Alcune considerazioni successive alla strage di Parigi del 7 Gennaio 2015
Foto di repertorio

Come la paura degli attacchi islamiti si è accentuata in Europa

Dopo l' attacco alle Torri Gemelle di New York del 2001 , pochi altri episodi terroristici hanno allarmato  italiani ed europei come nel caso di Parigi dove tre terroristi , al grido di “ Allah u akbar “ , hanno freddato ben dodici redattori della rivista satirica francese “ Charlie hebdo “ ,  abbreviazione di hebdomadaire , in it. “ settimanale “ .

L' attacco è stato portato nel cuore dell' Europa , a Parigi , considerata da molti la  città culla della libertà di espressione , ma che ha dato anche ricetto e protezione  a molti personaggi sospetti dello scenario internazionale , come ad es. Cesare Battisti , il terrorista che uccise 4 vittime innocenti e poi si rifugiò prima in Francia e poi  in Brasile ,  Paese che ne rifiuta l' estradizione in Italia , protetto anche come fu nel paese transalpino  da  “ Carlà”  Bruni , la moglie di Sarkozy .

Infatti la Francia si è sempre assunta l' onere di proteggere le libertà individuali , da qualunque parte esse possano essere minacciate  , dando la patente di “ Rifugiato politico “ a persone straniere  come nel caso di Battisti ma , nello stesso tempo , si è esposta  a parecchi rischi impliciti per rispettare  tale concetto liberatorio  di persone fortemente sospettate di crimini , anche contro l umanità.

Qui in Italia sono usciti immediatamente articoli pieni di livore verso questa ultima strage , giustamente , ma appaiono del tutto fuori luogo quelli che se la prendono con l' Islam in genere , in quanto fanno esattamente il gioco dei terroristi che vorrebbero che noi diventassimo come loro : intolleranti , razzisti , faziosi e violenti .  Così facendo i terroristi  avrebbero vinto la loro battaglia , ed è proprio quello che non vorremmo.

In effetti l' Islam sta facendo paura a molti , a causa del terrorismo , nel vedere  continuamente sui media stragi da parte di kamikaze , bombaroli , combattenti perfettamente addestrati ad usare kalashnikov , piloti  che si impossessano di aerei civili e poi  si “ sacrificano “ uccidendo migliaia di persone , gli assassini fondamentalisti islamici di Boko Haram ( trad. letterale : L'educazione occidentale è peccato ) che hanno raso al suolo decine di villaggi in Nigeria massacrando migliaia di persone, e così via.

Appare giustificato quindi da parte nostra  un timore diffuso verso le persone che professano fede coranica , in quanto è solo la religione islamica che porta al terrorismo internazionale i loro  fedeli più fanatici , integralisti ed estremisti , mentre il Buddismo , il Cristianesimo , l' Induismo , Ebraismo , Taoismo e quant' altre non hanno mai originato fenomeni spaventosi del genere che stiamo vedendo , ormai da troppo tempo.

 Alcune  etnie hanno scatenato il terrore , attraverso compiacenti e permissivi sistemi di fideismo fanatico religioso , però  sempre all' interno del territorio su cui insistono , ma   mai nessuna era prenetrata, come lo Jihadismo , nel cuore stesso dell' Europa, minacciandoci tutti solo per esserci permessi di ridere di qualche leader religioso o politico.

Proprio per tale motivo è giusto che il sistema di prevenzione e di sicurezza statale dovrebbe  focalizzarsi sui fedeli islamici fondamentalisti , non certo per motivi politici ma di buon senso.

Gli assalitori che hanno sparato e ucciso nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo non hanno scelto un giorno a caso: il 7 gennaio    è uscito in Francia l'ultimo libro di Michel Houellebecq, 'Sottomissione'  (traduzione letterale della parola Islam), che in Italia arriverà il 15 gennaio. Proprio a questo libro del controverso autore di  “Le particelle elementari,  “Piattaforma”  ,  “La possibilità di un'isola “ ,  il  numero di Charlie Hebdo aveva dedicato un articolo e la copertina con una vignetta che ritrae lo scrittore vestito da mago e il titolo: 'Le previsioni del mago Houellebecq'; le 'profezie' dello scrittore sono: 'Nel 2015 perderò i denti, nel 2022 farò il ramadan'.

Perché “Sottomissione “ proprio di questo parla:    di una Francia governata nel 2022 dai Fratelli Musulmani, che riescono ad andare al governo grazie ad una (poco) incredibile alleanza con quel resta di centristi e sinistra alleate al musulmano moderato  Mohammed Ben Abbes, leader di 'Fraternité musulmane', contro lo strapotere di Marine Le Pen.  Non è solo l'ennesimo allarme di Houellebecq contro la progressiva islamizzazione del Paese.  Come ha scritto Emmanuelle Carriere, Houellebecq ha il merito di essere l'unico a parlare di un problema che esiste ma che molti intellettuali sembrano ignorare. Non solo: per Carriere quella di Houllebecq è una posizione politicamente e sociologicamente 'ragionevole'. L'Occidente si arrende per così dire dolcemente all'Islam, sfinito da secoli di razionalità e illuminismo eccessivamente responsabilizzanti.

