La guerra di Paolo

Giovedì 18 dicembre Rumiz a Torino per il Salone Off 365 e il Circolo dei lettori

Giornalista e scrittore, autore di reportage da tutto il mondo, inviato in Croazia, Bosnia, Afghanistan, Paolo Rumiz ha raccolto le testimonianze e le voci dei caduti e dei sopravvissuti della Grande Guerra, non solo italiani ma anche austriaci e tedeschi. Le ha elaborate e trasferite nel suo nuovo libro Come cavalli che dormono in piedi (Feltrinelli), un viaggio dentro la memoria per tentare di spiegare le ragioni di un conflitto che ha cambiato la storia del mondo. Lo presenta a Torino giovedì 18 dicembre in un appuntamento curato insieme dal Salone Off 365 e da il Circolo dei lettori (ore 18, il Circolo dei lettori – Via Bogino 9).

L’incontro, organizzato in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, sarà condotto da Marco Pautasso del Salone Internazionale del Libro insieme con i rappresentanti dei gruppi di lettura della Biblioteca D’Annunzio di Via Saccarelli. Peculiarità del Salone Off 365, è infatti il coinvolgimento dei lettori che diventano protagonisti degli appuntamenti. I gruppi di lettori si riuniscono in incontri preparatori, coordinati dal Salone Internazionale del Libro e dalle Biblioteche civiche torinesi, per discutere e recensire il libro, sviscerarne i contenuti, elaborare le domande da porre all’autore, per arrivare informati e preparati al momento della presentazione dell’ospite al pubblico.

All’incontro sarà presente la libreria La Feltrinelli di Piazza Castello Torino con una selezione di proposte editoriali sul tema.

 Info e prenotazioni: 011.5184268 salonelibro.it; 011.4326827 circololettori.it.

Paolo Rumiz è ospite del Salone Off 365 dopo altri autori italiani e internazionali: lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, lo scrittore egiziano ‘Ala Al-Aswani, il Premio Strega Giovani Giuseppe Catozzella, il criminologo Andrea Di Nicola, il giornalista e videoreporter Giampaolo Musumeci, il sociologo Massimiliano Verga, la scrittrice californiana Susan Vreeland, lo psicoterapeuta Massimo Recalcati, l’avvocatessa Lucia Annibali, la giornalista e vj Paola Maugeri.

 Come cavalli che dormono in piedi (Feltrinelli)

Nell’agosto del 1914, più di centomila trentini e giuliani vanno a combattere per l’Impero austroungarico, di cui sono ancora sudditi. Muovono verso il fronte russo quando ancora ci si illude che “prima che le foglie cadano” il conflitto sarà finito. Invece non finisce. Ma il fronte orientale sembra essere stato cancellato dalla storia, censurato dal presente e dal centenario della guerra mondiale, come se a quei soldati fosse stato negato lo spessore monumentale della memoria.

Da questa rimozione e da un nonno che combatté con l’impero austroungarico Paolo Rumiz fa partire il suo nuovo libro, un viaggio in treno verso la Galizia, che attraverso diverse tappe (dalla Germania alla Francia, dall’Ucraina all’Italia), si conclude a Redipuglia.

 

In Galizia l’autore raccoglie le prime voci che provengono dai cimiteri polacchi e che si sommano alle altre progressivamente incontrate: quelle di tedeschi, italiani e austriaci. Sul treno che lo riporta in Italia dalla Polonia, Rumiz smarrisce il quaderno degli appunti: una perdita che interpreta fatalmente come rischio della perdita della memoria storica. Ma arrivano come benedizione nuovi racconti orali: si aprono le cassapanche delle famiglie che custodiscono come preziosi cimeli diari, appunti, cartoline ed effetti personali di chi non c’è più. Da quei racconti la memoria risospinge il racconto in Russia, in Ucraina, a Leopoli, dove si destano i ricordi di alpini passati dalla guerra alla rivoluzione leninista. I fantasmi dei vivi si accompagnano a quelli dei morti e il viaggio finisce a Redipuglia.

  

Paolo Rumiz

È giornalista di Repubblica e Il Piccolo di Trieste. Con Feltrinelli ha pubblicato La secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei monti naviganti (2007), Annibale (2008), L’Italia in seconda classe. Con i disegni di Altan e una Premessa del misterioso 740 (2009), La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna (2010), Il bene ostinato (2011), la riedizione di Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia (2011), Trans Europa Express (2012) e Morimondo (2013).

 IL SALONE OFF 365

 Il Salone Off 365 è il calendario di appuntamenti promosso dal Salone Internazionale del Libro, diffuso su tutto il territorio urbano e partecipato sin dall’ideazione del programma, con un’attenzione all’approfondimento dei contenuti e alla promozione della lettura. Si basa su una formula nuova di promozione della lettura e dei libri. Questa prevede la formazione e il coinvolgimento diretto nella conduzione degli incontri da parte dei gruppi di lettura delle Biblioteche civiche torinesi e degli studenti delle scuole medie inferiori e superiori della città. 

Nato nel 2014 come naturale evoluzione del Salone Off di Torino (che da undici anni porta con successo grandi libri e grandi scrittori al di fuori dei padiglioni del Lingotto nei giorni del Salone Internazionale del Libro), il Salone Off 365 è realizzato insieme con:

  • le Circoscrizioni: da undici anni partecipano all’organizzazione del Salone Off – alcune sin dall’inizio, altre si sono unite strada facendo – e mettono a disposizione i propri luoghi di aggregazione e le proprie professionalità, anche in aree periferiche e decentrate.
  • le Biblioteche civiche torinesi: i gruppi di lettura, che abitualmente si ritrovano in diverse biblioteche della città, si preparano all’appuntamento con l’autore leggendo e approfondendo le sue opere nelle settimane precedenti; in occasione dell’incontro alcuni componenti del gruppo salgono sul palco con lo scrittore per presentarlo al pubblico.
  • la Scuola Holden: i giovani allievi della scuola di scrittura, guidati dai loro tutor e in coordinamento con il Salone Internazionale del Libro, si trasformano in insegnanti per aiutare gli studenti delle scuole superiori ad analizzare le pagine di un libro, a porre domande all’autore, a recensire un romanzo, a presentare lo scrittore durante gli incontri.
  • le scuole torinesi: gli studenti leggono e discutono i libri in classe e partecipano agli incontri di formazione del Salone Internazionale del Libro e della Scuola Holden, per arrivare informati e preparati al momento del confronto con l’autore e per presentarlo al pubblico di altri giovani studenti.
  • le librerie della città: si alterneranno ai vari appuntamenti per proporre i libri dell’autore presentato.
  • i giovani cronisti del Bookblog del Salone Internazionale del Libro: documentano con interviste, video, recensioni, resoconti giornalistici e contributi audio i diversi appuntamenti, rendendoli accessibili sul sito del Salone (http://bookblog.salonelibro.it).

 

 

  

 

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Articolo pubblicato il 16/12/2014