Il discorso di Obama sull' Unione

Applausi a scena aperta per Obama al Congresso americano

Il 21 /01 / 2015 alle 03.00 ora italiana , 09.00  p. m.  del 20/01/2015  di Washington,  è andato in onda in diretta su RAINEWS24 il discorso di Barack Obama sullo stato dell' Unione degli Stati Confederati d' America.

Un discorso entusiasmante , a cui abbiamo assistito ammirati e un po' invidiosi quando ha detto che : “ Non vogliamo che la politica intralci le nostre conquiste “ , cosa che nessun esponente della nostra affannata e poco credibile classe politica oserebbe affermare , e che invece vorremmo sentir dire .

Le conquiste , come quella di avere assicurato a decine di  milioni di cittadini l' assistenza medica pubblica gratuita , che l' economia cresce del 3,5 % all' anno , che la lotta al terrorismo è una delle priorità del suo governo , che  i  suoi progetti per aiutare le madri che devono assentarsi dal lavoro per stare vicino al figlio appena nato – solo per citare alcuni passi – sono soltanto  alcuni argomenti  che confermano che le sue quotazioni sono risalite  notevolmente negli ultimi tempi , a giudicare dagli applausi scroscianti dei membri del Congresso .

“ La leadership americana sta impedendo l' avanzata dell ' ISIS “ ha così centrato il discorso su quella parte del mondo dove i terroristi cercano di imporre il proprio dominio territoriale , “ Ma è il giusto bilanciamento tra Diplomazia e Forza militare che muove le nostre azioni , proteggendo i nostri militari , e questo vale in tutte le parti del mondo dove siamo impegnati a sostenere il ritorno alla Democrazia “.  

Un altro passo importante è stato quello della Climatologia , quando ha detto che il 2014 è stato l' anno più caldo della storia recente e che verranno prese misure per combattere l' inquinamento che ha fatto sì di creare questa situazione . Citando l' accordo di Pechino , il Presidente ha detto che la velocità con cui si diminuirà l' inquinamento ogni anno raddoppierà nel prossimo futuro , e che le grandi Potenze mondiali sono tutte d' accordo .per rispettare questo impegno .

Chiusura di Guantanamo , alcuni accenni alla politica sulla crisi Ucraina- Russia e sulla condotta delle operazioni in alcune parti del mondo come in Afghanistan hanno però lasciato perplesso il Congresso.

La parte del discorso dove sostiene la liceità del matrimonio tra gay è stato invece molto applaudito, come anche quando ha parlato sulla regolamentazione dell' immigrazione , la quale è stata alla base del successo degli USA  , la cui popolazione è composta praticamente tutta da immigrati , di prima , seconda e terza immigrazione   : “ Un giorno capiremo che le differenze sono un dono “ ha affermato tra gli applausi . Il diritto al voto anche tra gli immigrati è un suo leit motiv  :  “ L' America è cresciuta grazie agli immigrati “.

Il suo trionfante discorso è iniziato  con queste parole : "Stasera voltiamo pagina", perche' l'America "e' risorta dalla recessione", dalle ceneri di una crisi durata troppo a lungo. Ed e' giunta l'ora di impegnarsi per un' economia che generi un aumento dei redditi e delle possibilita' per tutti", e non solo enormi fortune per pochi, escludendo la middle class.

Per la prima volta, dopo sei anni alla Casa Bianca, Barack Obama  ha abbandonato ogni prudenza e canta vittoria. Alla fine del 2008 diventò presidente con gli Stati Uniti sull'orlo della bancarotta e, adesso che inizia il settimo anno del suo mandato, si sente di poter dire di aver vinto la sfida più grande.

Chi si aspettava un presidente versione 'anatra zoppa' è destinato a rimanere deluso. L'attesissimo discorso sullo stato dell'Unione, il sesto di Obama, è stato  tutto all'attacco.

Come all'offensiva vogliono essere gli ultimi due anni alla Casa Bianca .

