Il bassorilievo sindonico del Reduzzi ritrovato al Cimitero Monumentale di Torino

Sarà salvato da un pool di Assessorati del Comune e dalla Diocesi di Torino

Una buona notizia: il prezioso bassorilievo sindonico in bronzo a firma di Ercole Reduzzi  ritrovato da Raffaele Palma su una tomba senza più eredi al Monumentale di Torino alcuni mesi fa, quasi certamente non entrerà a far parte dei piccoli cimiteri del Cimitero (tre piccole aree  poste all’ingresso del  Camposanto, dove riposano dismessi - ma visibili al pubblico - pezzi di arte sacra che un tempo furono decori di tombe) e neppure sarà destinato al magazzino del Monumentale interdetto al pubblico o, peggio, preda di qualche incursore.

 

Su richiesta dell’Associazione CAUS, Raffaele Palma è riuscito a interpellare le maggiori autorità politiche, culturali ed ecclesiastiche del capoluogo subalpino al fine di coinvolgerli al recupero e alla conservazione della rarissima formella raffigurante la Sindone sorretta da quattro Arcangeli.

 

Dal Gabinetto del Sindaco agli Assessorati ai Servizi Cimiteriali e alla Cultura, dai vertici dell’AFC Torino S.p.A. alla Commissione Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Torino, dal settore No-profit e Vigilanza Cimiteri all’Area Patrimonio del Comune, dal Museo della Sindone alla Direzione Regionale per i Beni Culturali,  tutti si stanno attivando, tra mille altre priorità, alla soluzione  per una nuova collocazione e conservazione dell’opera.

 

Il Museo della Sindone  si è dichiarato disponibile ed entusiasta ad ospitare il bassorilievo nei propri spazi espositivi.

Ora non resta che aspettare i tempi burocratici (speriamo rapidi) affinché il prezioso manufatto possa essere asportato, sottoposto a ripulitura  e  protezione (si spera nell’aiuto di uno sponsor) e poi  collocato al Museo della Sindone.

 

Con tutti i permessi, autorizzazioni e nullaosta in regola, un’opera defunta tornerà presto a rivivere, visibile a chiunque vorrà ammirarla.

 

Ciascuna Istituzione, per la propria area di competenza, sta cercando  di salvare un’opera d’arte funeraria di grande valore devozionale popolare, come gli innumerevoli altri affreschi sindonici posti (già a partire dal sec. XVII) in esterno degli edifici di Torino e del Piemonte e  catalogati nel volumetto “Sindone le due Tracce” di Raffaele Palma e don Giuseppe Terzuolo pubblicato nel giugno del 1996 dalla Edizioni Con…tatto.

 

C.A.U.S. - Centro Arti Umoristiche e Satiriche

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Articolo pubblicato il 27/11/2014