Posteggiatori abusivi e accattonaggio

Entrambi episodi di una sola realtà: vile sfruttamento

Siamo alle solite! Questa volta però a farne le spese è l’ospedale Martini con tutti i suoi dipendenti e utenti. Pronti e agguerriti, sparsi ad arte intorno a tutta la struttura ospedaliera, individui per lo più alcolisti senza fissa dimora, proprio per questo usati da sfruttatori di professione, “offrono” assistenza per trovare un rapido parcheggio, in cambio di una somma di denaro.


I più colpiti ovviamente sono i gli anziani che poco possono contro le ripetute minacce e intimidazioni.

 

“Il problema è serio, ma alle istituzioni sembra non interessare” Asserisce un residente del quartiere che rincara: “Ma non basta, a pochi metri dall’ospedale vi è un semaforo dove quasi sempre sono presenti degli accattoni con evidenti malformazioni che chiedono l’elemosina e queste scene, non degne di un paese civile, vanno avanti da anni”.

 

È risaputo, infatti, che tali persone sono le prime vittime di uno spregiudicato e vile sfruttamento.

 

I loro aguzzini sono spesso zingari che, in cambio di un misero posto dove vivere, li schiavizzano in ogni modo. Lo stesso destino che accomuna tutti quelli che vendono fiori e altre piccole cose.

 

Siamo di fronte ad un esercito di sbandati che alimentano un commercio umano senza pari.

Davanti  a tutto ciò sembra che ormai si sia scelto la via più facile quella di chiudere gli occhi trincerandosi dietro un “buonismo” che fa rima con “menefreghismo”!

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Articolo pubblicato il 24/11/2014