Sanremo 2015 #icontinontornano - Quarta serata

#sanremoERAsanremo, con un ospite d'eccezione: Valerio Liboni



Anche oggi, e non perchè non abbia fantasia, mi tocca iniziare così: il grido si alza sempre più forte, dagli Appennini alle Ande, dal Manzanarre al Reno, dalle Piramidi ad Atlantide e da oggi anche da Scilla al Tanai: #aridatecetotocutugno.

Nonostante il boom di ascolti, nonostante una quarta serata tutto sommato godibile, finalmente con la gara in primo piano, con ospiti e super ospiti canori  programmati in scaletta senza rompere gli zebedei, continuo ad avere questa nostalgica sensazione che manchi qualcosa. Classe e originalità, a partire dal look di Arisa, in stile Olivia (la donna di Braccio di Ferro), inguardabile, per arrivare alle arie delle canzoni, che ti danno l'impressione di averle già sentite somewhere in summertime.

Dopo averle riascoltate tutte insieme posso dire, anzi confermare, di non aver memorizzato neanche un refrain o un ritornello, e questo non è bello…aridaje con la rima baciata…e gli interpreti non è che ci abbiano poi messo così tanto del loro per farsi davvero apprezzare.

Interpreti…si fa per dire…anche perché uno dei pochi davvero “big”, Raffaele Riefoli in arte Raf, da me e non solo da me, massacrato durante le precedenti esibizioni, si è scoperto essere affetto da una brutta bronchite che lo ha costretto addirittura ad un ricovero lampo in ospedale.

Chiedo umilmente scusa e mi cospargo il capo di cenere.

Per tutti gli altri, Masini a parte, fa piacere constatare che ci siano voluti quattro giorni per imparare la propria canzone e interpretarla con più sicurezza, senza steccare troppo e usare troppo il gobbo, che nelle prime puntate aveva fatto gli straordinari...

Meno male che c'è l'orchestra, unica grande protagonista.

Giovanni Caccamo fa man bassa di premi. Meritati...anche perchè il target di competizione era davvero basso.

Comunque per ascoltare vera musica si è dovuto attendere San Valentino, con l'interpretazione di Allevi. Lovin' you, man (tanto per riprendere il titolo del suo nuovo lavoro).

Aspettavate l’odierno #stendiamounvelopietoso…???...eccovi accontentati.

Oggi nomino lui, si proprio lui, Carlo Conti: sempre più a proprio agio nel ruolo di presentatore “nazionalpopolare”, che interrompe gli ospiti intenti a rispondere alle sue domande, che si accavalla con le “vallette”, che continua ad avere il microfono più alto rispetto agli altri.

Ma ripeto, e lo ripeterò in eterno: l’allievo non supererà mai il maestro, cioè l’unico, incommensurabile e trino, quindi…rullo di tamburi…#rivogliamopippobaudo !!!

Un applauso a Gabriele Cirilli e Virginia Raffaele che hanno rialzato il livello dei comici.

Per oggi chiudo qui la mie cattiverie, e lascio la parola all’amico Valerio Liboni, opinionista VIP di Sanremo, grande musicista, produttore e compositore, nonché profondo conoscitore del Festival, con il quale mi sono ritrovato a scambiare qualche impressione.

“Quando ho saputo da fonte sicura che Conti avrebbe presentato il festival e che quei due,  Fazio e Pagani non avrebbero più fatto danni sociomusicali, ho gioito. Pensavo ad un festival di Sanremo che finalmente lasciasse a casa "Marta sui tubi" per privilegiare autori e artisti italiani, attraverso una scelta accurata delle canzoni e tesa a rilanciare la buona musica italiana. Purtroppo il virus dei talent ha di nuovo contagiato la Rai, misteriosi e insentibili presunti big con nomi inpronunciabili hanno rovinato lo spettacolo ai danni di professionisti con ottime canzoni,  vedi Britti e Grazia Di Michele. Non parliamo poi del contorno da sagra paesana della salciccia con un ridicolo Siani e un pazzo che ha fatto 16 figli con lo Spirito Santo... Bene Albano e Romina bolsi ma irraggiungibili. Aggiungi un Conti impacciato e non adatto all'evento e due tettone che fanno meglio a cantare e basta”

Concordo in pieno…come avrai potuto leggere…dimmi le tue canzoni preferite e non…

“Secondo me vincerà il Volo. La mia canzone preferita è quella di Alex Britti, ma quella che avrà maggior successo, sia in radio che nelle vendite, sarà quella di Nek. Il premio della critica lo do' a Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi. Il peggio del peggio, senza dubbio, lo considero a pari merito tra i Dear jack e  Nesli. Li manderei tutti in miniera”.

Stay always tuned !!! 


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Articolo pubblicato il 14/02/2015