Pianeta Toro - Granata inguardabili
La pazienza ha un limite ! (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

La necessità di smuovere una classifica critica, conseguenza di punti sciaguratamente persi in più occasioni, da un po’ di tempo a questa parte toglie serenità alla squadra, che continua ad offrire prove deludenti. Mister Ventura ha dovuto presentare contro il Chievo, una formazione rimaneggiata a causa delle assenze dell’ultima ora di Gillet e di El Kaddouri, che si sono aggiunte a quella per squalifica di Moretti.

La prova offerta contro i veneti è stata ancora una volta insufficiente; l’attacco è  evanescente con i suoi attori incapaci di creare pericoli per la porta avversaria, se si eccettuano un paio di occasioni. La pochezza del centrocampo non aiuta certo gli attaccanti; encomiabile per l’impegno e la corsa continua è stato ancora una volta Gazzi, il quale è bravo a tamponare e a fare da diga per la difesa, ma purtroppo non dispone di piedi buoni per impostare l’azione.

E’ quindi evidente che occorre apportare dei correttivi, in tempi possibilmente brevi. E’ utopistico pensare di concludere bene il campionato in corso con l’attuale rosa. La perdita di giocatori del calibro di Ciro Immobile e di Alessio Cerci è risultata sostanziale nell’ottica del rendimento della squadra, e dei conseguenti risultati ottenuti. 

Ha detto bene Mister Mancini, che pungolato dalla brava giornalista Ilaria D’Amico ha risposto che nessun allenatore, per capace che sia, riesce a vincere scudetti e/o Champion se non dispone di validi giocatori. E allora cosa aspetta il Torino Società a concretizzare le tante parole spese ad inizio del calciomercato con qualche acquisto che possa dare un po’ di slancio a questa squadra che sembra quasi bollita, tanto da non riuscire a battere un solo calcio d’angolo contro il non irresistibile Chievo?

Pinilla, che sembrava avesse già addosso la maglia granata, è svanito nel nulla, o meglio si è accasato in fretta all’Atalanta. Ora, si sta parlando da un po’, forse troppo tempo, di Kurtic e di Ilicic, di piano B, di calciatori sudamericani e via di questo passo, ma sinora le tante parole non si sono tramutate in fatti. E sabato sera ci sarà di scena all’Olimpico il Milan, arrabbiato per la sconfitta casalinga subita ad opera del Sassuolo, squadra questa che fa gol perché dispone di attaccanti bravi e veri.

Al Milan opporremo un’altra squadra votata sulla difensiva secondo il motto: “primo non prenderle”?, ma il Milan non è il Chievo, e forse non potrebbe essere sufficiente impostare la partita solo sulla difensiva. Presidente Cairo va bene essere prudenti, ma a questo punto occorre dare una scossa alla squadra e all’ambiente granata con l’inserimento di qualche giocatore valido che ci faccia fare almeno un saltino di qualità.

Tutti i veri tifosi granata se l’aspettano perché glielo aveva promesso.

E allora, non indugi più.   

 

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Articolo pubblicato il 08/01/2015