Serate Musicali 2014 -2015

Salone del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino

Serate Musicali 2014 -2015

Salone del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino

 

Sabato 22 novembre, ore 21.00

Concerto inaugurale

 

Domenica 23 novembre, ore 21.00

Torino 2015 Capitale Europea dello Sport

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO 

 

Nella ricorrenza di Santa Cecilia, sabato 22 novembre alle ore 21.00 avrà luogo presso il Salone del Conservatorio l’evento inaugurale delle Serate Musicali 2014-15; domenica 23, alla stessa ora, il concerto sarà replicato per celebrare l’assegnazione a Torino del titolo di Capitale Europea dello Sport per l’anno 2015.

 

Il programma prevede l’esecuzione in prima assoluta del brano Turin 2015 Celebration Ouverture di Andrea Ravizza, studente nella classe del m° Giorgio Colombo Taccani, risultato vincitore del concorso “Inno” bandito dal Conservatorio con il sostegno della Città di Torino. Dopo questo originale inizio la serata entrerà nel vivo con due brani sempre molto apprezzati dal pubblico: il Concerto per violino e orchestra op. 35 in re maggiore di Pyotr Ilyich Tchaikovsky nell’interpretazione di Fabiola Tedesco, elemento di spicco nella classe del m° Sergio Lamberto, e la Sinfonia n. 9 op. 95 in mi minore – Dal nuovo mondo di Antonín Dvo?ák eseguita dall’Orchestra degli Studenti sotto la direzione del maestro Giuseppe Ratti.

 

Nell’intervallo della serata inaugurale Francesca Gentile Camerana consegnerà le borse di studio De Sono – Compagnia di San Paolo, mentre domenica 23 avremo l’onore di ospitare in salone il Sindaco di Torino Piero Fassino che, di ritorno da Buxelles per la cerimonia d’investitura di “Torino Capitale Europea dello Sport 2015”, e alla presenza dell’assessore allo sport della Città Stefano Gallo, premierà personalmente il vincitore del concorso.

 

La prima esecuzione dell’unico Concerto per violino e orchestra di Tchaikovsky  ebbe luogo il 4 dicembre 1881 alla Filarmonica di Vienna a opera del violinista Alexander Brodski, al quale venne dedicata la partitura. Il primo movimento si avvale di una calibrata dialettica fra solista e compagine orchestrale che sfrutta un’invenzione melodica lirica e pregnante, con la cadenza inserita prima della ripresa anziché al termine. La "Canzonetta” centrale è un Lied d’impronta popolare, basato sulla tenera cantabilità del solista. Il Finale è una pagina di trascinante vitalità, dove l'elemento tzigano si converte in strepitoso virtuosismo, senza rinunciare a momenti di raffinato lirismo prima di una brillante conclusione ad effetto. Sin dalla sua prima esecuzione, avvenuta alla Carnegie Hall di New York il 16 dicembre 1893, la Sinfonia Dal nuovo mondo di Dvo?ák ebbe un grande successo e da allora acquistò una grandissima popolarità nel repertorio sinfonico. Alla vigilia della prima il compositore dichiarò: «È lo spirito delle melodie dei neri e degli indiani d'America che mi sono sforzato di ricreare in questa Sinfonia, ma non ho usato nessuna di quelle melodie. Ho semplicemente scritto dei temi caratteristici incorporando in essi le qualità della musica indiana e ho poi sviluppato questo materiale servendomi di tutti i moderni mezzi del ritmo, del contrappunto e del colore orchestrale». La partitura mostra una chiara forma classica, ma anche una concezione ciclica data dal ricorrere del tema principale. Il movimento più celebre è il Largo, che si apre con un corale degli ottoni seguito da una nostalgica melodia del corno inglese. La Sinfonia si conclude con il trascinante finale Allegro con fuoco che, nella ricapitolazione dei vari temi, ripropone quello principale con la forza di un’apoteosi, fondendo perfettamente le componenti boeme, mitteleuropee e americane del linguaggio sinfonico di Dvo?ák.   

 

Ufficio Stampa

 

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Articolo pubblicato il 22/11/2014