Microstorie Natalizie… non sempre a lieto fine

Scritte da Erminia Fracchia - Seconda puntata

Seconda puntata

 

Ormai siete lettori navigati, quindi sapete che i protagonisti “buoni” di queste micro storie si chiameranno tutti Maria e Giuseppe, in onore della Sacra Famiglia… e i cattivi … non li calcoliamo proprio.

 

Maria e Giuseppe, sono una coppia felice e consolidata. Vivono insieme ormai da molti anni.


Maria lavora nel municipio di una grande città francese. Giuseppe è un bravissimo fisioterapista.


Dieci anni fa la mamma di Maria si ammala gravemente alle gambe e, pur avendo ben cinque tra figli e figlie, gli unici ad opporsi ad un ricovero in una struttura e ad accoglierla con amore, sono proprio Maria ed il suo compagno.


Tutte le sere Giuseppe le massaggia le gambe malate per riattivare la circolazione e, quando il tumore si ripresenta, troppo aggressivo per il suo fisico malato, si fa un letto di fortuna in corridoio davanti alla sua camera da letto, pronto ad accorrere ai suoi lamenti sempre più frequenti.


Perché Maria nel frattempo si è fratturata un ginocchio e nonostante tre interventi è ancora sulla sedia a rotelle.


E sulla sedia a rotelle seguirà la sua mamma fino alla sua ultima dimora.


Perché loro sono così, pieni di amore per il prossimo.


Hanno dieci nipoti che li adorano. La loro casa è sempre aperta per amici e parenti.


Giuseppe è un vero chef.  Le sue “soupes” calde o fredde sono una vera delizia.


Nella loro cittadina sono attivissimi nelle opere di beneficenza. Organizzano concerti e spettacoli per raccogliere fondi al servizio della comunità e Giuseppe dedica due pomeriggi alla settimana all’assistenza degli anziani indigenti che hanno bisogno di fisioterapia.


Vengono anche in Italia per aiutare un’amica per uno spettacolo benefico.


Qui, durante il cambio costumi di scena, trovano il solito ipocrita che li snobba e rifiuta di cambiarsi insieme a loro…


Infine arriva anche per loro il tanto sospirato matrimonio.


Maria però non dirà in ufficio che si sposa per evitare problemi…


Perché?? Ah! Scusate, dimenticavo di dirvi che Maria si chiama… Mario. Ma una vocale diversa può cambiare l’anima di una persona?

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 11/12/2014