Svolta storica per la lotta ai cambiamenti climatici

I presidenti di USA e Cina annunciano l’accordo per la collaborazione contro le emissioni di CO2

Dopo nove mesi di negoziati segreti, in cui Obama si è spinto fino a scrivere una lettera direttamente al presidente cinese Xi, i due hanno annunciato in una conferenza Stampa a Pechino un’intesa volta alla diminuzione dell’emissione di gas serra in atmosfera entro il 2030.

Fino ad oggi la Cina si era sempre rifiutata di sottostare ai protocolli internazionali e di cedere all’esortazioni di USA e UE, ritenendo questi due maggiormente colpevoli, nel lungo termine, per i cambiamenti climatici. Fino a quest’accordo la Cina si era arrogata il diritto di inquinare al fine di arrivare ad uno sviluppo industriale, come avevano fatto i paesi occidentali nel secolo scorso.

I due paesi sono oggi responsabili del 45% delle emissioni di CO2 mondiali, se s’impegnassero a mantenere gli accordi presi per il mondo sarebbe letteralmente una boccata d’aria fresca.

Il segretario dell’Onu Ban-Ki-moon ha commentato questa storica intesa dicendo: “È un importante contributo all’accordo sul clima che sarà raggiunto a Parigi il prossimo anno”. Infatti, Parigi l’anno prossimo ospiterà il COP21: una conferenza delle nazioni unite, fra i grandi della Terra, per cercare di trovare insieme, una volta per tutte, delle politiche efficaci, attuabili e comuni volte alla salvaguardia del nostro pianeta.

Durante la conferenza di Pechino Barack Obama ha dichiarato che Washington si impegnerà a ridurre le proprie emissioni del 26-28% entro il 2025, dall’altra parte Pechino si impegna ad intervenire entro il 2030, facendo in modo che l’energia impiegata in almeno il 20% della produzione nazionale sia di tipo pulito, principalmente eolico e solare. 


Obama si dice orgoglioso dello storico accordo con la Cina e anche il presidente cinese sembra soddisfatto delle nuove collaborazioni iniziate con gli Stati Uniti. L’ultimo vertice APEC (Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica) ha visto, infatti, firmare fra i due numerosi accordi commerciali che hanno sbilanciato vertiginosamente gli equilibri economici del pacifico. Hanno per esempio deciso di diminuire drasticamente le imposte doganali sulle apparecchiature elettroniche, facendo schizzare alle stelle il titolo di Lenovo. Hanno inoltre firmato un accordo di libero scambio con la Corea del Sud, svantaggiando di non poco la posizione del principale concorrente economico: Taiwan.

 

Una collaborazione così stretta tra i due paesi non si era mai vista, se le due nazioni continueranno su questa strada le implicazioni in un futuro molto vicino potrebbero cambiare di non poco il panorama economico e politico mondiale.

 

Picture credits: Yao Dawei, LaPresse; (creative commons) https://www.flickr.com/photos/billy_wilson/ ; https://www.flickr.com/photos/captainkimo/

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Articolo pubblicato il 15/11/2014