“Immagini, Parvenze, Mutazioni”

Pierpaolo Bisio espone alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino

È stata inaugurata il 4 dicembre presso la Società Promotrice delle Belle Arti in Torino, una esposizione dedicata allo scomparso maestro Antonio Carena ed a sette artisti figurativi: Gianpiero Actis, Pierpaolo Bisio, Valeria Carbone, Maria Rosaria Grazioso, Bruna Rapetti, Lea Ricci, Carmen Vinciguerra.

Proponiamo  ai Lettori di “Civico20News” la personale di Pierpaolo Bisio, sulla scorta della presentazione del critico d’arte Angelo Mistrangelo.

Bisio espone una serie di opere rappresentative dei vari aspetti della sua produzione che si muove dai dipinti figurativi agli elaborati astratti: «… Bisio ha selezionato una serie di incisioni, disegni e dipinti, che sottolineano e mettono in evidenza gli aspetti di una meditata ricerca pittorica» - così scrive Mistrangelo - «Una ricerca che ha approfondito al Corso Libero del Nudo dell’Accademia Albertina, allievo per le Tecniche dell’incisione di Ermanno Barovero, mentre ha frequentato i corsi di Francesco Preverino e Laura Avondoglio».

Bisio è in attività da quasi vent’anni, ha ottenuto vari riconoscimenti e continua una sua sperimentazione, alla ricerca di nuove maniere, compositive e anche tecniche; utilizza la pittura a olio, con colori acrilici e l’incisione.

Alla Promotrice, Bisio espone il ciclo dedicato a Pinocchio, cui appartiene «La fine di Pinocchio» che ha ricevuto il 1° Premio della Sezione Grafica al XXXIV Premio “Matteo Olivero” di Saluzzo. Bisio spiega che questo ciclo, dedicato al burattino di Collodi, è nato per «sviluppare il tema delle “mutazioni”, spunti diretti dalla natura osservando alberi e tronchi del frutteto di casa…».

I soggetti dei lavori di grafica sono rappresentati da rettili, uccelli, ombre che galleggiano nello spazio e un ombrellone solitario sulla riva del mare.

Scrive Mistrangelo: «E la trama dei segni scandisce la sequenza delle impressioni di una natura reinterpretata, di una raffigurazione controllata, dove l’alternarsi dei bianchi e dei neri definisce le immagini e queste compongono un rasserenante racconto».

Troviamo poi quadri di grandi dimensioni con sagome simboliche, dai vividi colori, con una configurazione che tende all’astrattismo, nitidamente definita: «Forme armoniose, a volte ondeggianti o sospese nello spazio, che rivelano una visione e una limpida rilettura delle proprie sensazioni, che si tramutano in un accentuato cromatismo», così le definisce Mistrangelo.

Disegni e dipinti di Bisio appaiono spesso molto realistici.

I disegni presentano figure femminili e località. In alcuni dipinti – come già in alcune delle incisioni – il realismo si fa quasi “maniacale”: è questo il caso delle raffigurazioni di contenitori in vetro, di bicchieri, di teiere, di dolci, di carte di cioccolatini.

«Un dettato, il suo, legato a composizioni attentamente studiate, mentre si avverte il desiderio di fissare oggetti, paesaggi della memoria, cadenze di un’emozione che, in sintesi, concorre a scrivere una piacevole, a volte sospesa, storia segnata dai momenti di una realtà di una realtà rivisitata nel silenzio dello studio e delle stagioni», questo il giudizio conclusivo di Mistrangelo.

 

Antonio Carena e sette artisti figurativi

Società Promotrice Delle Belle Arti

Viale Balsamo Crivelli n.11, Torino

aperta fino al 10 gennaio 2015 

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Articolo pubblicato il 26/12/2014