Al Teatro Monterosa di Torino "Passeggiata d'autunno con Don Bosco e l'asina"

Sabato 15 novembre alle ore 21 a cura dell'Associazione Viaggi con l’Asino

  

 

 

Con: l'Asinella Geraldina La Sommaire ,Claudio Zanotto Contino, Fabio Bisogni

Autore e regia    Luciano Nattino

(lo spettacolo si svolgerà all’ aperto nel cortile del porticato – ingresso solo da Via Brandizzo 65 – al termine della “passeggiata”  seguirà la “merenda autunnale”)

 

Lo spettacolo

 

Antefatto

 

Qualche anno fa ci siamo detti con Luciano Nattino “dobbiamo almeno arrivare fino al 2015, è una buona occasione per riprendere Don Bosco e l’Asina”. Arrivati al 200° anniversario della nascita di S. Giovanni Bosco  mi sono chiesto, partendo da queste mia esperienza di viaggiatore con l’asina, se per celebrare lo spirito di Don Bosco non fosse meglio portare i giovani nel bosco, a contatto con la natura che non fare uno spettacolo sulla sua vita e così scopro che: ” Con l’arrivo dell’autunno per Don Bosco e i suoi ragazzi iniziava la stagione delle passeggiate. Un’altra geniale invenzione di Don Bosco: il trekking sacro, gita-premio e pellegrinaggio. Nel 1850 inaugurò le passeggiate fuori porta, prima ai Becchi e dintorni, poi per i colli del Monferrato e oltre (Le Nostre memorie – Natale Cerrato)”. Ed è così che in questa particolare occasione per  il Teatro Monterosa “Don Bosco e l’Asina” diventa “Passeggiata d’Autunno con Don Bosco e l’Asina” e lo spettacolo “rappresenta” una tappa di quelle passeggiate, è autunno, si condivide qualcosa da mangiare e poi si fa “spettacolo”.

In “Don Bosco e l’Asina” Nattino utilizza lo “strattagemma” del cantastorie con asinella per raccontare il suo punto di vista sul santo, immagina che Don Bosco ritorni oggi, come un contastorie che ne narra la storia, accompagnato da un’asina che forse ha sostituito il mitico Griso, il cane che misteriosamente appariva quando il santo era in pericolo. Nattino sceglie di raccontare la prima parte della storia di Don Bosco, l’infanzia, gli studi e poi la città il rapporto con i “potenti” del tempo, il primo oratorio, fino alla malattia che lo costringerà ad un periodo  di riposo forzato. E’ questa scelta di focalizzare il racconto sulla prima parte della vita del santo a sottolineare il punto di vista di Nattino su Don Bosco, in quegli anni viene gettato il seme, c’è il meglio, come poi la storia si evolva, nel bene e nel male, per Nattino è davvero un’altra storia che apposta non considera. (Claudio Zanotto Contino)

 

Don Bosco e l’Asina

 

Un lavoro teatrale di ricordo e di riflessione su un Santo contadino, su un organizzatore di cultura e di fede, su un operatore sociale in mezzo ai giovani a rischio della sua epoca.

La sua vita, le sue capacità mediatiche, la sua passione per il teatro e la comunicazione, la sua attività di evangelizzazione, di costruzione degli oratori, il suo stare dentro la vita sociale del suo tempo: tutto ciò in un racconto e in un dialogo.

Riparlare di Don Bosco in occasione delle celebrazioni del 200°anniversario della nascita,  come raccontare questa storia e questo personaggio oggi?

Facendolo fare da un "contastorie" che gira per valli e montagne con la sua compagna asinina a cercare e raccontare storie dei paesi attraversati, storie di Santi, di Fate, di Madonne e briganti. In povertà come San Francesco, in "santa follia".

In questo caso egli, oltre a dialogare con l'asina, lo farà anche con un giovane, venuto a curiosare, a intrattenersi con quell'anacronismo ambulante. Un giovane di quale epoca?

La storia di don Bosco e la sua attualità verranno fuori man mano, tra le pieghe dei dialoghi e delle azioni.

Forse il "contastorie" è lo stesso Don Bosco, tornato per un attimo dall'aldilà, in uno dei suoi migliori esperimenti di bilocazione.

L'energia ci pare la stessa e così la rabbia, l'indignazione, insieme al sorriso e alla capacità di "amorevolezza".

L'occasione è dunque, ancora una volta, quella di indagare, con la "leggerezza" tipica del teatro, la crisi silenziosa di una società, le sue urla nascoste che a volte prorompono in tragedia" (Luciano Nattino)

 

La Compagnia

 

Claudio Zanotto Contino - 23.04.1957 Cuceglio (TO) - inizia la sua formazione di Animatore Teatrale e Culturale nel 1977, frequentando i corsi universitari del prof. Gian Renzo Morteo e in parallelo stage con Anna Sagna, Franco Passatore, Loredana Perissinotto, Piccolo Teatro di Pontedera, Living Theatre, Granbadò.

