L’Arte nel Paesaggio: Raymundo Sesma

La cronaca di Paolo Mighetto del Convegno alla Biblioteca Civica Natalia Ginzburg di Torino, organizzato da AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio) Piemonte Valle d’Aosta e da Sopramaresotto

Paolo Mighetto, paesaggista e redattore della rivista “Architettura del Paesaggio” ci ha inviato questa cronaca del convegnoL’Arte nel Paesaggio: Raymundo Sesma” (M.J.) 

 

Mercoledì 17 Dicembre, la Sala Molinari del coloratissimo Polo Culturale Lombroso 16, nel cuore di San Salvario, ha ospitato l’artista messicano Raymundo Sesma. La pittura architettonica dei suoi Campos Expandidos -veri e propri interventi di rigenerazione urbana che, attraverso il coinvolgimento degli abitanti e un uso colto e “sociale” del colore, riescono a innestare nuova linfa negli spazi urbani degradati- si fa stimolo per una rinnovata percezione dell’habitat urbano e strumento che mira a far diventare opera d’arte la città.


Raymundo Sesma (www.raymundosesma.com), vive nella megalopoli di Città del Messico e ha fondato l’associazione Advento che, da cinque anni, opera attivamente per integrare l’arte con l’azione di designer, architetti, paesaggisti e altri attori nell’ambito dell’arte pubblica. Le sue realizzazioni nascono sempre da un processo artistico che prevede un percorso di partecipazione e condivisione senza il quale non può avvenire la comprensione della costruzione della comunità e del suo territorio. I suoi lavori sono presenti al Metropolitan Museum of Art di New York e al Victoria and Albert Museum di Londra, al Musée d’Art Modern di Parigi come al National Museum of Modern Art di Tokyo, al Museo de Arte Moderno di Città del Messico e alla Fundaçao Calouste Gulbenkian di Lisbona. Nel 2009 ha realizzato a Torino un Campo Expandido nell’ambito del progetto Star-T, L’arte sotto le stelle, promosso da Sopramaresotto, riconfigurando la visione della rotonda di via Orvieto angolo corso Mortara.


La presenza a Torino di Raymundo Sesma, invitato dall’Associazione Italiana di Architettura del paesaggio AIAPP, Sezione Piemonte-Valle d’Aosta, è stata occasione per un interessante dibattito su arte contemporanea e rigenerazione urbana, quale momento di avvicinamento a Torino Capitale del Paesaggio in occasione del Congresso Mondiale dei paesaggisti IFLA che si terrà nella nostra città nel 2016.


Dopo i saluti istituzionali del Presidente AIAPP Piemonte Valle d’Aosta Alessandra Aires, del Presidente della Circoscrizione VIII Mario Cornelio Levi, e di Francesco De Biase e Liana Pastorin in rappresentanza del Comune di Torino e della Regione Piemonte, il consigliere nazionale AIAPP Ferruccio Capitani ha introdotto la proiezione del bellissimo filmato che, nel 2012 a Cape Town, ha  fatto cadere la scelta dell’IFLA International Federation of Landscape Architects su Torino quale sede del 53° Congresso Mondiale degli Architetti del Paesaggio.


La lectio di Raymundo Sesma ha mostrato un’arte che è sempre al servizio delle esigenze della propria epoca e i lavori urbani della serie Campos Expandidos sono aghi stimolatori introdotti nella carne viva del tessuto urbano per correggere, con la geometria e il colore, l’aspetto degradato di un edificio o di uno spazio, per rigenerare positivamente la stessa percezione del luogo da parte degli abitanti e degli utenti e far nascere o rinascere in loro un’identità individuale e collettiva; il colore come elemento terapeutico, funzionale e rigenerante; il colore che diventa segno di appartenenza della Comunità.


A partire dalle visioni di Sesma, concretamente realizzate con una pittura architettonica determinata da una tecnica particolare, il paesaggista e redattore della rivista Architettura del Paesaggio Paolo Mighetto ha stimolato un dibattito costruttivo sui temi arte-paesaggio con l’intervento coinvolgente di molteplici voci: quella di Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, ha introdotto i temi del paesaggio come opera del fare, dell’emancipazione, della responsabilità, oltre ad introdurre le nuove riflessioni di Michelangelo Pistoletto su Paesaggio, ControPaesaggio e Trinamica; il curatore d’arte Fortunato D’Amico ha aperto il campo sui temi del paesaggio come accumulo di cultura e stimolo per un’identità condivisa anche attraverso i temi della sostenibilità ambientale; la voce di Enrica Pagella, direttore dei Musei di Palazzo Madama e museologa dell’anno premio ICOM 2012, ha offerto uno stimolante e raffinato intervento sul paesaggio come museo vivente delle trasformazioni prodotte da una cultura sul territorio e di come i musei diventino sempre più fulcri attivi di un dialogo proficuo e quotidiano tra le arti e il paesaggio; Maria Flora Giubilei ha saputo alimentare queste tematiche con la sua esperienza alla guida della Galleria d’Arte Moderna di Genova e della sua splendida sede nel parco di Nervi dove da alcuni anni sta sperimentando un dialogo stimolante tra le collezioni storiche e i linguaggi contemporanei di giovani artisti; Tiziana Monterisi, di N.O.V.A. Civitas, ha poi acceso una nuova luce sul ruolo che la coltivazione ha sul paesaggio -anche sul paesaggio urbano-, attraverso esperienze di impiego di materiali esclusivamente naturali, eppure innovativi, per la costruzione degli edifici e di nuovi paesaggi davvero sostenibili che rimettano in gioco, anche attraverso il linguaggio dell’arte, un rinnovato rapporto città-campagna; per concludere, stimolando il dialogo con il pubblico, il paesaggista Marco Minari, componente della Commissione Locale per il Paesaggio di Torino, ha ripreso lo stimolo della città come laboratorio di nuovi paesaggi attraverso la polifonia di voci che nasce dalla Comunità.


Il pomeriggio ha visto, ancora, la formazione di uno stimolante tavolo partecipativo dove lo stesso Raymundo Sesma, rappresentanti dell’associazionismo locale (Agenzia Sviluppo Locale San Salvario, Ylda, Associazione Nessuno, Donne per la difesa della società civile, associazione LAQUP, Ecofoyer-Casa dell’Ambiente), i Consiglieri della Circoscrizione VIII, Paola Parmentola, Augusto Montaruli, Mattia Cogato Baraldo, e i docenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti Monica Saccomandi e Fabrizio Sibona, hanno lavorato sullo spazio urbano di Largo Saluzzo e di come, anche attraverso l’arte contemporanea come elemento catalizzatore di una nuova partecipazione sociale, si possa stimolare una positiva trasformazione dello paesaggio urbano.

Paolo Mighetto

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Articolo pubblicato il 21/12/2014