Giornata della memoria al Liceo “Carlo Botta” di Ivrea (Torino)

Testimone d’eccezione è stato Aldo Liscia, di famiglia ebraica livornese

L’Ufficio Stampa del Liceo Classico e Internazionale “Carlo Botta” di Ivrea (Torino) invia questa comunicazione (m.j.).

 

Ivrea - Giornata della memoria al Liceo “Carlo Botta” lo scorso 27 gennaio con un testimone d’eccezione: Aldo Liscia, di famiglia ebraica livornese, nato a villa Giulia ad Antignano, quartiere di Livorno, che ha proprio compiuto i suoi 94 anni nel medesimo giorno.

Nell’auditorium “Giovanni Getto” una platea di studenti attenta ha appreso con attenzione le tappe dolorose della segregazione delle leggi italiane per preservare la razza italica: nel 1938 viene espulso dal regio Liceo Scientifico di Livorno perché di “razza ebraica”.

La villa Giulia, di famiglia, piaceva al gerarca fascista e genero del duce, Galeazzo Ciano. Non potendosi opporre perché ebrei, dovettero abbandonarla e cederla alla famiglia Ciano.

Malgrado le vicende razziali, Aldo Liscia ha sottolineato come l’importante sia stato per lui non perdersi d’animo e cercare sempre delle vie d’uscita con testardaggine, dove un amico poteva diventare un delatore o uno sconosciuto poteva salvarti e fare la differenza tra la vita e la morte.

Riesce a raggiungere la Svizzera e avvicinandosi all’Università di Ginevra, ottiene una borsa di studio americana che gli consente di laurearsi in ingegneria chimica nel 1946 e avere un lavoro. Il sussidio però non è sufficiente per vivere e così insegna ai suoi colleghi italiano e francese.

Dopo la guerra, la sua famiglia riuscirà davanti ad un tribunale, ad ottenere la propria casa di Antignano (Livorno) con una lotta giudiziaria contro i Ciano che durerà dal 1945 al 1954.

Aldo Liscia nel frattempo si laurea anche a Torino sempre in ingegneria chimica ed entra a far parte del progetto di ricerca nucleare italiano.

Nel 1968 diventa cavaliere della Repubblica Italiana. Vive a Torino e nel 2012 ha pubblicato “Villa Giulia e i suoi figli – storia di una famiglia ebraica livornese attraverso le leggi razziali e la guerra”.

 

Ufficio stampa del Liceo Classico e Internazionale “Carlo Botta”

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Articolo pubblicato il 03/02/2015