Alexis Tsipras e Janis Varoufakis, il gatto e la volpe greci

E' dai tempi di Ulisse che i greci si dimostrano astuti. Tenteranno di uscire dalla crisi con l' aiuto della Russia?

Il doppio gioco ellenico–  È stata quantomeno curiosa la tempistica con cui il premier ellenico ha inviato un messaggio al presidente Putin, proprio nel momento in cui le trattative con la Bce non sono andate a buon fine, come, tra l’altro, era prevedibile. «Grecia e Russia – si legge nella nota di Tsipras – hanno legami storici e profondi soprattutto nei settori dell’energia, del turismo, della cultura e dei trasporti».

Se da Atene, per ora, smentiscono aiuti economici da Mosca, occorre ricordare che il Paese europeo è guardato con interesse dalla Russia, considerando che la Grecia ha diritto di veto sulle decisioni per varare nuove sanzioni alla Russia sulla crisi ucraina. Sul tema, infatti, serve l’unanimità di tutti i paesi membri. È chiaro che Atene, messa alle strette dalla decisione della Bce sul fronte dell’accettazione del piano di aiuti dell’eurogruppo, potrebbe giocare la carta politica e tentare di sfaldare l’asse europeo in favore di Putin. Tutto è possibile. Del resto i primi a complimentarsi con la vittoria di Tsipras in Grecia sono stati proprio i membri del governo russo.

Tsipras e il rapporto con Putin – La strada per la Grecia continua a essere in salita. Dopo il piano proposto ai creditori con cui il nuovo governo anti-austerità non insisterebbe sulla cancellazione del debito, ma vorrebbe uno scambio tra i vecchi bond con nuovi titoli di Stato legati alla crescita o con obbligazioni «perpetue», è arrivata la bocciatura da parte della Banca centrale europea che ha tolto alle banche elleniche l’accesso alle normali aste di liquidità. Una decisione dovuta al fatto che il nuovo esecutivo greco si è deciso a non rinnovare gli impegni con la troika.

Alle quattro principali banche greche, dunque, resta la liquidità d’emergenza fornita tramite il programma Ela (emergency liquidity assistance) da Francoforte. Sale la tensione tra Atene e Bruxelles e l’ipotesi che i greci escano dall’Euro non è poi così remota. A quanto pare il premier Alexis Tsipras sembra più interessato a stringere rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. I due si sono sentiti al telefono e hanno deciso di intensificare i rapporti energetici ed economici.

Con i soldi degli altri siamo tutti bravi a fare la morale  .

Alexis Tsipras e Janis Varoufakis, ministro delle Finanze della Grecia- il quale ha detto recentemente che anche l' Italia è nelle stesse loro condizioni  con un possibile default, smentito subito da Padoan -  sono i due personaggi che stanno cercando di rimodellare i trattati con l’Unione europea. Il quotidiano tedesco “Die Welt” li ha dipinti come uomini politici molto deboli e proprio per questo stanno attenti al loro “stile”. Giacche senza cravatte e giubbotti di pelle, i due politici ellenici mascherano in questo modo il loro disperato bisogno di aiuto e di fragilità. Al di là dell’estetica il loro primo viaggio nella realtà europea gli avrebbe dovuto far comprendere che soprattutto in campo economico e finanziario il loro simbolismo lascia il tempo che trova. Può andar bene per qualche foto da piazzare sui giornali, ma per il resto serve davvero a poco.

Qualcuno, come l’economista statunitense Joseph Stiglitz, sostiene che bisognerebbe “perdonare” buona parte del debito greco e avviare una nuova stagione. Però, come dimostrano i numerosi casi in America Latina e quelli in Grecia, cancellare i debiti non garantisce una reale ripresa. Anzi, spesso si ricade nello stesso errore. L’Argentina, tanto per citare una nazione, è regina in questi comportamenti. In più, è vero che gli elettori greci con il loro voto hanno dato un parere netto sulla rinegoziazione del debito, ma bisogna tener conto anche del parere degli altri europei, come i tedeschi. E non sembra che da Berlino a Monaco di Baviera la popolazione teutonica sia disposta a chiudere un occhio sui soldi che Atene deve restituire.

Attenta Europa , vale sempre il detto : “ Timeo danaos et dona ferentes “ ! -  “ temo i greci anche quando portano doni “ !

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Articolo pubblicato il 12/02/2015