Gruppo Storico Militare Vittorio Amedeo II

Questo nuovo gruppo storico intende rievocare un intenso periodo storico del Piemonte che, sotto la guida di Vittorio Amedeo II, ha ottenuto il titolo di regno dopo la guerra di successione spagnola

Un nuovo gruppo si affaccia al mondo delle rievocazioni storiche del Piemonte: è il “Gruppo Storico Militare Vittorio Amedeo II”. Parliamo con il presidente, Roberto Cestaro, per conoscere meglio questa nuova realtà del volontariato culturale.

 

Come nasce il Gruppo Storico Militare Vittorio Amedeo II?

 

Il Gruppo Storico Militare Vittorio Amedeo II, nasce dall’idea di un gruppo di amici che condividono la passione per la storia ed hanno così deciso di costituire questa associazione in modo autonomo e volontario, autofinanziandosi.

Ci tengo a affermare che siamo “rievocatori”, non “figuranti”.

 

Qual è la differenza tra “rievocatori” e “figuranti”?

 

I “figuranti” sono le comparse del cinema, noi siamo “rievocatori” perché,  prima di indossare un abito o un’uniforme militare, conduciamo accurate ricerche, ci documentiamo in modo da conoscere il periodo storico che è delineato da quell’abito o da quella uniforme.

Riteniamo che lo studio della storia possa insegnarci ancora oggi i grandi valori del Piemonte, nostra terra, che, dopo la guerra di successione spagnola, ha potuto sedere al tavolo delle grandi potenze dell’epoca ed ha ottenuto il titolo di regno.

 

Come è composto il Gruppo?

 

È composto da:

 

Reggimento Guardie del Corpo: formato da soldati scelti tra i figli cadetti di nobili per benemerenze belliche, per anni di servizio e per comprovata fedeltà. Seguivano il duca in tutti i suoi spostamenti ed rappresentavano l’elite dell’esercito. Il loro compito era la salvaguardia del duca, della sua famiglia e del palazzo ducale. Sono stati impiegati nelle guerre del ducato sabaudo durante la guerra di successione spagnola, nel primo attacco contro gli ugonotti di Torre Pellice e, soprattutto, nell’assedio di Torino del 1706.

 

Nobiltà: il duca Vittorio Amedeo II e la duchessa Anna Maria Luisa di Borbone-Orleans, nipote del re Luigi XIV e sorella di quel duca D’Orleans che, insieme a La Feuillade, assediò Torino. Faranno seguito i personaggi della corte.

 

Vivandiere: popolane al servizio del reggimento che, nel corso delle guerre, provvedevano al vettovagliamento dei soldati.

Le uniformi e gli abiti sono confezionati dalla costumista storica Andarta Stefania De Piccoli.

 

Quale periodo storico del Piemonte è rievocato dal vostro gruppo?

 

Il periodo da noi rievocato è delimitato da due date fondamentali :

 

il 14 marzo 1684, data in cui Vittorio Amedeo II prende nelle sue mani la direzione del ducato, convoca i ministri per annunciare loro che, da quel momento, devono rendere conto soltanto a lui e relega la seconda Madama Reale Giovanna Battista di Savoia-Nemours a Palazzo Madama, con una piccola corte di fedeli;

 

il 3 settembre 1730, data in cui Vittorio Amedeo II, primo re di Sardegna, a Rivoli abdica in favore del  figlio Carlo Emanuele, che sale al trono col titolo di Carlo Emanuele III, secondo re di Sardegna.

 

Cosa fate per essere all’altezza del compito di “rievocatori”?

 

Il Gruppo organizza al suo interno un percorso formativo di storia sabauda attraverso un ciclo di lezioni tenute da me, Roberto Cestaro, presidente e comandante del Reggimento Guardie del Corpo. Si svolgono anche lezioni per conoscere usi e costumi della corte. Quando ci sarà un buon numero di nobili, inizieremo anche il corso sui balli di corte e popolari, sotto la guida di Andrea Rossi, nostro maestro di ballo.

 

Quali sono le vostre finalità?

 

Ci proponiamo di far riscoprire la cultura della nostra storia piemontese, in particolare alle nuove generazioni, attraverso le istituzioni scolastiche, e intendiamo anche portare un raggio di sole ai bambini negli ospedali infantili e dare sollievo agli anziani nelle case di riposo, con rappresentazione di pièces teatrali e di balli a corte, attinenti al periodo storico prima descritto.

 

Cosa desidera dire in conclusione a chi è interessato ad avvicinarsi al Gruppo Storico Militare Vittorio Amedeo II?

 

Per fare tutto quello che ci proponiamo, c’è bisogno di volontari.

Il gruppo è apartitico e aconfessionale. Non abbiamo fini di lucro e accettiamo denaro, sotto forma di donazioni, perché il mantenimento delle uniformi, del materiale e di tutte le altre realizzazioni ha un costo.

Ci fosse interessato a condividere con noi questa avventura, può rivolgersi a Roberto Cestaro: roberto.comandante@gmail.com oppure 347 9857636.

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Articolo pubblicato il 22/11/2014