Nel ricordo di Guido Gozzano
Ricordando il significato di questa festività popolare, quando la società dei consumi non era neppur agli albori, non possiamo non affidarci alle rime poetiche di Guido Gozzano, poeta crepuscolare piemontese che, oltre alla poesia intimista ha dedicato pagine e rime memorabili al Canavese ed alla “regal Torino”
- Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
Per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino
Alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.
Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.
Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
Come vedono i nimbi
degli angeli festanti
Ne' lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita,
son la vision sentita
nel loro piccol cuore
ignaro del dolore.
Guido Gozzano
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Articolo pubblicato il 06/01/2015