Il suo discorso  rappresenta l'ultima chance di lasciare la sua impronta ,  oltre a indicare la strada a chi tra i democratici correrà per la sua successione. Un intervento molto applaudito , con il pensiero rivolto   al 2016.

Dalla svolta nelle relazioni con Cuba alla rivoluzione fiscale, dai grandi temi di politica internazionale , a quelli di politica interna, Obama lancia la sfida al nuovo Congresso in cui le due Camere sono ora in mano ai repubblicani . Si appella al compromesso ove possibile.

E chiede ai repubblicani, che in questi anni lo hanno ostacolato su tutto, di farsi finalmente avanti e di assumersi le proprie responsabilità, ora che hanno i numeri per decidere. Sa di metterli in difficoltà, perché dalla riforma dell'immigrazione a quella delle tasse sui più ricchi e delle agevolazioni per le famiglie della classe media, in gioco c'è il voto di milioni e milioni di americani.

Per Obama, innanzitutto, è ora di entrare in nuova fase: quella in cui tutti i cittadini americani - non solo i più ricchi e le grandi imprese - possano beneficiare della ripresa economica. Quella ripresa ancora poco percepita nella middle class e nella fascia di popolazione più povera. Nonostante il PIL sia tornato a crescere oltre il 5% in alcuni mesi ,- anche se i repubblicani si sono affrettati a dire , subito dopo , che la ripresa non è così forte - e il tasso di disoccupazione sia sceso al 5,6%.

Ecco dunque "l'operazione alla Robin Hood", come è stata ribattezzata, con un aumento del prelievo sui dividendi e sui capital gain per chi guadagna più di 500 mila euro l'anno, un'imposta sui trust creati dai super ricchi per non pagare tasse di successione e un incremento del prelievo sulle grandi banche e società finanziarie.

Un'operazione da 320 miliardi di dollari in 10 anni, di cui 235 andranno a coprire sgravi per le famiglie con figli e misure come college gratis e malattia e congedi parentali retribuiti. Forte la spinta che il presidente vuole dare anche alla sua agenda sociale e non solo: dall'aumento del salario minimo alla questione razziale a quella delle nozze gay, oramai in mano alla Corte Suprema.

Sul fronte della politica estera Obama vuole invece essere ricordato come il presidente che ha abbattuto uno degli ultimi muri della guerra fredda malgrado il gelo attuale con la Russia . L' obiettivo è la fine dell'embargo verso Cuba entro la fine della sua presidenza, nel 2016. Ma per entrare nella storia c'è anche la strada che porterebbe a una nuova era di relazioni con la Cina e, soprattutto, con l'Iran, con cui Obama vuole fortemente un accordo promettendo il veto su nuove proposte di sanzioni.

Veto minacciato anche su ogni modifica che i repubblicani dovessero proporre al decreto con cui sono stati regolarizzati oltre 4 milioni di clandestini e sulla riforma sanitaria dell'Obamacare. Tra gli ospiti invitati allo State of the Union e seduti vicino alla first lady Michelle,  persone che simboleggiano i successi raggiunti da Obama: dall'ex contractor Alan Gross detenuto per 5 anni a Cuba e il cui rilascio ha suggellato l'avvio del disgelo tra Washington e L' Avana ,  ad una dipendente della Fiat Chrysler, simbolo del salvataggio del settore dell'auto, uno dei fiori all'occhiello del presidente.

L' indice di gradimento di Obama è risalito ad oltre il 50 % negli ultimi mesi , l'  “Anatra zoppa “ , appellativo affibbiatogli dopo la sconfitta alle elezioni di mid term sembra tornata sana e vitale più che mai  , e complessivamente il discorso di Obama è stato applaudito nel suo lungo discorso che ha superato abbondantemente i 60 minuti , quando i precedenti erano intorno ai 40-45 minuti.

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Articolo pubblicato il 21/01/2015