“Nuares in trè righi e do paroli”

Premiazione del Concorso indetto dall’Associazione Nuares.it.

A Novara, dal 22 gennaio si celebra la ricorrenza della morte del Patrono della città, Gaudenzio di Novara, avvenuta il 22 gennaio 418.

Come già annunciato, poeti e prosatori che praticano il dialetto novarese  da tempo dedicano al Patrono una trilogia di prosa, di poesia e di teatro intitolata “Trè rösi par San Gaudensi”, tre rose per San Gaudenzio.

Domenica 18 Gennaio, al pomeriggio, si è svolto il primo dei tre incontri, dedicato alla prosa dialettale con presentazione e premiazione del Concorso “Nuares in trè righi e do paroli” a cura dell’Associazione Nuares.it.

Presentiamo la cronaca della manifestazione che ci ha inviato la poetessa e scrittrice novarese Elisabetta Silvestri che, come i suoi concittadini, usa senza inibizioni la parola “dialetto” (m.j.)

 

La premiazione di domenica si è svolta bene.

Eravamo ospitati nella nuova “caffetteria del Broletto”, una sala ricavata nel lato destro dei portici del Broletto. Bella sede, ancora da finire, più spaziosa della solita sede in biblioteca, nella sala lunga e stretta dedicata a Giulio Carlo Genocchio, grande poeta novarese a cui và il merito di aver riportato negli anni ‘60 la “voglia” di scrivere ancora in dialetto.

È venuto il sindaco Andrea Ballarè a dare il suo saluto. Ci ha ringraziati per quello che facciamo.

Sono stati premiati:

premio a Silvana Danesi con: “Fèsta a scola” ... bellissima storia di fantasia ambientata nell’aula di scuola di quando era bimba, al finire delle lezioni e del giorno. Nella notte l’arredamento dell’aula prende vita dando il via a belle storie...

premio - a pari merito:

Mary Massara con la sua “La preja da Scalavé”, bellissimo racconto sulla scoperta di un luogo magico che esiste davvero.

Luigi Ceresa con “Sinfunìa da culur”, una lucida storia, piena di sfumature, legata ad una pallottola e al suo destino crudele...

premio a Piera Maria Arienta con “La fiù püssè bèla e prüfümà”, uno struggente racconto, ricavato da una storia vera che parla di abbandono di neonato... una storia a lieto fine!

La giuria ha deciso di non dare nessuna segnalazione, diploma o altro per permettere ai concorrenti eventuali partecipazioni ad altri concorsi che richiedono la presentazione di un’opera che non abbia ricevuto nessun premio.

Luigi Ceresa ha preso il primo (e unico) premio per la “migliore interpretazione”.

Proprio sul finire , ci ha omaggiati della sua presenza l’assessore alla cultura Paola Turchelli.

Questa di domenica era la sesta Giornata Nazionale del Dialetto, che è nata dall’idea dell’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) ed è riconosciuta come originata a Novara!

Questa era la “prima rosa” delle tre, dedicate a San Gaudenzio.

Prossimo appuntamento con il dialetto sabato 24, organizzato dal “Cenacolo dialettale”, sempre alla Caffetteria, con la declamazione di poesie dialettali dedicate al nostro Santo, intramezzate da un’ensemble sonora.

Ultima “rosa” sabato 31 con la visione di un teatro dialettale novarese di qualità, organizzata da “Academia dal rison”.

Elisabetta Silvestri

Fotografie eseguite da Gile.

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Articolo pubblicato il 22/01/2015