Un ricordo di Bernard Lonergan
Bernard Lonergan

Insegnò teologia all’Università di Harvard

Ricorre in questi giorni il trentesimo anniversario della scomparsa di Bernard Lonergan. Nato il 17 dicembre 1904 a Buchingham, nel Quebec, Lonergan entrò nella Compagnia di Gesù nel 1922. La sua formazione di gesuita si svolse tra il Canada, Francia, Inghilterra e Italia.

Insegnò teologia all’Università di Harvard e come Visitor Professor al Boston  College. L’opera e il pensiero filosofico di Lonergan muove dallo studio di Tommaso d’Aquino, del quale fu originale interprete. Da Tommaso Lonergan apprese soprattutto la concezione che la conoscenza avviene attraverso l’intelligenza che opera in maniera processuale, dunque non per mezzo di intuizione o illuminazione.

Convinto che la Teologia del suo tempo fosse assai arretrata rispetto ad altre discipline, iniziò un approfondito dialogo con le scienza naturali al fine di innalzare anche la teologia “all’altezza dei tempi”. Frutto di questo confronto fu la pubblicazione del suo primo capolavoro “Insigh:uno studio del comprendere umano”(1957).

Per meglio comprendere gli aspetto peculiari del pensiero e dell’opera di Lonergan, ci affidiamo ad una nota redatta dal Professor Valter Danna, docente di Filosofia Teoretica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, sezione distaccata di Torino, considerato tra i maggiori studiosi del filosofo canadese.

L’Opera Omnia di Lonergan è pubblicata da Città Nuova.

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Bernard Lonergan. La storia di un pensiero dinamico e creativo.

Nella mia vita di studente e poi di docente, ho avuto la piacevole sorpresa e la fortuna di incontrare
un pensatore, un intellettuale nel senso pieno della parola, teologo di professione ma filosofo di
vocazione, che il Time con un po' di audacia definì “il più sottile pensatore filosofico del XX
secolo”.

Un pensatore tra due mondi culturali: tra il mondo della cultura classica e il mondo
moderno con i suoi imprevedibili sviluppi scientifici e il suo pluralismo culturale, tra l’antico
mondo dell’Europa (dove studiò e insegnò) e il nuovo mondo dell’America del Nord dove nacque.
Le rivoluzioni della modernità, lo straordinario sviluppo della scienza e della tecnica, la
comprensione piena della prospettiva storica nell’orizzonte dell’uomo e l'esigenza di superare la
crisi d'identità dell’uomo, sono state tematizzate da Lonergan.

C’è una via d’uscita dalla decadenza anzitutto antropologica che stiamo vivendo? Il rimedio che Lonergan propone è sostanzialmente un’analisi della propria interiorità (il socratico “Conosci te stesso”): una nuova "presa di possesso" dei propri dinamismi spontaneamente operativi dell'esperienza percettiva, dell’intelligenza, della ragionevolezza, della libertà e dell’amore, condizioni per la propria crescita personale e per un vivere in collaborazione e creatività con gli altri. Questo itinerario da percorrere è paragonabile a un Organon per la nostra epoca, in analogia all’Organon di Aristotele e al Novum Organum di Francesco Bacone.

Come cattolico, avvertì la necessità di un serio balzo in avanti, l’urgenza di una riorganizzazione
generale del sapere in cui la teologia - e anche la Chiesa - doveva entrare per non rimanere in
ritardo sui tempi. Come teologo, Lonergan era convinto della necessità di conoscere il nostro
passato culturale per avanzare con creatività e successo verso il futuro.

Tre sono le espressioni più usate: "instaurare tutte le cose in Cristo” secondo il motto di san Pio X; unire l’antico al nuovo portandolo così a compimento (Leone XIII); “Aggiornamento”, parola usata da san Giovanni XXIII in riferimento al Concilio Vaticano II, ossia riportare alla contemporaneità la rivelazione e la fede cristiana.

Oltre il suo lavoro come teologo, tuttavia, Lonergan si era organizzato uno studio personale almeno su tre aree d'interesse: la conoscenza umana, l’area dell’etica-politica-economia e, infine, l'area della cultura e della storia. Si può esprimere il senso della sua ricerca con tre semplici domande a cui cercò di dare una risposta. Si può conoscere come funziona la mente umana, ossia che cosa facciamo quando noi conosciamo?

Come trovare dei precetti morali in grado di ispirare l’attività economica, ma che si basino sulla natura dei procedimenti della stessa economia? Come può una realtà concreta (un individuo umano, una comunità, una scienza, una religione) passare attraverso tappe storiche diverse eppure essere fondamentalmente la stessa realtà? Nella teologia quest'ultima domanda costituisce tuttora un grande problema: qual è la relazione tra una verità cristiana di fede e il suo sviluppo nel tempo (rapporto tra dogma e storia).

Per ognuna delle tre aree elaborò importanti pubblicazioni. Una teoria della conoscenza per
risolvere la babele delle scienze e l’incomprensione radicale tra i filosofi venne espressa nel suo
capolavoro: "Insight - Uno studio sul comprendere umano" (1957): non un trattato, ma un invito a
una ricognizione di come l’uomo comprende nei vari settori del sapere affinché il lettore raggiunga
l’autoconoscenza del proprio modo di comprendere. Una teoria della storia che egli applica al
metodo teologico, nell'ultima sua grande opera "Metodo in Teologia" (1972). Una teoria
dell’economia, ora in via di pubblicazione anche in italiano.

L’acutezza e la ricchezza di questo pensiero hanno trovato, in America e in altre parti del mondo,
molti seguaci. Negli ultimi tre decenni, molti studi hanno applicato il suo metodo nei campi più
disparati: teologia, filosofia, etica, teoria sociale e politica, scienze naturali, matematica, economia,
linguistica, critica letteraria, teoria della conoscenza, psicologia e psicoterapia. Un tale influsso del
pensiero di Lonergan è dimostrato anche dalla nascita di vari Lonergan Centers di raccolta e studio
di tutto il suo materiale, sparsi in tutto il mondo.

Un pensiero dinamico e aperto che non è possibile ripetere in modo pedestre ma soltanto applicare in modo creativo e personale, come personale è la storia di ognuno di noi.

                                                                                         Valter Danna

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Articolo pubblicato il 06/12/2014