Nell'acceso dibattito intellettuale francese sul libro e sullo scrittore, non è l'unica recensione positiva incassata da Houellebecq: un altro intellettuale 'scorretto', Michel Onfray , noto per il suo trattato di ateologia e per le sue posizioni anti-cristiane e favorevole al libertinismo, ha parlato di Europa come " Continente morto che volontieri si consegna all'Islam dopo averlo fatto con i mercati. E dunque, per Sottomissione, di uno scenario assolutamente plausibile.

Proprio il 6 gennaio, Houllebecq aveva parlato al canale francese France 2 per rivendicare il suo diritto di trattare temi di attualità e soprattutto di sottolineare la crisi dei valori dell'illuminismo e della modernità.

Per chi si reca in Francia e guarda la loro TV durante una permanenza di qualche giorno , sarà facile notare che le loro trasmissioni mantengono un tono molto più smorzato rispetto alla nostra TV italiana , dove molti fatti della cronaca vengono drammatizzati e sono tambureggianti per intere settimane nei talk show, nelle trasmissioni d' inchiesta , nei TG di tutte le reti.  La TV francese dà quindi la strana impressione di descrivere un Paese incantato, dove non succede mai nulla di negativo e distruttivo , quasi fosse come la nostra TV di molti anni fa quando la censura era attiva ed operante a tutti i livelli.

Nel caso della strage di Parigi , invece , i francesi sono  stati improvvisamente svegliati dal loro torpore , sgomenti e  terrorizzati  da questo spagimento di sangue , accorgendosi   che la loro sicurezza nazionale aveva abbassato la guardia , poichè la vettura della Polizia non era più presente davanti all' ingresso della redazione della rivista .  Cosa molto grave , in quanto  il direttore di Charlie hebdo era da tempo nel mirino del terrorismo armato , in particolare di Al Qaeda , dove il nome di Charbonnier detto " Charb " era in cima alla lista nera dei giornalisti da colpire, ed è poi stato depennato dopo il delitto con una doppia barra rossa su un volantino dell' organizzazione criminale .

Anche i fratelli Kouachi , i responsabili dell' eccidio , erano da tempo stati segnalati come molto pericolosi per probabili attentati , ma erano a piede libero , nonostante rientrassero dalla Siria , fatto  che poteva far sospettare qualche nuovo fatto di sangue , in quanto sono  " Foreign fighters " , termine che identifica chi emigra per combattere all' estero , viene là addestrato sul campo e poi ritorna nel Paese d' origine per mettere a frutto le sue  non tanto tranquillizzanti esperienze.

Per quanto riguarda noi italiani , il sentimento diffuso è quello che vorremmo un maggior controllo alle frontiere per quanto riguarda il fenomeno dei “ Migranti “ , in quanto è oramai noto che non sono tutti rifugiati politici  o di tipo umanitario , ma gente sbandata al cui interno si possono annidare terroristi e/ o criminali comuni . Un dato che emerge , molto preoccupante , è che circa la metà dei migranti  ( alcune decine di migliaia ) , dopo l' arrivo nei centri di accoglienza, come a Lampedusa, sparisce nel nulla successivamente .

Inoltre la presenza delle moschee in Italia dovrebbe essere seriamente essere messa in discussione sotto il profilo della sicurezza e non di  quello religioso , in quanto noi consentiamo la libertà di culto  al contrario dei Musulmani che invece  ce la impediscono  nel loro  territorio. Ogni Imam , responsabile ognuno delle varie moschee sul territorio italiano , dovrebbe essere tenuto a giurare sulla nostra Costituzione , come minimo , e fornirci la lista di tutti quelli che frequentano i luoghi di culto islamico , pena l' espulsione dall' Italia.di coloro che non forniscono i loro dati identificativi .

Con queste azioni ci proteggeremmo di più , senza però dovere sconfinare nell' intolleranza religiosa e politica , tipica di quelle genti sottomesse e che sono anch' esse vittime del terrorismo , in quanto sono state esse stesse colpite più volte da esplosioni provocate dai kamikaze .

In conclusione , dovrebbe essere proprio la parte pacifica dell' Islam a combattere il terrorismo , in quanto sta facendo del male anche a se  stessa  , oltre che a noi  , che sapremo difenderci anche con le unghie e con i denti , se necessario , nel caso i terroristi volessero toglierci ciò che abbiamo faticosamente costruito negli anni , e che loro non conoscono : La LIBERTA '.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 09/01/2015