“Ad Auschwitz in una giornata qualunque”

Lo spettacolo portato in scena a Viù (Torino) dalla compagnia “Barbari Invasori” per il “Giorno della Memoria” del 2015

A Viù (Torino), nella sera del 31 gennaio, è andato in scena presso il Centro Polivalente lo spettacolo “Ad Auschwitz in una giornata qualunque” che la compagnia “Barbari Invasori” ha allestito per il “Giorno della Memoria” del 2015.

Lo spettacolo ha come sottotitolo “storia di uomini comuni” ed in effetti presenta quattro giovani sottoufficiali delle SS, Herta, Ilse, Hermann e Joseph che vivono ad Auschwitz dove, oltre ai deportati, risiedono centinaia di militari, alcuni con le loro famiglie, impiegati nelle attività del campo, una zona bellica di oltre 40 km quadrati.

Incontriamo i quattro giovani delle SS (interpretati da Simone Amoruso, Andrea Mascia, Beatrice Pezzuto e Federica Scafidi) quando, nella sera della vigilia di Natale del 1943, sono a casa. La guerra infuria, il campo di Auschwitz è in piena attività ma i quattro, senza divise, senza l’odore di fumo e di morte, siedono a tavola, davanti ad un’oca al forno, al vino, fra chiacchiere e risate.

E che ne è del campo, dei deportati, dello sterminio? Che posto ha la Shoah in tutto questo?

I “Barbari Invasori” si sono proposti con questo lavoro di raccontare la Shoah vista dalla parte di chi lavorava nei campi di sterminio, esaminando la vita dei soldati semplici e della loro quotidianità, nel tentativo di scoprire e di conoscere un altro aspetto del dramma del XX secolo.

Nella seconda parte dello spettacolo, il regista Walter Revello, in calzamaglia bianca, ha proposto un toccante monologo dedicato alla memoria dell’ultimo sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau.

I “Barbari Invasori” si sono proposti con questo lavoro di raccontare la Shoah vista dalla parte di chi lavorava nei campi di sterminio, esaminando la vita dei soldati semplici e della loro quotidianità, nel tentativo di scoprire e di conoscere un altro aspetto del dramma del XX secolo.

Il pubblico, emotivamente coinvolto, ha dimostrato un vivo apprezzamento per lo spettacolo che fa parte di una trilogia teatrale che quest’anno i “Barbari Invasori” hanno dedicato alle vittime della Shoah. Per commemorarle, hanno infatti allestito una rassegna teatrale dal titolo “Tre volte Auschwitz - trilogia della memoria”.

Ogni spettacolo riflette sulla necessità di mantenere la memoria di un cupo episodio della storia dell’uomo, analizzandolo da tre basilari punti di vista: la memoria dell’ultimo sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, nel monologo “Ero l’ultimo - Quando finirà la memoria”; la storia dei militari impiegati nel campo e delle loro famiglie in “Ad Auschwitz in una giornata qualunque” e, infine, la vita di Rudolf Höß comandante di Auschwitz-Birkenau, con “Io comandavo Birkenau”, teatro della crudeltà.

Tre occasioni, fornite dal teatro, di riflessione e memoria: per non dimenticare di pensare.

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Articolo pubblicato il 02/02/2015