Alessandro Benvenuto eletto segretario della Lega Nord

Il segretario uscente viene riconfermato con qualche contestazione

Bisogna riportare la Lega Nord dove merita di stare: al posto del primo partito del centrodestra”. Questo è il messaggio pronunciato nel primo della lunga serie di interventi che hanno preceduto le operazioni di voto al congresso provinciale della Lega Nord di Torino. Nella sala congressi dell’hotel sito di Rivalta centinaia di militanti si sono riuniti sabato 7 febbraio per eleggere il segretario provinciale e il consiglio direttivo provinciale.

Gli interventi dei militanti che si sono accreditati denotano, in alcuni casi, un leggero malumore per la situazione interna al partito, e spesso la sala interrompe i discorsi chiedendo più democrazia partecipativa. “E’ ciò che prevede il regolamento” risponde il tavolo della presidenza dell’assemblea, a cui siedono Cesare Pianasso, segretario provinciale della Lega Nord canavesana, Maurizio Maffei, capogruppo in Circoscrizione 4 a Torino, e Fabrizio Ricca, capogruppo al comune di Torino. Il punto di scontro è la regola statutaria che prevede che per candidarsi alla carica di segretario provinciale si debbano raccogliere il 35% delle firme degli aventi diritto al voto. Troppo alta a giudizio di Roberto Zenga e dei suoi sostenitori, che hanno provato invano ad arrivare alle fatidiche 132 sottoscrizioni per presentare la candidatura. Al congresso si arriva quindi con 22 candidati per 13 posti da consiglieri del direttivo e un candidato alla segreteria provinciale: Alessandro Benvenuto, che già ricopre questa carica dal 2012.

Sono tanti i militanti che prendono il microfono e chiedono una svolta, una possibilità, una reazione. Chiedono a gran voce di portare la Lega a quelle percentuali di cui dispone il Carroccio nelle altre grandi province del Nord. Anche Zenga prende la parola e ringrazia quanti lo hanno sostenuto, dicendo di essere comunque riusciti a mandare un segnale forte. “Siamo partiti come un rigagnolo di montagna – dice Zenga – e adesso siamo un fiume in piena. È il segno che qualcosa sta cambiando. È scoccata la scintilla, sta a noi trasformarla in incendio”. Il suo invito è quello di andare nei direttivi ed essere propositivi per far crescere la Lega Nord sul territorio.

Interviene anche l’eurodeputato e storico militante torinese Mario Borghezio, che invita a passare dalle parole ai fatti e che commenta l’apertura del partito di Salvini al Sud suggerendo di “stare molto attenti ad infiltrazioni di persone poco gradite”. Borghezio ne approfitta per puntare il dito contro Chiamparino e il suo scandalo firme false, chiedendo come mai meno di un anno fa la magistratura scioglieva una giunta eletta dal popolo per un problema di firme mentre adesso che l’amministrazione di centrosinistra ha lo stesso problema, i giudici non facciano nulla. Per la vicenda delle firme ringrazia chi ha lavorato con lui per provare le irregolarità delle sottoscrizioni e per presentare ricorso al Tar, e cioè il notaio Martucci, tra l’altro candidato al consiglio direttivo, e l’avvocato Borgarello.

Per finire prende la parola il segretario provinciale uscente Alessandro Benvenuto che esprime la propria soddisfazione per l’ampia partecipazione dei militanti che hanno completamente riempito la sala. Benvenuto ringrazia Roberto Zenga per aver portato avanti una candidatura con lealtà e correttezza, permettendo così uno scontro politico su questioni concrete ottenendo il risultato di migliorare l’offerta della segreteria alla provincia di Torino. Continua poi invitando tutti i presenti per portare la Lega sempre più in alto nei sondaggi e per vincere in tutte le amministrazioni che andranno al voto da qui a due anni.

Al termine del suo discorso si aprono le dichiarazioni di voto che proseguono con una lenta sfilata di militanti storici alternati a quelli dell’ultima ora. Si vedono i Giovani Padani e le persone che erano già presenti agli albori della Lega piemontese. Finita la votazione Pianasso e Maffei procedono allo spoglio delle schede comunicando i nomi dei tredici consiglieri del direttivo e confermando Alessandro Benvenuto nel ruolo di segretario provinciale della Lega Nord di Torino con 187 voti su 374 aventi diritto di voto e 85 tra schede bianche e nulle. Queste ultime non sono poche e denotano un certo malcontento per la deroga concessa a Benvenuto dal direttivo nazionale, in quanto lui, essendo consigliere regionale, non avrebbe potuto candidarsi all’incarico politico.

Sta a Benvenuto eliminare questo stato di contrarietà con il suo lavoro e il suo impegno quotidiano al servizio dei militanti, dei consiglieri e degli amministratoti locali della Lega Nord in provincia di Torino. E per fare del Carroccio il primo partito del centrodestra torinese, un obiettivo che, grazie anche alla spinta mediatica di Matteo Salvini, non è più solo un illusione.

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Articolo pubblicato il 10/02/2015