Le recenti dichiarazioni della moglie di Clinton al giornale web “The Atlantic“
L’ex segretario di Stato Usa rivendica la creazione della guerriglia islamista in funzione anti Assad , accusando Obama di averne perso il controllo a causa della sua indecisione. Ecco le sue dichiarazioni al giornale on line americano " The Atlantic "
«È stato un fallimento. Abbiamo fallito nel voler creare una guerriglia anti Assad credibile. Era formata da islamisti, da secolaristi, da gente nel mezzo. Il fallimento di questo progetto ha portato all’orrore a cui stiamo assistendo oggi in Iraq».
Clinton così continua : «Obama in politica estera è troppo attendista. L’America ha bisogno di un leader che crede che il proprio Paese rappresenti un’indispensabile forza di pace, nonostante gli errori commessi. Anzi, gli errori li commette proprio chi agisce , fanno parte del ruolo dell’America. Obama cerca con troppa insistenza di comunicare agli americani che non sta facendo qualcosa di folle. È poco pragmatico in questo senso, ma soprattutto conscio dei rischi che correrebbe passando ad un' azione decisa con la forza di tutte le armi di cui disponiamo e con truppe di terra che possono combattere in Iraq, ad esempio. Noi, invece, dovremmo portare avanti una politica estera bilanciata. Una via di mezzo tra la bellicosità di Bush e l’attesa di Obama. Attendere lo sviluppo degli eventi non ti porta a prendere decisioni migliori e più sagge per il mondo e per l’America».
«Abbiamo fatto un gran lavoro contro l’Unione Sovietica. Ma abbiamo anche commesso molti errori. Abbiamo appoggiato personaggi veramente perfidi. Abbiamo fatto cose in America Latina e nel Sud-est asiatico di cui non vado per nulla fiera. Ma all’epoca c’era un obiettivo più grande. E lo abbiamo raggiunto. Tutto il resto è passato in secondo piano. È così che bisogna agire, che deve agire l’America», ha proseguito l’ex ministro degli Esteri.
Per quanto riguarda il conflitto in Palestina afferma che «Israele ha fatto quello che serviva per contrastare i missili sparati dai palestinesi. Israele ha il diritto di difendersi. Netanyahu ha agito correttamente, come andava fatto. Le vittime civili, i bambini, le donne, sono tutti effetti collaterali di una politica giusta. Quando un Paese democratico attacca, ovviamente, colpisce anche civili innocenti. Ma alla base c’è comunque un processo decisionale etico che non appartiene ai Paesi non occidentali. E comunque, la colpa per quello che sta accadendo resta ad Hamas».
Una raffica di dichiarazioni quella di Hillary Clinton , che non teme di essere su posizioni di disaccordo con il presidente americano , forse pensando già alle prossime elezioni presidenziali che vi saranno tra due anni : «Obama deve prendere esempio da Netanyahu. Se avessimo agito con la stessa decisione in Siria i combattenti della Jihad non ci sarebbero sfuggiti di mano, come poi è accaduto. Adesso rappresentano un vero pericolo per il Medio Oriente, per l’Europa e perfino per gli Stati Uniti» .
Peccato che Obama è stato il vincitore di un Nobel per la pace , e che non vuole sferrare i famosi attacchi di terra come oggi succede nel contrasto dell' ISIS , scoprendo il fianco alla politica muscolare di Putin che si dimostra molto più determinato di lui . Questo comportamento molto cauto di Obama lo “ Zar “ russo lo conosce molto bene e , astutamente , sta giocando la sua partita per l' Ucraina un po' con la diplomazia e molto con la forza dei militari .
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Articolo pubblicato il 14/02/2015