. Ci sarà poi il direttore de “Il fatto quotidiano” Marco Travaglio che segue abitualmente la trattativa Stato-mafia con il suo lavoro da giornalista, e Sabina Guzzanti, attrice e regista del film “La trattativa” che era stata intervistata proprio da Travaglio nell’occasione in cui definì il patto tra lo Stato e la mafia come atto fondativo della Seconda repubblica. Infine interverrà Renato Accorinti, attivista del Movimento Nonviolento di contrasto alle mafie e da giugno 2013 sindaco di Messina.

Come le tante altre iniziative promosse dalle Agende Rosse anche questa cercherà di sensibilizzare la popolazione, e in particolar modo quella giovanile, al tema della lotta alla mafia e spiegherà i nuovi sviluppi della trattativa, il lavoro svolto dalla procura antimafia e da Di Matteo e racconterà attraverso testimonianze dirette e con l’aiuto delle immagini del film della Guzzanti, la vita di chi abita nei territori maggiormente colpiti dagli effetti del rapporto tra la mafia e la politica.

Un appuntamento da non perdere che sarà ospitato da una città con cui le Agende Rosse hanno un canale preferenziale e a cui sarà bene presentarsi prima dell’orario di inizio perché l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti e si prevede il pienone.

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Articolo pubblicato il 26/02/2015