Il n. 25 di “Canavčis” č in edicola

La rivista si occupa di natura, arte, storia e tradizioni del Canavese e delle Valli di Lanzo

È in edicola il n. 25 di “Canavèis”, rivista che si occupa di natura, arte, storia e tradizioni del Canavese e delle Valli di Lanzo. Questo numero è assai ricco di contributi di ricercatori e studiosi che spaziano sui più vari aspetti concernenti i territori di interessa della rivista.

Si apre con l’articolo di Bernardo Bovis, nella sezione “racconti”, intitolato “Sulle strade della Valchiusella. Cantonieri d’altri tempi” mentre la sezione “natura” contiene “Le memorie perdute. Azzeruoli, corbezzoli e cornioli: piante antiche dimenticate” (di Giovanni Battista Colli) e “Il fomitopsis pinicola. Un fungo gigante nella valle di Ribordone” (di Flavio Chiarottino).

La sezione “tradizioni” appare corposa, con: “Il Santuario di Sant’Ignazio nelle Valli di Lanzo. Molte domande, alcune ipotesi” (di Ariela Robetto), “I pozzi orizzontali di Bose. L’ingegno di Antonio Riva Roveda” (di Lino Fogliasso), “Le fisarmoniche di Giovanni Verde di Leinì” (di Giovanni Ceretto Castigliano), “La segheria Mautino di Pasquaro. Una lunga storia iniziata nel 1920” (di Giancarlo Sandretto), “La poesia in piemontese del Canavese. Il Novecento” (di Dario Pasero), “Locomotive a vapore di un tempo. La ferrovia Chivasso - Ivrea – Aosta” (di Luciano Banchelli).

Anche la sezione “ricordi” contiene svariati contributi: “Da Montanaro in giro per l’Europa. I costruttori di ciminiere” (di Elvia Clara), “Orario, salari e produttività. Il pensiero di Adriano Olivetti” (di Mauro Rossignoli), “Il bohémien nolese Flavio Razetti. I suoi ultimi anni ad Agliè” (di Arianna Baima Besquet), “La famiglia Braida. Dal commercio a Ivrea all’insegnamento in Valchiusella” (di Pier Giorgio Bandella) e “La storia di Maddalena Viglia. Da Muriaglio ai Pirenei” (di Debora Bocchiardo e Federica Quaquatto).

Gli articoli della sezione “storia” fanno la parte del leone: troviamo gli scritti di Savino Giglio Tos (“De cereis faciendis. Ivrea: la consegna dei ceri nei secoli passati”), di Aleardo Fioccone (“Il senatore valdostano Filiberto Frescot. Una strada di Rivarossa lo ricorda”), di Maria Paola Capra (“Tribolate storie della passione. Drammi d’amore a Romano e a Palazzo Canavese”), di Domenico Forchino (“«E se non partissi anch’io...». La milizia comunale a Borgomasino nel 1848”), di Carlo Molinaro (“Gli anni dell’impero. Valchiusellesi in Africa Orientale Italiana”), di Claudio Santacroce (“La storia di un formaggio. La fontina delle Valli di Lanzo”), di Giuseppe Avataneo (“Madre Luisa Margherita Claret del la Touche. Dalla Bretagna a Betania di Vische”), di Giorgio Cortese (“I dissidi tra i feudatari di Favria e la comunità. L’accordo del marzo 1580”), di Marisa Bertarione (“Tra storia e leggenda. Il castello di Banchette”), di Ettore Cima Barolo e Aleardo Fioccone (“La Carta di Chivasso. Pensiero autonomista e popolazioni alpine”), di Adriano Collini (“Neve, fame e migrazioni nell’Alto Canavese. La sfida quotidiana con la natura”), di Milo Julini (“Vauda di Nole, 1846. Pratica disonesta con pubblico scandalo”), di Giuseppe Avataneo (“Giacomo Pavetti di Romano Canavese. Il capo battaglione che diede la vittoria a Napoleone”), di Domenica e Mario Vaira (“Storia di Marco Herman, ragazzo ebreo. Quando la vita di un uomo sembra un romanzo”), di Oliviero Cima (“Canischio, giugno 1846. Un singolare fidanzamento”), di Fabrizio Dassano (“Quei ragazzini tremendi. La Consociazione Azegliese Radiotecnici tra il 1940 e il 1945”), di Giovanni Bertotti (“La tragedia del Colle della Galisia nel 1944. Ricostruite le vicende dei prigionieri inglesi in Canavese”), di Mauro Rovetto (“Don Stefano Cossavella, prevosto di Muriaglio. Il sostegno alla famiglia Morello di Casale Monferrato”), di Andrea Regruto Tomalino (“La cappella di San Grato a Chiaverano”), di Giancarlo Sandretto (“Alessandro Baudissard detto Cadorna, l’ultimo bandito. La fuga da Cantoira, la cattura a Rivara”), di Fabrizio Dassano (“L’armata tedesca in ritirata. I ricordi di Enzo Benedetto di Azeglio”), e infine “Il campo militare di San Maurizio. I ricordi di Bernardo Chiara”.

Interessanti gli articoli della sezione “documenti”: “Dopo la sconfitta di Marengo. L’ordinanza di Giacomo Pavetti del 3 settembre 1800” (di Lino Fogliasso) e “La Società di Mutuo Soccorso di Borgiallo. Il libretto per l’assistenza medica” (a cura di Flavio Chiarottino).

Ricordiamo poi altre sezioni del n. 25 di “Canavèis”.

La sezione “libri” contiene “Il canto d’amore dei grilli. Le vicende di una famiglia contadina” (di Clara Colombatto); la sezione “memorie” riporta “La vecchia scrivania. Una montagna di ricordi” (di Virgilio Giacchetto) e la sezione “arte” include “Segno solo ore serene. Gli orologi solari di Ciriè” (di Silvano Bianchi).

Concludiamo con la sezione “immagini”, che contiene tre contributi: “Filia di Castellamonte. Un passo di danza” (a cura di Mariarosa Musso), “Valle del Gallenca. La raccolta delle mele” (Anilde Ferro) e “Le pietre raccontano. Il sergente Garda di Colleretto e il soldato Tappari di Barbania” (Giancarlo Sandretto).

Per coloro che amano il Canavese e delle Valli di Lanzo, questo numero di “Canavèis” rappresenta un prodotto culturale di notevole interesse.

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Articolo pubblicato il 28/11/2014