"Il capitale umano", a cura di Federico Venchi

La pellicola di Virzì nella suddivisione in capitoli si ispira al maestro Lars Von Trier

 "Il capitale umano" è un film del 2014 diretto dal regista livornese Paolo Virzì, che ha ricevuto la pre - nomination per l'Oscar quale miglior film straniero; purtroppo però non è riuscito ad entrare nella short list finale dei film che si giocheranno l'ambito premio fra circa un mese. Il cast è formato interamente da attori italiani, tra i quali spiccano Fabrizio Bentivoglio, Fabrizio Gifuni, Valeria Bruni Tedeschi (sorella di Carla Bruni), Luigi Lo Cascio e Valeria Golino.

TRAMA:

Il film è ambientato in una cittadina della Brianza non meglio specificata; durante una fredda sera invernale di dicembre un cameriere, dopo aver finito di lavorare, sta tornando a casa in bicicletta quando un Suv a tutta velocità lo fa cadere lasciandolo in fin di vita a bordo strada. Da qui il film procede suddividendosi in 4 capitoli.

Capitolo 1 - Dino:

Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio) è un agente immobiliare di successo ma desideroso di entrare a far parte dell'alta società, incarnata nella cittadina brianzola da Giovanni Bernaschi (Fabrizio Bentivoglio) e la moglie Carla (Valeria Bruni Tedeschi). Sfruttando il fatto che la figlia Serena è fidanzata con il figlio di Bernaschi, Massimiliano, riesce ad entrare nel fondo privato del finanziere Bernaschi ma è costretto ad indebitarsi con le banche per poter arrivare ad investire la quota di ingresso molto alta richiesta dal fondo. Tuttavia l'investimento si rivela un disastro facendo perdere tantissimi soldi a Dino, che aspetta due gemelli dalla compagna Roberta (Valeria Golino).

Capitolo 2 - Carla:

Carla Bernaschi è la moglie bella e ricca del finanziere Bernaschi, ma è profondamente insoddisfatta della sua vita monotona e arida: passa il tempo comprando oggetti inutili e nell'ozio. Grazie ai fondi del marito riesce ad iniziare i lavori per la ristrutturazione del teatro cittadino, sua grande passione, e sembra finalmente riacquistare brio e felicità fino a quando il marito, per risolvere i suoi guai finanziari, vende il teatro. E qui Carla, esasperata e sentendosi sempre più inutile, tradisce il marito con il direttore artistico del teatro (Luigi Lo Cascio).

Capitolo 3 - Serena:

Serena Ossola (Matilde Gioli) è la figlia di Dino ed è fidanzata di Massimiliano Bernaschi. I due in realtà si lasciano ma fanno finta di continuare ad essere insieme e nel frattempo Serena conosce Luca, un ragazzo che ha avuto problemi di droga in cura presso la compagna di Dino, Roberta, che è una psicologa.

Capitolo 4 - Il capitale umano:

Il cameriere vittima dell'incidente iniziale del film nel frattempo muore e le indagini della polizia portano ad individuare il colpevole in Massimiliano Bernaschi: il Suv è suo e ha cercato di togliere le impronte, guidava in stato di ubriachezza. Nonostante il ragazzo proclami la sua innocenza, tutti persino i genitori sono convinti della sua colpa e lo stesso ispettore è quasi contento che il colpevole sia il figlio di Bernaschi. Per caso Dino Ossola trova nel computer della figlia la prova che a guidare la macchina era il suo fidanzato Luca e ricatta Bernaschi, chiedendo in cambio la cifra investita ed i guadagni che avrebbe dovuto avere. Il finale spiega il significato del titolo ed il concetto di capitale umano.

CONSIDERAZIONI PERSONALI:

E' un film costruito con numerosi flashback e ad ogni flashback il regista aggiunge i particolari che consentono di capire la soluzione del giallo; i primi tre capitoli permettono di vedere la storia dai 3 diversi punti di vista di Dino, Carla e Serena ed il quarto riassume l'intera vicenda aggregando tutte le microstorie. La tragica morte di un onesto lavoratore consente a Virzì di entrare dentro l'ipocrisia e la meschinità della società contemporanea, in cui tutto viene giudicato e calcolato in base al denaro. Il personaggio più negativo del film è senza dubbio Dino, ossessionato dal denaro a tal punto da compromettere la figlia pur di riprendersi i soldi persi in un investimento sbagliato: un individuo che è ignorante (come fa un investimento finanziario a rendere il 40 %) e meschino, due caratteristiche che lo rendono veramente odioso. Giovanni Bernaschi incarna il finanziere senza scrupoli disposto a tutto pur di non perdere i suoi guadagni e che trascura il figlio, profondamente insicuro, e la moglie, profondamente infelice e annoiata. Carla Bernaschi rappresenta la donna infelice ma incapace di cambiare vita per comodità e mancanza di coraggio, come le rinfaccia Lo Cascio dopo che lei rinuncia alla loro storia. Ed entrambi accettano il ricatto di Dino per non macchiare il nome della famiglia, per evitare di finire sui giornali. Serena è l'unica che riesce ad andare controcorrente, a guardare al di là delle apparenze che giudicano Luca un poco di buono perché ha avuto problemi di droga; lo stesso Luca è un bravo ragazzo finito in un brutto giro per colpe non sue. Sono loro i personaggi più positivi e paradossalmente sono loro gli unici a pagare, traditi dal loro amore e dalla sete di denaro di Dino. Ma che cos'è il capitale umano? Il capitale umano è quella cifra che le assicurazioni calcolano come risarcimento in base a parametri specifici quali: prospettiva di guadagno, aspettativa di vita, legami affettivi. La famiglia del cameriere ucciso ha ricevuto la cifra di 218.976.000 euro. E' questa la cifra che vale la vita di un lavoratore con famiglia, calcolata utilizzando dei freddi parametri numerici. E' questa la drammatica realtà della società odierna, in cui nessuno si salva:

"Avete scommesso sulla rovina di questo paese ed avete vinto"
"Abbiamo vinto cara, ci sei anche tu"

Virzì nella suddivisione in capitoli si ispira al maestro Lars Von Trier e sicuramente paga qualche tributo ad "American Beauty" di Sam Mendes, descrivendo una borghesia di provincia ipocrita e senza valori. La sua è un'ottima regia che riesce a dare al film un bel ritmo senza far perdere l'orientamento allo spettatore. Molto bravi tutti gli attori ed in particolare mi ha sorpreso positivamente Valeria Bruni Tedeschi, davvero brava nel rendere i conflitti interiori del suo personaggio. Un film che mi è piaciuto molto e che traccia un riquadro impietoso della società contemporanea, prescindendo dalla localizzazione geografica (poteva essere ambientato in una qualsiasi regione del mondo occidentale): ormai persino il valore di una vita umana viene valutata in termini economici, in termini appunto di capitale. Forse non è un caso che i personaggi più positivi del film siano due giovani: se i giovani cambiano mentalità allora forse c'è davvero speranza per la nostra società contemporanea malata di egoismo e di sete di denaro.

 

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Articolo pubblicato il 08/02/2015