Mostra dei Presepi a Sanfrè (Cuneo), al Santuario della Madonna del Popolo

Cronaca di Erminia Fracchia

La Signora Erminia Fracchia mi ha inviato questa descrizione della Mostra dei Presepi allestita a Sanfrè (Cuneo), presso il Santuario della Madonna del Popolo (M.J.)

 

E se Betlemme fosse in provincia di Cuneo?

 

Natale è appena trascorso, spumante stappato, panettone mangiato e regali scartati.

 

Sono le giornate quiete e serene in cui, con nonni e figli, si visitano i parenti e si fanno gite nei dintorni della propria città.

 

E se la magia della Natività vi appassiona, nulla di meglio che andare a vedere una delle tante mostre sui Presepi che allietano i nostri dintorni.

 

Oggi vi parliamo della Mostra dei Presepi, ospitata presso il Santuario della Madonna del Popolo di Sanfrè, una bella cittadina in provincia di Cuneo.

 

Giunta alla sua undicesima edizione, questa mostra è nata grazie alla volontà (ferrea) di una coppia, Magda e Oscar Milano e di un loro amico Bruno Mozzato.

 

Ogni anno viene scelto un “motivo conduttore”.  Questo è il Natale della Pace.

 

Il percorso è scandito da opere provenienti da ogni parte del mondo, affiancate da piccoli capolavori di creatività… dal presepe tutto di frutta secca, palme fatte con gusci di mandorle e la Sacra Famiglia composta di noci, a quello creato da una nonna e dalla sua nipotina che, andando per boschi, hanno raccolto pigne, radici e quant’altro che, dipinti con colori vivacissimi, hanno dato vita ad un’opera dall’appeal magico.

 

Ma la protagonista indiscussa è la collezione Mozzato, che, vista la sua copiosità, è qui esposta solo in parte.

 

Bruno Mozzato, infatti, ha finora raccolto più di 500 esemplari di Natività, dal piccolo trittico fino ad opere con più cinquanta personaggi con allestimenti curati fin nei più piccoli dettagli.

 

Alcuni di questi paesaggi si devono a suo fratello Augusto, che in essi ha voluto ricreare fedelmente scorci delle nostre montagne.

 

Bruno Mozzato ama ogni pezzo, ma se gli viene domandato di indicare, tra i tanti,  quello che per lui meglio rappresenta lo spirito natalizio, immediatamente indica una statua africana in ebano che rappresenta una mamma che solleva al cielo il suo bambino.

 

Proseguendo nella visita, quest’anno troviamo una novità alle pareti .

 

Sono dei pannelli che riproducono e descrivono i personaggi del tipico “Presepe piemontese”, una ricerca accurata svolta da Oscar Milano che, partendo un testo trovato tra le bancarelle, propone questo percorso dal sapore antico.

 

Sono più di 250 “Figure” che, attraverso immagini che riproducono sia abiti che strumenti, raccontano la vita ed i mestieri  nella nostra terra a partire dal 1700 fino alla fine del 1800.

 

Accanto ad ognuna vi è una breve descrizione che identifica il personaggio .

 

Una fra tutte è la storia di Gelindo.

 

Per molti può essere una sorpresa scoprire che Gelindo in realtà non è un vero pastore, ma un tipico contadino, rude ed autoritario, pieno di ansie e dubbi, ma bonario, arguto e di buon cuore. Secondo l’opera teatrale piemontese, è lui ad aiutare Giuseppe e Maria a trovare una sistemazione per la notte… una specie di “hostel  counselor “ dell’epoca di Ponzio Pilato, che… beh…  volete conoscere l’intera storia?

 

Venite a vedere la mostra.

Erminia Fracchia


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Articolo pubblicato il 30/12/2014