“Liberi di…, Liberi da… - Voci e Volti - Storia di immigrazione”

Lo spettacolo dedicato al dramma dei migranti a Settimo Torinese, il 30 e il 31 gennaio

Per commemorare il tragico sbarco di Lampedusa del 2013, il 4 ottobre 2014, il Comune di Settimo Torinese (Torino), l’Assessorato all’Istruzione, La Casa dei Popoli e la Croce Rossa Italiana hanno organizzato presso il Centro Polifunzionale C.R.l. “T. Fenoglio” una lettura (“reading”), per ricordare quanto avvenuto, rivolta agli studenti degli istituti superiori settimesi, “Otto Marzo” e “Galileo Ferraris”.


Visto il successo dell’iniziativa, si è voluto realizzare un spettacolo teatrale rivolto alla cittadinanza di Settimo Torinese, intitolato “Liberi di…, Liberi da… Voci e Volti - Storia di immigrazione”, con testo di Giacomo D’Antonio, liberamente tratto dal libro di Giuseppe Catozzella, “Non dirmi che hai paura”.


Giacomo D’Antonio, dopo aver collaborato negli anni ‘80 alla nascita della sezione Gioventù Operaia Cristiana di Settimo Torinese, con don Augusto Musso ha dato vita nel 1997 all’Associazione “Amici dell’Oasis J.B. (Giovanni Bosco) Onlus” che si propone di dare sostegno agli orfani ed ai giovani disagiati in Africa nel carisma di Don Bosco. Nel 2006 D’Antonio ha collaborato alla  fondazione della Casa dei Popoli - Onlus di Settimo Torinese.


Lo spettacolo elaborato da Giacomo D’Antonio, con la lettura di brani del libro di Catozzella e di riflessioni di don Tonino Bello, intende far conoscere alla cittadinanza, in modo particolare ai giovani, il dramma dei migranti, per proporre un percorso educativo, nell’dea che l’educazione ai diritti umani si propone l’obiettivo di costruire una cultura dei diritti, capace di dialogare, persuadere e, in ultima istanza, di prevenire le violazioni dei diritti stessi.


Si presenta come un racconto sui migranti che approdano a Lampedusa, con il loro calvario vissuto nel tentativo di raggiungere un Mondo Nuovo.

Con questa narrazione si intende trasmettere al pubblico le motivazioni dei profughi nell’affrontare questi pericolosi viaggi, il perché si abbandona una vita nella speranza di trovare un futuro in un’altra terra per se e per i propri figli. Alcuni di loro non riescono a raggiungere la meta.


E queste sono le loro storie.


Sono in migliaia i profughi che non sono mai arrivati a Lampedusa o sulle coste italiane, solo negli ultimi mesi due grandi episodi hanno messo in luce questo dramma.


Molte sono state le bare con identificazione con un semplice numero ed una dicitura del cadavere: “uomo di circa 20 anni, bambina di circa anni otto”, ma chi era e cosa cercava, lo cercheranno di spiegare in un susseguirsi di storie raccontate in una stanza di accettazione del Paradiso.


I personaggi, ignari del luogo in cui sono, raccontano ognuno la propria storia con il suo epilogo.


I racconti verranno interrotti dall’inserimento di una donna manager che si lamenta della mancanza di campo, non gli funziona il cellulare, il tablet ed il pc, e non ci sono servizi accoglienti in quell’aeroporto, proprio una struttura molto scadente.


Emergono le contraddizioni, cittadini ricchi e cittadini poveri, affiorano le esigenze ed i sogni, diversi fra loro.


Le ragazze che hanno raccontato la propria storia decidono di scrivere una lettera ai cittadini della terra.


Lo spettacolo si avvale dell’elaborazione drammaturgica di Elena Ruzza, attrice, autrice e conduttrice di laboratori teatrali sul tema della memoria e dell’autobiografia per studenti, e docente di corsi teatrali.


Le Musiche sono di Matteo Cantamessa, le Luci di Davide Rigodanza.

 

Liberi di…, Liberi da…  - Voci e Volti - Storia di immigrazione

Teatro Civico Garybaldi di Settimo Torinese

Via Partigiani 4 c/o La Suoneria

30 – 31 Gennaio, ore 21:30

Per info e prenotazioni: 011 643038 / 333705 80 61

info@associazioneterraterra.org

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Articolo pubblicato il 26/01/2015