2015 cresce la Nuova Torino parte sesta

Il futuro influenza il presente tanto quanto il passato

Con questo articolo siamo arrivati alla fine della presentazione degli avvenimenti , trasformazioni e opere che nel 2015 porteranno alla Nuova Torino.

CONTI IN SICUREZZA, DISMISSIONI E DEBITO IN DISCESA

L’azione di risanamento e di riduzione dell’indebitamento veramente notevole lasciato dal precedente governo della città, che ha portato ogni torinese ad avere il debito personale più alto d’Italia, proseguirà per tutto il 2015. Si opererà ancora in direzione del contenimento della spesa, senza penalizzare l’offerta complessiva di servizi e senza ricorrere ad incrementi fiscali.

Proseguirà il piano delle dismissioni mobiliari e immobiliari che dal 2011 ad oggi ha portato nelle casse comunali oltre 400 Ml di euro. Per quanto attiene alle società partecipate, è continuato il riassetto, con la dismissione del 31% delle Farmacie Comunali, del 31 % di Amiat e l’intera quota comunale in Sitaf.

Il debito complessivo della Città è ovviamente in continua progressiva discesa, attestandosi a fine 2014  a circa 3 Miliardi di euro; ma vogliamo ancora una volta ricordare che stiamo vendendo asset importanti del patrimonio cittadino e quote dei “gioielli di famiglia”, mentre il 49 % di GTT non lo vuole nessuno. Quando arriveremo a dismettere tutto cose lasceremo alle future amministrazioni?

Riguardo alle politiche verso il personale, la buona notizia è che negli ultimi 5 anni il costo è sceso di 70 Ml di euro, portandosi ad un valore 422 Ml nel 2013; si prosegue nella riduzione ma senza rinunciare ad assumere, infatti nel 2014 il Comune ha assunto 65 dipendenti a tempo indeterminato.

Relativamente al federalismo Demaniale: Palazzo Madama è tornato patrimonio della Città, partirà il piano di valorizzazione delle ex caserme dismesse Saluzzo, La Marmora e De Sonnaz. I Giardini  Reali sono stati trasferiti alla Città, per cui il comune conta ora su 74000 metri quadrati di grande valore ambientale e architettonico con un grande parco urbano nel centro storie aperto a tutti. A completare la “pulizia” verranno dismessi gli immobili non più funzionali per costi di manutenzione e gestione come l’ex Pretura, la Curia Maxima, il Palazzo dei Lavori Pubblici e la sede di Via San Francesco da Paola.

2015 – 2025 TORINO DISEGNA IL SUO FUTURO

Continuando nella progettazione del suo futuro, Torino presenterà in primavera il nuovo Piano Strategico che definirà le linee guida per completare il processo delle trasformazioni urbanistiche avviato nei lontani anni 90 onde restituire impulso al sistema economico della Città e facilitare il superamento della crisi economico - sociale in atto. Una trasformazione che è già stata espressa in modo assai efficace negli ultimi 15 anni anche se ora il contesto è di più difficile interpretazione.

Il grande, epocale cambiamento è la nascita dal 1°gennaio della Città Metropolitana: una grande area di 315 comuni che condivideranno politiche di servizio e visione di sviluppo. Viabilità, edilizia scolastica, pianificazione del territorio e sviluppo socio-economico saranno gli assi principali delle nuove politiche a dimensione Metropolitana.

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Articolo pubblicato il 15/02/2015