Una attenta disamina di Giuliana Tofani Rossi
La situazione dell’INPS è grave, anzi gravissima perché politici e sindacati lo hanno occupato, si sono seduti a tavola e si stanno tranquillamente mangiando i contributi dei lavoratori. Ecco alcuni esempi:
a) politici e sindacati hanno svenduto per pochi spiccioli il patrimonio immobiliare dell’Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale nato per garantire le pensioni.
b) sono state elargite pensioni a chi non ne aveva il diritto. Con la legge Mosca del 1974 i partiti e i sindacati si sono garantiti 40.000 ricchi vitalizi, senza farlo sapere ai lavoratori che, sicuramente, non sarebbero stati d’accordo! Da allora le leggi che hanno saccheggiato le casse INPS ed ex INPDAP si sono succedute a ritmo incessante. Il comma 19 dell’art.80 della legge 388/2000 ha concesso l’assegno sociale agli stranieri.
Questa legge, anche in conseguenza del ricongiungimento familiare, oltre a costare un patrimonio, è fonte di truffe infinite e dovrebbe essere abrogata come propone il Movimento 5 Stelle.
Il legislatore, per far quadrare il bilancio INPS , aveva imposto un contributo di solidarietà del 5%, 10% e 15% sulle pensioni che superavano rispettivamente i 90.000, 150.000 e 200.000 euro annui. Questa legge è stata dichiarata incostituzionale dai magistrati della Consulta. Il sospetto che si tratti di una difesa delle loro pensioni è legittimo.
Il “contributo di solidarietà” viene invece fatto pagare a categorie che non sono tutelate, come ad esempio i coniugi superstiti la cui pensione è stata tagliata del 25, del 40 e del 50 per cento. Purtroppo il comma 41 dell’art.1 della legge 335/1995 non è stato dichiarato “costituzionalmente illegittimo” dalla Corte Costituzionale!
Accade così che molti pensionati ricevano una raccomandata con la quale vengono informati che avendo ricevuto un importo superiore al dovuto, lo devono restituire. Quando non è possibile effettuare il recupero direttamente dalla pensione, il malcapitato è costretto ad effettuare il versamento su un conto corrente postale.
Tutto questo mentre ai magistrati, agli avvocati di Stato, agli ambasciatori, ai docenti universitari, agli alti funzionari, agli ammiragli e ai generali di cui sopra sono state restituite le somme “ingiustamente trattenute a causa di una legge incostituzionale”.
Percepisco dall’INPS una pensione categoria SOCOM ( superstiti commercianti) che varia da 15 a 19 euro mensili. Pensione magra, tuttavia ho dovuto più volte restituire varie somme: nell’anno 2006 euro 88, nel 2008 95, nell’anno 2011 mi è stato richiesto di restituire euro 380. che, in un secondo tempo, sono diventati “solo” 322. Per qualche tempo non ho ricevuto la pensione e nel 2014 sono stata costretta a fare un versamento di 54 euro. L’ultima richiesta del gennaio 2015 è di 158 euro.
Avverso questi provvedimenti è possibile presentare ricorso amministrativo, ma, quando presentai il ricorso per la somma di 380/322 euro non fu neppure esaminato. Dagli sportelli di Orbassano mi inviarono a Torino e viceversa. Insomma una presa per i fondelli…………
Nel ricorso sostenevo che la pensione di reversibilità (circa 450 euro al mese) che percepisco dall’INPDAP, non avrebbe dovuto fare cumulo con gli altri redditi.
Le Costituzioni sono leggi concesse per garantire al popolo dei diritti. Essendo fatte per il popolo devono essere scritte in maniera che tutti le possano capire. Infatti la nostra Costituzione, negli articoli che non sono stati rimaneggiati, è chiara e comprensibile anche ai non “costituzionalisti”, a differenza degli articoli modificati che sono incomprensibili. Il Supremo Garante della Costituzione è il Presidente della Repubblica a cui spetta il compito di promulgare, cioè dichiarare operanti, le leggi. Come cittadina italiana.
Ho un sogno: vorrei che le leggi approvate dal Parlamento e promulgate dal Presidente della Repubblica rispettassero la Costituzione e tutte le altre leggi e, soprattutto, rispettassero il popolo lavoratore che è sovrano, invece di togliergli il pane dalla bocca.
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Articolo pubblicato il 01/02/2015