 

A questo segue un lungo ed eclettico processo di formazione e produzione artistica che approda nel 1997 alla realizzazione della prima epifania del progetto Viaggi con l’Asino - fiabe, leggende, storie e racconti raccolti e narrati nei luoghi in cui sono nati e poi offerti a chi li vuole ascoltare. Un progetto, fra ambiente naturale e narrazione.

 

L’Associazione ha dato vita negli anni i seguenti progetti:

 

“Fiabe e Leggende in Viaggio con l’Asino” viaggi di ricerca e restituzione “orale” del patrimonio culturale di fiabe e leggende locali della tradizione;

“Le storie raccontate nella stalla“ spettacoli, concerti, mostre e feste popolari a Cortile Contino - Cuceglio (TO) nei mesi di gennaio e febbraio;

“Parantela Baravantana” spettacoli itineranti nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea,

“Sogno di una notte di mezza estate di W. Shakespeare alla maniera dei Viaggi con l’Asino” progetto-spettacolo che si realizza con la collaborazione delle comunità locali e di altri artisti ospiti.

 

Dal 2000 i Viaggi con l’Asino collaborano con il drammaturgo e regista Luciano Nattino della Compagnia Casa degli Alfieri di Asti. Luciano Nattino ha curato testi e regia per i seguenti spettacoli: “Il Vangelo secondo l’Asina – Natività e Passione” (2000), “Don Bosco e l’Asina” (prodotto dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino 2001), “Il Contratto di Colombano Romean” (2002), “Sul Cammino di Santiago” (2005), “Dio e la Manutenzione dell’Asina – in viaggio sulla Via Francigena con Geraldina” (produzione Teatro degli Acerbi e Festival Teatri del Sacro 2013).

 

I Viaggi con l’Asino sono stati ospitati nei seguenti festival: Asti Teatro, Lo Spettacolo della Montagna, Teatri di Confine, Morenica, Theatropolis, Festivalmontagna, Grinzane Festival, De Siderea (Bergamo), Crucifixsus (Brescia), Gran Paradiso Festival, Festival Odissea (Crema), Naturalmente Arte (Milano), Teatri Andanti (Orta), Il Pifferaio Magico(Torino), Festival di Apricale, Acque e Terre Festival (Brescia9, Festival Tascabile In Viaggio con gli Animali (Cogne), Masi Invisibili (Trento), Sentieri Acustici (Pistoia), Teatri del Sacro (Lucca), Stagione 2013/14 Teatro Stabile Torino.

 

La Regione Piemonte e il Museo Nazionale della Montagna, hanno prodotto nel 2001 il cortometraggio “La Ballata di Geraldina” (regia di Vittoria Castagneto) ispirato all’esperienza dei “Viaggi con l’asino”. Il film è stato presentato in diversi festival di cinema di montagna, fra questi Le Diableret in Svizzera dove il “duo” è stato ospite d’onore per tutta la durata del festival.

 

L’Associazione ha collaborato con il Laboratorio Ecomusei della Regione Piemonte (presenti all’incontro internazionale di Biella nell’ottobre 2003) e con diversi Parchi Naturali (Gran Paradiso, Candia, Fiume Po, Colline Torinesi, Alpe Veglia – Devero).

 

Il progetto è stato sostenuto  con un contributo dalle Regione Piemonte – Assessorato Cultura (Settore Valorizzazione e Promozione della Storia e della Cultura Locale e dell’Arco Alpino) dal 2000 al 2012 e di volta in volta dagli Enti  coinvolti nei diversi progetti.

 

I Viaggi con l’Asino sono fra i membri fondatori dell’associazione L’Asino Coordinamento Nazionale Asinari, realtà che riunisce le esperienze più “creative” nell’ambito della valorizzazione dell’asino. 

 

I Viaggi con l’Asino sono stati fino al 2012 un progetto, dal 2013 diventano una missione fra ambiente naturale e narrazione. 

 

BIGLIETTERIA:

 

Prevendite: dal Martedì  al Venerdì ore 10-12 e 17-19 e il Sabato dalle 17 alle 19 presso la Cassa del  

 

BIGLIETTERIA:   Intero: 7 Euro – Ridotto 5 Euro (prevendite cassa Teatro)

 

 Teatro Monterosa

 

Via Brandizzo 65 – 10154 - Torino

Telefono: 011.23.04.153  -   Fax: 011.09.60.100

teatro@teatromonterosa.it    www.teatro@teatromonterosa.it

 

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Articolo pubblicato il 14/11/2014