Proposta istituzione biglietto di prossimità per la Metro

La II Commissione del Comune di Torino incontra i dirigenti GTT

La proposta di introdurre il biglietto di prossimità sulla metropolitana torinese ha anche dato l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della futura linea Metro 2.

Cominciamo dalla richiesta della commissione di introdurre il biglietto di prossimità  che permette di effettuare andata e ritorno su tratte brevi e quindi con un costo dimezzato per l’utente che però non ha incontrato i favori dei dirigenti GTT.

Numerose le problematiche riscontrate: si dovrebbe anzitutto modificare la struttura tariffaria deliberata dal Consiglio comunale il 27/12/2011 per una variante che non esiste altrove perché il concetto di un documento per un viaggio è universale e comunque per particolari esigenze esiste già il biglietto giornaliero, senza dimenticare che ogni biglietto è valido per 90 minuti su una successiva corsa di superficie.

Si dovrebbe inoltre valutare l’impatto economico dei minori introiti e dei costi aggiuntivi per la necessaria modifica dei tornelli.

Viste le numerose obiezioni l’aula conviene di riparlarne in  Consiglio comunale.

Passando alla seconda mozione attinente a conoscere lo stato del  progetto della linea 2 della Metro torinese, in particolare il percorso, il sistema  da adottarsi (VAL o altri),  i rapporti con RFI per l’utilizzo del passante ferroviario e la possibilità di utilizzare i trinceroni esistenti, la Commissione ha sottolineato che da tempo non ci sono notizie in merito da parte di GTT.

Facendo un passo indietro ricordiamo i dettagli del piano originario: “ la linea 2 della Metropolitana di Torino sarà un tassello fondamentale delle linee di forza del trasporto metropolitano, andando ad aumentare l’offerta nel quadrante sud-ovest della conurbazione torinese, dove fra l’altro è localizzata l’area della Fiat Mirafiori oggetto di profonde trasformazioni d’uso.

La lunghezza totale del tracciato nel territorio urbano di Torino misurerà circa 14,8 Km, mentre da Torino a Orbassano circa 6 Km per un totale di circa 21 Km.

La tecnologia prevista per la nuova linea sarà di tipo automatico, treni senza conducente, in analogia con la linea 1 di tipo VAL. Il tracciato urbano si sviluppa dal settore nord-est al settore sud-ovest della città: dalla nuova stazione Rebaudengo sul passante ferroviario, si inserisce nel ex scalo ferroviario Vanchiglia, utilizza la trincea tra le vie Gottardo e Sempione, percorre Corso Regio Parco, attraversa la Dora, i Giardini Reali, Piazza Castello, devia in via Pietro Micca e si immette in Piazza Solerino. Da qui percorre i corsi Re Umberto e Stati Uniti, devia su corso Trento, percorre corso Duca degli Abruzzi per immettersi su corso Orbassano fino al Cimitero Parco in corrispondenza del confine comunale.

In ambito extraurbano il percorso si svilupperà sulla direttrice di Orbassano.”

Tornando all’aula, per i dirigenti GTT, oggi non ci sono nuovi aggiornamenti, perchè sono ancora in corso approfondimenti tecnici, con valutazione di questioni strategiche non marginali, ma comunque si garantisce che l’obiettivo è di attenersi il più possibile al Master Plan della città.

Nelle controbattute finali è curioso riscontrare come un consigliere abbia proposto il recupero della vecchia stazione cittadina della ex  ferrovia Torino- Ceres, con l’acquisizione dell’ampia area adiacente, quando quest’ultima è occupata in parte dalle officine della stessa GTT e per la parte rimanente dal materiale e dalla officina del Museo Ferroviario Piemontese che in quella sede raccoglie tutti i mezzi che devono essere restaurati per poi inviarli alla sede espositiva di Savigliano.

E’ proprio vero che l’informazione è latente.

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Articolo pubblicato il 12/11/2014