Spotify,il dubbio amletico della musica 2.0

Mentre gli artisti si dividono tra favorevoli e contrari all'ormai famoso servizio di streaming musicale,Apple e Youtube sono pronti ad insidiare il mercato della musica digitale

Spotify o non Spotify, questo e' il dilemma. Ed e' un dilemma non da poco. Il celebre servizio di streaming musicale e' approdato nel Belpaese da meno di un anno e ci ha già conquistato.

Grazie anche alla sua semplice fruizione (basta registrasi direttamente sul sito del programma o accedere con le proprie credenziali Facebook) e la possibilita' di usarlo su pc, smartphone e tablet lo ha reso ben presto il programma preferito degli appassionati di musica.

Solo nel 2013 l'applicazione ha incassato ben 747.000.000 Euro facendo cosi' pensare che questo sia un business florido, ma non e' sempre oro tutto quel che luccica.

A discapito di questi grossi numeri ci sono da segnalare perdite nette che si attestano attorno agli 80 milioni di dollari. E sempre con dati alla mano sebbene gli utenti registrati di Spotify siano piu' di 50 milioni una grossa fetta di questi opta per un servizio gratuito senza sottoscrivere alcun abbonamento mensile (che si aggira attorno al costo di 9 Euro).

Quindi solo 8 dei 36 milioni di ascoltatori attivi alla fine del 2013 hanno contribuito a rimpinguare le casse del servizio musicale.

C'e' anche da prendere in cosiderazione anche i protagonisti dell'intera faccenda, ovvero gli artisti. Quest'ultimi non si possono dire particolarmente entusiasti dei ricavi e a tal proposito ha fatto molto scalpore il caso della cantante Taylor Swift, la quale ha deciso di rimuovere tutti i suoi brani dal catalogo di Spotify (e artisti del calibro degli AC/DC,come molti altri,non sono nemmeno presenti). A tutto cio' si aggiunge anche la spietata concorrenza di prossimo avvento che proviene da Apple e Youtube.

Mentre l'azienda di Cupertino sta lavorando al progetto di streaming musicale Beats Music, che potrebbe essere integrato addirittura nelle prossime versioni di IOS il sito di condivisione video piu' famoso al mondo potrebbe lanciare Youtube Music Key, un servizio dalle analoghe caratteristiche.

Riuscira' l'industria discografica a trovare un servizio con il quale poter restare al passo con i tempi della musica nell'era digitale e preservare il lavoro degli artisti? Lo scopriremo solo ascoltando.

 



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Articolo pubblicato il 22/12/2014