550° anniversario della morte della beata Margherita di Savoia

Ricordato nella Sala Cateriniana del Convento di San Domenico, a Torino

Per descrivere le celebrazioni del 550° anniversario della morte della beata Margherita di Savoia mi avvalgo di quanto scritto dall’amico Daniele Bolognini.

 

Sabato 29 novembre 2014, nella Chiesa torinese di San Domenico, è stato ricordato il 550° anniversario della morte della beata Margherita di Savoia. Un pubblico attento e partecipe ha gremito la splendida Sala Cateriniana, sede delle conferenze.

Dopo il benvenuto del priore, padre Bertolino, Mario Chianale ha coordinato gli interventi.

È toccato a sr. Elena Riccardi presentare la biografia della beata. “Le tre frecce” hanno fatto da filo conduttore al suo intervento: dopo le complesse vicende biografiche, la superiora dell’Istituto domenicano di Testona ha illustrato infatti l’esperienza mistica di Margherita contraddistinta “dalla calunnia, dalla malattia e dalla persecuzione”, come Cristo stesso le fece comprendere durante una visione.

Gustavo Mola di Nomaglio, noto storico piemontese, ha quindi allargato il discorso alla “santità” in Casa Savoia nei secoli e alle complesse vicende storico-politiche in cui la beata visse prima della professione religiosa.

La storica dell’arte Laura Facchin ha infine presentato i suoi studi sulla ricca iconografia di Margherita, risalenti in particolare all’esperienza diretta che ebbe nel corso dei restauri del ciclo pittorico realizzato da Antonio Milocco nella Chiesa della Maddalena di Alba, annessa all’antico monastero delle domenicane fondato dalla beata. Un accenno è poi stato fatto alle numerose opere artistiche che la ritraggono, diffuse in tutto il Piemonte e nelle case dell’Ordine, ma anche in alcune Corti europee (Monaco di Baviera).

Come da programma, il S. Rosario e la Messa solenne, molto partecipata, hanno concluso il pomeriggio. Il celebrante, don Giuseppe Rambaldi, terziario domenicano, con passione ha tratteggiato la ricca spiritualità della beata, additandola ad esempio anche per i nostri giorni.

In chiesa era esposto un ritratto di Margherita di Savoia realizzato da Anna Volpe Peretta.

Daniele Bolognini

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Articolo pubblicato il 05/12/2014