Pianeta Toro - Non vince e non convince
Giampiero Ventura in ..... esilio (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

L’espressione di Mister Ventura al termine della partita Torino - Palermo era emblematica di uno stato d’animo dispiaciuto e preoccupato nel medesimo tempo. Il Torino era riuscito a pareggiare una partita che l’aveva visto soccombere per due volte, e che, nel primo tempo, non lasciava presagire nulla di buono per i colori granata, in balìa del Palermo, padrone del campo.

Alla fine, il Torino aveva anche “rischiato” di vincere la partita se l’assistente non avesse chiamato un offside millimetrico da vedere. Perchè il Toro non ha convinto? Semplicemente perchè ha abdicato per tutto il primo tempo a far gioco, e ha commesso, nuovamente, errori clamorosi e imperdonabili, che hanno consentito al Palermo di andare in vantaggio in due occasioni.

El Kaddouri ha perso malamente palla, e il talentuosissimo Dybala ha piazzato un assist per Rigoni che ha insaccato facilmente. Lo stesso Dybala, sul finire del primo tempo, ha ricevuto palla dopo un errato disimpegno di Bruno Peres trovando la rete con il tacco, anche grazie ad un’uscita goffa di Gillet. 

Il Bruno Peres visto contro il Palermo è stata la controfigura del giocatore che ha segnato un gol capolavoro nel Derby e, sull’altra fascia, Matteo Darmian ha giocato un primo tempo davvero incolore.

Ad inizio ripresa, il Toro è sceso in campo più convinto; El Kaddouri ha giostrato meglio nella posizione di trequartista rispetto a quella di centrocampista del primo tempo; Darmian è parso trasformato monopolizzando la sua fascia con costanza e qualità; l’attacco si è reso più pericoloso, con la rete sfiorata in tre occasioni da Quagliarella e una bella azione non sfruttata a dovere da Martinez apparso, in questa circostanza, troppo indeciso.

Il venezuelano era stato l’autore del temporaneo pareggio nel primo tempo, abile e veloce nel girare a rete un lancio in area di Moretti. Tuttavia il gol del definitivo pareggio è arrivato con un gran colpo di testa di Glik, che ha deviato nell’angolo basso della porta di Sorrentino un bel corner tirato da El Kaddouri.

Il capitano è risultato il migliore dei granata, non solo per il gol realizzato, ma anche per la buona prestazione offerta nel reparto difensivo. L’assenza per squalifica di Gazzi si è fatta sentire; il sostituto Farnerud non è stato all’altezza del compito assegnatogli e lo stesso Vives ha sprecato troppi palloni.

Gli attaccanti si sono dati da fare, anche il subentrante Amauri al posto di Martinez ha rappresentato un pericolo per la difesa palermitana, ma il centrocampo non li ha supportati a dovere a causa della limitata qualità del reparto. Non si può prescindere da Fabio Quagliarella, un giocatore che può sempre inventare un gol e che vede la porta come pochi.

Anche contro il Palermo ha sfiorato più volte la rete; questa continua e asfissiante accentuazione, da parte dei principali media, della mancanza del gol, sta diventando stucchevole, e non fa che creare danno non solo al singolo giocatore, ma all’intera compagine. Dopo Copenaghen sarà disegnata la gerarchia dei portieri. Confidiamo nell’esperienza e nella sapienza di Mister Ventura per non rischiare di bruciare qualche giocatore che, invece, meriterebbe di vestire la maglia granata.

Le manovre del calciomercato di gennaio sono già incominciate, e le varie testate giornalistiche si sbizzarriscono nell’ipotizzare vari trasferimenti, alcuni dei quali sembrano confezionati apposta per favorire le vendite delle testate stesse.

Il Torino Calcio, nelle persone del suo Presidente, del suo DS e del suo Mister, sa cosa manca alla squadra per renderla più competitiva; c’è da sperare che le lacune sin qui emerse possano essere colmate, perchè il Torino deve occupare sistematicamente la parte sinistra della classifica, e non frequentare più la parte bassa della stessa.

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 08/12/2014