Regione Piemonte - La Giunta approva la delibera di revisione della rete ospedaliera piemontese

Chiamparino e Saitta: ”Una volta approvata dal Ministero, i nuovi direttori delle aziende l’applicheranno entro il 2017. Nessuna rivoluzione per l’utenza"

Come preannunciato, la Giunta Chiamparino ha approvato il 19 novembre la revisione della rete ospedaliera pubblica e privata del Piemonte.  Tale documento il 20 novembre sarà portato, come atto d’impegno politico al Tavolo Massicci di Roma, al Ministero dell’Economia che poi lo dovrà approvare entro i prossimi mesi, presumibilmente entro marzo 2015.

Nelle prossime settimane l’Assessore Saitta lo illustrerà al Consiglio Regionale, ma intanto si procede nell’applicazione, prendendo, almeno formalmente le distanze dall’impostazione organizzativa operata dalla Giunta Cota, con l’annullamento delle ultime delibere approvate.

Il Piano si sviluppa nei prossimi tre anni, seguendo le seguenti impostazioni:

-nel 2015 pareggio di bilancio nella Sanità del Piemonte e uscita dal piano di rientro dal debito; spesa di 7 miliardi e 900 milioni di euro del fondo sanitario regionale e di 100 milioni di euro per investimenti in nuove tecnologie/edilizia sanitari/incremento dell’assistenza territoriale.

-Nel 2016 si prevede una riduzione di 150 milioni di spese gestionali, con incremento degli investimenti di 150 milioni.

-Nel 2017 riduzione di ulteriori 150 milioni di spese gestionali  ed incremento di ulteriori 150 milioni d’investimenti(totale 400 milioni).

La gestione del piano, secondo la tabella sottostante, è affidata interamente ai nuovi direttori Generali, la cui selezione inizierà nei prossimi giorni e saranno responsabilizzati alla corretta osservanza della tempistica di chiusura dei bilanci nei termini di legge, la riduzione delle spese farmaceutiche e le prestazioni specialistiche diagnostiche.

“Per i cittadini non ci saranno rivoluzioni, ci precisa l’assessore Saitta, la revisione della rete ospedaliera pubblica non  comporta alcun disservizio per gli utenti, anzi:nei prossimi due anni porterà ad un reale aumento di efficienza nei reparti. Oggi le strutture complesse attive negli ospedali pubblici del Piemonte sono 842, con una frammentazione eccessiva di personale e con una produzione che non raggiunge i volumi necessari per garantire parametri di sicurezza agli ammalati”. Dal 2015, conclude Saitta, ci saranno invece incrementi di personale medico ed infermieristico.

Tabella 1. Rimodulazione della rete Emergenza-Urgenza

 

Area 

DEA II livello

(Hub) 

DEA I livello

(Spoke) 

Ospedale di Base con Pronto Soccorso 

Pronto Soccorso 

(Area Disagiata) 

Torino NORD

 

Torino Nord Emergenza, San Giovanni Bosco

Maria Vittoria

Ivrea

Chivasso

Ciriè

Gradenigo 

Cuorgné

 

Torino SUD-EST 

Città della Salute e della Scienza 

Chieri

Moncalieri 

Carmagnola 

 

Torino OVEST 

Mauriziano – Umberto I 

Rivoli

Pinerolo

S. Luigi

Martini??? 

 

Susa

 

Piemonte NORD-EST 

Maggiore della Carità

Borgomanero

Vercelli

Biella

Domodossola/ Verbania

(**) 

Borgosesia

 

 

Domodossola/ Verbania

 (**) 

 

Piemonte SUD-OVEST 

Santa Croce

e Carle

Mondovì???

Savigliano

Alba (Verduno)

Bra (Verduno)

Saluzzo

Ceva

Piemonte SUD-EST

SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo

Asti

Casale M.to???

Novi L.

Acqui T.

Tortona

Ovada

Totale

6

20

8

4

 

??? Da valutare il mantenimento del DEA di I livello entro il 31.12.2015

(**) In considerazione dell’analisi metodologica precedentemente svolta, sarà un solo DEA di I livello e un Ospedale di Base con Pronto Soccorso a tutela della specificità  del territorio che nella Legge 56 del 7 aprile 2014 (art. 1, comma 3) è individuato quale Provincia Montana; la decisione in merito all’assegnazione della sede di DEA sarà definita previo confronto con il territorio entro il 31.12.2015.

 

L’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi di Orbassano viene classificata come DEA di I livello pur mantenendo alcune specialità a rara diffusione (quali ad es. chirurgia toracica, anche in considerazione della storia di questo presidio); durante il periodo di vigenza della presente programmazione dovrà essere definito il rapporto con l’Università anche per la realizzazione dell’annunciata riforma degli ospedali universitari torinesi relativamente alla ricerca, alla didattica e all’assistenza.

Il ruolo dei presidi pubblici non individuati nella tabella, che attualmente svolgono attività di primo intervento (Lanzo; Giaveno; Venaria; Nizza Monferrato), verrà riconsiderato nell’ambito della ridefinizione della rete territoriale ai sensi dell’art.5 del Patto per la Salute relativo a: AFT, UCCP, Presidi territoriali, e nell’ambito della continuità assistenziale. Il Presidio di Omegna “Centro Ortopedico di Quadrante – COQ” svolge attività specialistica in Ortopedia e Riabilitazione. Il Presidio Borsalino e il Presidio di Fossano svolgono attività riabilitativa rispettivamente all’interno dell’Aso di Alessandria e dell’ASL CN1.  Il Presidio SAAPA di Settimo Torinese svolge funzioni riabilitative nell’ASL Torino 4.

Si evidenzia che il Regolamento chiarisce che ciascun Hub svolge anche il ruolo di Spoke per il suo bacino di riferimento e che, di conseguenza, ogni Spoke svolge anche le funzioni di Pronto Soccorso per il proprio bacino di riferimento.

Entro il 2017, con la messa in opera di questo piano, si prevede un incremento di ben 1330 posti letto di continuità assistenziale. Le strutture pubbliche si ridurranno invece a 668, mentre quelle private passeranno da 185 a 148.

Ci sarà modo, nei prossimi giorni di evidenziare i pareri dei consiglieri regionali, dei sindaci e degli organismi che oggi operano nel comparto Sanità. L’effervescenza è assicurata.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 20/11/2014