Ebrei musulmani e cristiani in un solo edificio: Berlino riscrive la storia delle religioni

La città porta avanti l'ambizioso progetto di riunire tre culti che stanno vivendo stagioni difficili, in un solo edificio: la “House of One”

Una chiesa, una sinagoga ed una moschea tutte sotto lo stesso tetto?

No, non si tratta di un nuovo reality e neppure dell'inizio di una barzelletta, ma di un progetto vero e proprio che a breve potrebbe diventare realtà in quel di Berlino.

Non sarà solamente un luogo di raccoglimento per ebrei, cristiani e musulmani, ma un luogo di culto in cui le funzioni talvolta si sovrapporranno, fondendosi tra loro.

Sorgerà alle spalle dell'Unter den Linden, luogo che un tempo era un insediamento medievale e che poi fu unito a Berlino nel Settecento.

Sarà costruito lì, nell rovine di un parcheggio costruito nel 1964, sulle rovine della Petrikirche, bombardata nella seconda guerra mondiale.

Normalità metropolitana e spiritualità, questo è il contrasto che ha ispirato il pastore protestante Gregor Hohberg e ora la sua idea è qualcosa di più: la costruzione inizierà molto probabilmente nel 2016, dato che gli sponsor non sembrano mancare, anche se gli ultimi tragici episodi mostrati dall'attualità protrebbero scoraggiare qualcuno di essi.

La Chiesa-Sinagoga-Moschea si chiamerà “The House of One”, un nome che pare voler urlare “volemosebene” e richiamare i popoli all'unità, proprio nella città dove è stato pianificato lo sterminio degli ebrei.

All'interno dell'edificio saranno messe a disposizione tre stanze di uguale dimensioni, destinate alle tre diverse celebrazioni.


(Architetti astuti! Non si voglia far nascere nuove guerre per questo!)

Lo scopo del progetto – la cui costruzione è stata affidata peraltro allo studio di archittettura Kuehn Malvezzi Architekten, che prende il nome dall'italiana Simona Malvezzi – non è tanto quello di amalgamare le varie religioni, ha spiegato Gregor Hohberg, dell’Associazione della Chiesa Evangelica St.Petri – St. Marien, "quanto piuttosto quello di far avvicinare i culti l’uno all’altro, attraverso un approccio di dignità e rispetto reciproco”. Il tentativo insomma, è quello di far crollare un altro muro a Berlino: quello dell'intolleranza.

Sulla pagina “Chiesaepostconcilio.blogspot.it” questo edificio è definito un “bar sport” senza dogmi, assenza (dal punto di vista religioso) impensabile. E prosegue:“la Chiesa esiste per permettere che il cosmo, la natura creata visibile, si elevi al trascendente , “divinizzandosi”, come spiegano I nostri fratelli cristiani d'Oriente, mentre qui la Chiesa somiglia sempre più a una ONLUS e anche il bar dell'oratorio al bar sport”. (Evidentemente il signore è talmente affezionato al bar Sport, da citarlo ogni tre righe).

Ma in un momento buio come quello che stiamo vivendo, fatto di intolleranza religiosa, diritti umani calpestati, minacce e violenze, questo progetto non potrebbe essere un passo verso la giusta direzione?

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Articolo pubblicato il 23/02/2015