Dalle dichiarazioni del Presidente delle Ferrovie dello Stato Messori, durante l'audizione dello stesso con l'amministratore delegato di Fs Elia per la Torino - Lione, non sono prevedibili incrementi di costi né per revisione prezzi del costo delle opere, né per variazione degli oneri finanziari derivanti da diverse condizioni di mercato.

Enrico Buemi, Capogruppo Per le Autonomie - Psi - Maie in Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni, ha voluto perciò precisare:

"Ogni indicazione diversa, allo stato, del costo dell'opera, non avendo nessuno poteri divinatori, è puramente arbitraria e strumentale".

Buemi ha altresì sottolineato che l'attuale andamento del costo del denaro a lungo termine potrebbe far prevedere un mantenimento o ragionevolmente una riduzione dei costi finanziari relativi alla TAV, a suo tempo previsti.

  "Oggi - ha rimarcato il Senatore PSI -  il costo complessivo dell'opera è determinato in 9,940 miliardi di euro, costo a carico dell'Italia 2,893 miliardi di euro e contributo UE per la quota parte italiana, 1,929 miliardi di euro. Il resto è in carico alla Francia e alla quota parte relativa alla stessa del contributo UE. Rimane l'interrogativo se il vertice di Fs è intenzionato a sostenere efficacemente l'azione di realizzazione della TAV Torino - Lione, oppure se con la sua spesso confusa azione comunicativa, vuole produrre nuove difficoltà derivanti dagli equivoci sui costi dell'opera."

Il Senatore Buemi, novello Segretario Regione Piemonte del PSI, ha altresì tenuto a sottolineare come il  Piemonte e l'Italia non possano più permettersi ritardi, incertezze e dubbi sugli obiettivi che l'Alta Velocità Torino - Lione deve perseguire con rapidità ed efficienza nell'azione di realizzazione:

"I vertici di FS - ha dichiarato in conclusione - interpretino il loro ruolo all'altezza della sfida".