Il futuro del centrodestra torinese passa dai giovani

Dibattito tra i partiti. Molti grandi nomi ma poche proposte concrete

Venerdì 16 gennaio 2015 presso la sala Molinari di via Lombroso a Torino a partire dalle ore 20 si è assistito ad una vera e propria sfilata di persone più o meno note con età diverse, idee diverse, origini diverse e che hanno fatto scelte diverse. Cosa ci facevano allora tutti insieme? Il punto in comune è lo schieramento politico. Per quella data infatti il movimento giovanile di Forza Italia della sezione Torino città metropolitana ha organizzato un dibattito dal titolo “Torino. Il futuro del centrodestra” in collaborazione con il Movimento Giovani Padani della Lega Nord, con Gioventù Nazionale di Fratelli d’Italia e con i giovani del Nuovo CentroDestra.

La serata è stata presentata da Tommaso Varaldo, coordinatore dei giovani di Forza Italia, che ha dichiarato che “è necessario dare vita ad un’officina del centrodestra che si faccia forte di un’ideologia diversa da quella della sinistra e di una visione di Torino differente da quella attuale. Partendo dal dibattito, che vuole partire dai giovani, vogliamo dare inizio alla conquista di Torino da parte del centrodestra – continua Varaldo – e per farlo serve una base programmatica chiara e condivisa”.

Sono poi intervenuti i coordinatori degli altri movimenti giovanili che hanno sottolineato come la sala stracolma di persone sia il punto di partenza per creare la coesione necessaria per insidiare l’egemonia di sinistra che ha governato la città negli ultimi anni. Alessandro Sciretti, dei Giovani Padani, ha proposto un nuovo incontro per il 2021, al termine dei cinque anni che, a suo dire, il centrodestra passerà governando Torino. Edoardo Cigolini di Gioventù Nazionale ha rivendicato i valori della destra, sostenendo che da lì passa la sfida per la città. Infine Ludovico Seppili del NCD ha chiesto di mettere da parte le divergenze per pensare esclusivamente ai torinesi.

Intervengono anche i segretari regionali dei partiti presenti, a partire da Forza Italia che con Gilberto Pichetto, candidato alla presidenza della Regione Piemonte nel maggio 2014, ha fatto sapere che sono pronti a lanciare la sfida a Fassino, passando dal segretario della Lega Nord Roberto Cota che ha fatto un lungo intervento per invitare a costruire un progetto politico veramente alternativo alla sinistra e per suggerire di partire dalle periferie che “la sinistra ha dimenticato”. Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia ha ringraziato i consiglieri comunali di opposizione per le battaglie portate avanti, ricordando l’ultimo obiettivo raggiunto con lo sgombero delle palazzine dell’ex MOI. Infine Enrico Costa per il Nuovo CentroDestra, che si è trovato a dover fronteggiare le domande relative alle diverse posizioni assunte al governo nazionale, in cui è in coppia con il Partito Democratico di Renzi, e alle alleanze a livello locale dove NCD vorrebbe rimanere all’interno dello storico centrodestra.

È quindi la volta dei saluti dei tanti altri politici presenti in sala come i senatori forzisti Maria Rizzotti e Lucio Malan, il deputato azzurro Osvaldo Napoli, l’europarlamentare cuneese Alberto Cirio, la consigliera regionale Claudia Porchietto e tanti consiglieri comunali di tutti e quattro i partiti.

Una serata che sicuramente mostra la voglia di far partire l’assalto ad un comune storicamente di sinistra, anche in nome di quella democratica e costruttiva alternanza di governo che qualcuno ha citato, ma che forse a conti fatti è stata un’ottima passerella per i grandi nomi ma ha lasciato poco, pochissimo spazio ai giovani. Vogliamo essere pungenti? Che sia stata organizzata dai giovani forzisti sotto richiesta di qualche big locale? Ci si augura che il 16 gennaio si siano poste solo le basi per la campagna elettorale, perché di concretezza, punti programmatici e proposte concrete non si è vista neanche l’ombra. 

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Articolo pubblicato il 21/01/2015